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Si sapeva già alla vigilia della partita di andata che quello tra Barcellona e Manchester United, sarebbe stato lo spareggio play off di Europa League che non avrebbe sfigurato nemmeno come ottavo di finale di Champions.

La spettacolare partita di andata ha certificato l’enunciato di cui sopra, alla luce del punteggio di 2-2, al termine di un match che ha visto un leggero dominio territoriale dei padroni di casa catalani, che si sono portati in vantaggio all’inizio del secondo tempo, grazie ad una rete di Marcos Alonso, per poi essere raggiunti e superati dalle reti di Rashford qualche minuto più tardi, doppiato dall’autorete di Jules Kounde, prima del definitivo pari di Raphinha a un quarto d’ora dal 90°.

Il ritorno riparte quindi da una situazione di perfetto equilibrio, anche in virtù delle nuove regole che non danno più il vantaggio dei gol doppi realizzati in trasferta.

Le informazioni utili del match tra Manchester United e Barcellona

La partita valida per gli spareggi Play Off di Europa League tra Red Devils e Blaugrana, si terrà allo stadio Old Trafford di Manchester alle ore 21,00 di giovedì 23 febbraio.

L’arbitro del match sarà il francese Clement Turpin, fischietto 40enne di Oullins, Francia, che è considerato il miglior fischietto francese quando si tratta di dirigere partite di questo rango.

Per i tifosi e gli appassionati di calcio che non potranno essere a Manchester nella serata di giovedì, sarà possibile godersi il match tra United e Barcellona in TV e i canali di riferimento saranno quelli di DAZN, attraverso l’APP scaricata dagli abbonati e su Sky, Sky Sport Calcio, al 202 e 249 del satellite e Sky Sport al 256.

Per gli amanti dello streaming, invece, tre le piattaforme alle quali accedere per guardare la partita, DAZN, Sky e NOW.

Le probabili formazioni della partita

Il Manchester United si presenterà con parecchi problemi di formazione, ma la buona notizia per Erik ten Hag è il recupero di Lisandro Martinez, squalificato all’andata e pronto a riprendere il proprio posto tra i titolari.

Mancheranno certamente Donny van de Beek per l’ormai annoso problema al ginocchio, Christian Eriksen che si porta dietro da settimane il fastidio alla caviglia, Anthony Martial per l’infortunio all’anca e infine Scott McTominay che soffre di una contrattura muscolare.

  • Manchester United 4-2-3-1: De Gea; Dalot, Martinez, Varane, Shaw; Fred, Casemiro; Sancho, Fernandes, Rashford; Weghorst All. Ten Hag

Dal canto suo Xavi deve capire a chi dare la precedenza nei ballottaggi, visto che nel match di andata si è fatto male Pedri durante il primo tempo e non ci sarà ad Old Trafford per il ritorno.

Assenti certi anche Ousmane Dembele, ormai da tempo assente per infortunio e Gavi, che ha invece rimediato un cartellino giallo al Camp Nou e sarà squalificato per il match di ritorno.

  • Barcellona 4-3-3: Ter Stegen; Kounde, Christensen, Araujo, Balde; Roberto, De Jong, Kessie; Raphinha, Torres, Lewandowski All. Xavi

I precedenti tra Manchester UTD e Barcellona

L’unico precedente tra le due squadre, nella competizione, è quello che risale alla settimana scorsa nella partita di andata, quando il cronometro si è fermato sul 2-2.

Per il resto le due compagini si sono incontrate in parecchie occasioni, ben 14, per un bilancio che vede avanti la squadra spagnola, uscita vincitrice dalle partite precedenti in ben 6 occasioni, il doppio dei successi degli inglesi, a fronte di 5 pareggi.

Tra gli scontri più recenti, a parte la partita di andata, vi è da segnalare il doppio confronto di Champions League della stagione 2018/2019, per un match valevole per i quarti di finale, quando in entrambe le occasioni i catalani si sono imposti al termine dei tempi regolamentari, 0-1 a Old Trafford e 3-0 al Camp Nou.

Inoltre ci sarebbero le due indimenticabili finali a partita secca del 2009 e del 2011, ancora una volta entrambe vinte dal Barcellona, una specie di bestia nera dei Red Devils.

