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In questi ultimi anni, a farla da padrone sono i colpi monstre messi a segno dai club con maggiore disponibilità economica e a volte si scorda quanto possano rivelarsi di successo i parametri zero. In tal senso il Milan si è più volte reso protagonista di questo tipo di trattative, tanto in entrata quanto in uscita. Per quanto riguarda i partenti, alcuni ex rossoneri per essersene andati da Milanello gratis sono stati ad esempio Calhanoglu, Kessié, Romagnoli e Donnarumma.

Oltre alle uscite a zero, degne di nota sono quei colpi gratis che negli anni il Milan è riuscito a chiudere trattative che hanno regalato gioie inaspettate ai rossoneri. Questi sono tipici casi definibili come minima spesa e massima resa ed alcuni di questi giocatori hanno avuto il merito di rendersi protagonisti di importanti vittorie nazionali, europee ed internazionali.

I dieci migliori parametri zero del Milan

Cafù

Cafù venne acquistato dal Milan a parametro zero ormai trentaduenne nell’estate del 2003. Il terzino destro aveva appena concluso la sua esperienza alla Roma ed in quel preciso momento stava valutando di chiudere la sua carriera in Giappone. Il brasiliano aveva già un accordo preliminare con Yokohama Marinos che si complicò a causa dello scoppio di epidemia di Sars.

In quel frangente, puntuale come un orologio svizzero e guardingo come un condor, Galliani propose a Cafù di terminare la propria carriera al Milan e con la prospettive di aggiungere altri trofei al proprio palmarès prima del ritiro dal calcio giocato. Inizialmente, questa scelta venne colta con titubanza e perplessità che svanirono in men che non si dica grazie alle superbe prestazioni del giocatore. Questi anni in rossonero non hanno deluso, anzi hanno regalato successi: due Supercoppe Europee vinte, una Champions League e una Coppa del Mondo per Club.

Jon Dahl Tomasson

Tomasson approdò al Milan al termine della stagione 2001/2002, dopo la conclusione del suo contratto con il Feyenoord. Le prestazioni del danese non passarono inosservate , anche in virtù del fatto che in quel periodo i rossoneri erano a tutti gli effetti uno dei club più blasonati e vincenti d’Europa. Durante la sua permanenza a Milano, contribuì alla vittoria della Coppia Italia, durante la quale mise a segno 4 reti e soprattutto della conquista della Champions League del 2003, la cui finale fu giocata contro la Juventus.

Nel corso della sua stagione al Milan Tomasson vide gli spazi disponibili da titolare ridursi notevolmente in un reparto offensivo piuttosto affollato, perciò decise di andarsene dal club rossonero nel 2005. Si trasferì allo Stoccarda in quell’estate ma ad oggi è ancora ricordato con il sorriso da tifosi.

Giuseppe Pancaro

Pancaro arrivò a Milano, sponda rossonera, nell’estate del 2003 e si rese subito protagonista assieme alla squadra della vittoria della Supercoppa Europea contro il Porto. Vestì la maglia del Milan per due stagioni, durante le quali vinse il secondo scudetto a livello personale e un SuperCoppa Italiana.

Negli anni in cui ha militato nel Milan, oltre ad aver contribuito a tre successi collettivi di non poco conto, si è messo in luce tanto per le sue qualità intrinseche quanto per il ruolo da collante svolto quando si trattava di gestire le gerarchia all’interno della squadra.

Mathieu Flamini

Il 5 maggio 2008 il Milan decise di ampliare la propria rosa con un altro acquisto a parametro zero: Mathieu Flamini. Il francese esordì il 31 agosto dello stesso anno, in occasione del match contro il Bologna poi perso dai rossoneri. Il centrocampista arrivò in un periodo tutt’altro che semplice ma non per questo fece venire meno il suo impegno e le sue ottime prestazioni.

Nel 2011, in occasione del Trofeo Luigi Berlusconi si infortunò piuttosto gravemente provocandosi una lesione del crociato anteriore del ginocchio destro. Questo infortunio lo costrinse a stare lontano dal calcio giocato per parecchio tempo. Il suo ritorno in campo è avvenuto circa otto mesi più tardi e restò al Milan fino alla stagione 2012/2013. Al temine della stessa, Flamini e i rossoneri non trovarono un accordo pertanto il francese se ne andò da Milano da svincolato.

Mark van Bommel

Altro acquisto di lusso arrivato a parametro zero è stato quello di Mark van Bommel. Durante la sessione di calciomercato invernale del 2011 il Bayern Monaco annunciò la cessione a titolo gratuito del giocatore che quindi si trasferì al Milan. Aneddoto particolare riguarda certamente la scelta del numero di maglia. L’olandese decise di prendere la 4, precedentemente di Demetrio Albertini e la sceglie in suo onore, visto anche il rapporto che li legava dopo la comune esperienza al Barcellona. Altra particolarità della sua permanenza con i rossoneri riguarda la prima partita disputata in Serie A, match durante il quale al 54′ si fece espellere per doppia ammonizione.

Nel 2011 vince una Supercoppa Italiana con il Milan battendo l’Inter con il risultato di 2-1. Nel maggio del 2012 la sua esperienza tra le fila rossonere può dire conclusa in quanto l’olandese decise di tornare in patria per giocare con il PSV Eindhoven e concludere lì il suo percorso da calciatore professionista.

Zlatan Ibrahimovic: il ritorno

Il 27 dicembre 2019 il Milan annunciò di aver trovato un accordo per riportare a Milanello un dei centravanti più amati di sempre: Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante torna a vestire nuovamente la maglia rossonera dopo più di otto anni dall’ultima volta ed anche stavolta il suo ritorno ha regalato chicche, trofei e giocate da fuoriclasse puro.

Ibrahimovic si è rivelato fondamentale nell’anno delle vittoria scudetto. Leader dentro e fuori dal campo ha mostrato la sua tenacia e la sua voglia di vincere ogni qual volta gli sia stato richiesto. Al termine della stagione appena conclusa ha annunciato il suo ritiro e durante il suo discorso di addio al calcio, è stato possibile scorgere quanto la sua presenza fosse gradita ai tifosi e quanto il dispiacere per la perdita di un campione del suo calibro.