C’era una volta, nemmeno tanto tempo fa, una squadra che illuminava il calcio europeo, tanto da impaurire le big arrivando a un passo dalla finalissima di Champions League nella stagione 2019.
L’Ajax è (era) una fucina di talenti senza fine, che in questa stagione sta però attraversando un momento particolarmente difficile (almeno per i suoi standard), fuori dalla lotta per il titolo in campionato e a un passo dall’eliminazione anche in Europa Legue. La sfida contro il Marsiglia, è una vera e propria ultima spiaggia (e potrebbe anche non bastare).
Non è sempre domenica
Facciamo un passo indietro, per capire il perchè sia così particolare questa annata storta dell’Ajax. I Lancieri, infatti, sono conosciuti proprio per una caratteristica ormai genetica del club: mettere in mostra nuovi e giovani talenti, proporre un gioco spettacolare e offensivo, e da queste basi ottenere poi i risultati.
Filosofia che ha funzionato benissimo fin qua, visto che il club olandese di Amsterdam è quello più vincente in patria (36 titoli nazionali) e anche in Europa ha dimostrato di poter competere con le grandi del calcio continentale (vedi proprio quella semifinale del 2019 contro il Tottenham, persa solo per la regola dei gol in trasferta).
Una squadra ricca di grande talento, smantellata però sistematicamente come accade ogni anno, per fare cassa e puntare su un ciclo di nuovi e promettenti giocatori. E anche in questi ultimi anni le cose non sono cambiate: fuori Antony, Lisandro Martinez, Sebastian Haller, Ryan Gravenberch, Perr Shuurs, Nicolas Tagliafico, Noussair Mazraoui, Andrè Onana, Mohammed Kudus, Jurrien Timber, Edson Alvarez, Calvin Bassey, Dusan Tadic e tanti altri.
Centinaia di milioni di incasso, prontamente investiti in nuovi giovani da svezzare, che rappresentano però un certo fattore di rischio. E le cose non sempre vanno per il meglio, specie quando il direttore tecnico non sembra aver imboccato la strada giusta. Non a caso proprio lo scorso anno si era dimesso lo storico DT Marc Overmars (per problemi extra calcistici), per far posto poco dopo Sven Mislintat, licenziato però già a settembre dopo solo pochi mesi di lavoro, a dimostrazione di quanto la situazione fosse già in bilico.
Un fallimento tecnico che fa il paio con i reiterati tentativi di trovare almeno un allenatore capace di sistemare le falle, operazione miseramente fallita con ormai tre esoneri alle spalle (Alfred Schreuder, John Heitinga e Maurice Steijn), prima finalmente dell’arrivo di John van ‘t Schip, che in un mese ha se non altro ripreso a macinare punti in campionato.
La situazione in Eredivisie
Già, perchè in tutto questo caos generale, l’Ajax non solo era lontano dal titolo, ma era piombato addirittura nella zona retrocessione. Senza contare il rapporto con i tifosi ormai esplosivo, come si era visto nei disordini dopo la sconfitta in casa contro gli eterni rivali del Feyenoord (0-4) e poi anche dopo la debacle esterna contro il PSV (5-2).
Una polveriera che ora sembra tornata almeno in carreggiata, visto che l’arrivo in panchina di Schip (ex bandiera proprio del club dei lancieri), è coinciso con una brillante serie di tre vittorie e un pareggio che almeno riportano la squadra in ottava posizione (anche se alla siderale distanza di ventiquattro punti dalla vetta).
Il primo obiettivo di stagione, lo scudetto, è quindi ormai totalmente svanito e anche quello di proseguire in Europa League, sembra ridotto al lumicino.
Il cammino in Europa League
L’Ajax di Europa League, è stato fin qua specchio di quanto visto in campionato: zero vittorie all’attivo, due soli pareggi portati in cascina. Certo, va detto che il girone capitato agli olandesi è davvero quello più terribile, con Marsiglia, Brighton e AEK tutte in grando di giocarsi la promozione.
I Lancieri erano però di fatto i favoriti, e si trovano invece ora a due giornate dal termine con solo due punti e la necessità di battere i francesi in casa loro, per continuare a sperare nel passaggio del turno. Sperando poi che i greci battano De Zerbi, per giocarsi il tutto per tutto nella sfida finale proprio contro l’AEK.
Gattuso, dal canto suo, dopo la doppia vittoria contro l’AEK ha bisogno parimenti di un successo per garantirsi matematicamente il ticket di accesso alla fase successiva, obiettivo fondamentale di una stagione che, anche per i francesi, non è certo ricca di successi in campionato (dodicesimi al momento, con due punti in quattro partite appena).
La formazione degli olandesi in Francia
La partita del possibile riscatto, vedrà quindi certamente in campo la migliore formazione possibile per i Lancieri. Torna infatti disponibile la coppia centrale di difesa, con Sutalo al probabile rientro e Hato a segno proprio nell’ultima di campionato.
Rensch e Sosa sono stati appositamente tenuti a riposo in campionato e sono pronti a riprendersi le fasce laterali, mentre in media saranno i soliti Taylor e Tahirovic a tenere a freno le avanzate francesi.
L’azione offensiva è garantita dal talento di Bergwijn (forse l’unico vero top player rimasto in bianco rosso), con Berghius dall’altra parte e un Chuba Akpom in avanti ancora a secco di gol fin qua in Europa League (ma sono stati solo cinque anche in campionato).
Dall’altra parte, Gattuso si affida ad alcune conoscenze “italiane” ed è sicuramente alto il tasso di esperienza in campo. Anche se al momento, nemmeno i Focesi navigano in buone acque (di condizione e di morale). Insomma una vera e propria partita da ultima spiaggia, probabilmente per entrambe le formazioni.
- Marsiglia (4-3-3): Pau Lopez; Clauss, Mbemba, Gigot, Lodi; Veretout, Kondogbia, Ounahi; Harit, Aubameyang, Correa.
- Ajax (4-3-3): Rulli; Rensch, Sutalo, Hato, Sosa; Taylor, Tahirovic, Van den Boomen; Bergwijn, Berghius, Akpom.