Nella prima finale, che molti appassionati di calcio italiani si ricorderanno per via della partita giocata all’Olimpico di Roma, il Barça fece sua la partita con un gol per tempo di Samuel Eto’o al 10° e di Lionel Messi, con un colpo di testa, merce rara per “La Pulce”, al 70°.

Alcuni anni dopo, nel 2011, andava in scena a Wembley una specie di rivincita della finalissima del 2009, anche questa, però, caduta nelle mani dei giocatori spagnoli. Pedro, peraltro con un assist di Xavi, Messi e David Villa misero a segno i tre gol degli spagnoli, mentre Rooney segnò la rete del momentaneo 1-1.

Le statistiche delle due squadre

La squadra di casa è reduce dal netto e sfavillante 3-0 casalingo in Premier League contro il Leicester dello scorso turno di campionato, partita che ha portato a quattro i risultati utili consecutivi del Manchester United, dopo le vittorie contro Crystal Palace e Leeds e il pareggio interno, sempre col Leeds.

Adesso i Red Devils occupano il terzo posto in classifica e, anche grazie al rallentamento della capolista Arsenal, adesso la vetta dista solo 5 punti e una rimonta non è affatto da non prendere in considerazione, visto lo stato di forma dello United.

Il Barcellona è tornato a giganteggiare da qualche mese a questa parte, anche e soprattutto dopo la sconfitta subita in casa dal Bayern Monaco, che ha di fatto sancito il passaggio del turno alla fase ad eliminazione diretta dell’Inter di Simone Inzaghi, capace di togliere ben 4 punti a quella di Xavi, battendo gli spagnoli in casa e pareggiando 3-3 al Camp Nou.

Da quel 26 ottobre il Barcellona ha clamorosamente cambiato marcia, costruendo una striscia da 18 risultati utili consecutivi, senza mai conoscere sconfitta. In campionato il Barça è saldamente in testa con 59 punti e la partita giocata in casa contro il Cadice non più di un paio di giorni fa, ha rimesso 8 punti tra la battistrada e il Real Madrid, secondo a quota 51.

Le chiavi tattiche del match

Le difficoltà di Xavi che dovrà, come accennato in precedenza, rinunciare a giocatori fondamentali della propria rosa come Pedri e Gavi, potrebbero rappresentare una vera e propria chiave del match contro il Manchester United, in virtù del fatto che la costruzione dal basso risentirà non poco della visione di gioco dei due centrocampisti blaugrana.

L’impiego di Kessie a questo punto diventa una necessità non solo pratica, ma anche tecnica, visto che ci sarà da rompere, oltre che costruire, e il centrocampista ivoriano garantisce quella copertura di cui avrà bisogno l’allenatore spagnolo per provare a portare a casa la qualificazione.

I compagni di reparto dell’ex Milan saranno Roberto e De Jong, quest’ultimo molto più attento alla fase offensiva che a quella difensiva.

Dall’altra parte sarà fondamentale l’apporto di Luke Shaw, assolutamente sugli scudi nella partita di andata orfana di Lisandro Martinez. Shaw ha nelle sue corde la possibilità di occupare con efficacia più di una posizione in campo, spesso variato in corso d’opera da Ten Hag, che lo fa partire spesso come terzino a tutta fascia, per poi, a seconda di come si mette la partita, metterlo al centro in una posizione più o meno avanzata.

La prestazione di Marcus Rashford sarà un altro fiore all’occhiello della partita, visto che l’attaccante dei Reds è diventato il terminale offensivo principale per il Manchester United, anche in coabitazione con colui che veste gli abiti di centravanti di ruolo, Weghorst, con Rashford spostato spesso sull’out di sinistra, la sua corsia preferita.

In più di un’occasione a lasciare la partita prima del 90° è sempre stato lo stesso Weghorst, con il suo compagno spostato al centro dell’attacco a togliere le castagne dal fuoco ai Red Devils.

In definitiva la partita si potrebbe risolvere mettendo in contrapposizione la forza fisica dello United, unita ai piedi buoni di gente come Sancho e Fernandes, alla tecnica sopraffina del Barcellona, che potrebbe pagare nella parte finale della partita una sorta di predominanza atletica della squadra di Ten Hag.

Staremo a vedere.