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Un ottavo che è remake della finale della stagione precedente? Non è una novità assoluta, né una opinabile risposta all’altrettanto opinabile considerazione sull’Europa League che quest’anno sarebbe più “difficile” della Champions, per via del grosso prestigio delle partecipanti rimaste. Di certo, però, Liverpool-Real Madrid si presenta come lo scontro più affascinante di questo primo turno a eliminazione diretta della Champions League 2022/23.

Liverpool-Real Madrid: tutte le info utili

Quando e dove si gioca

Il match di andata fra Liverpool e Real Madrid è in programma alle 21 di martedì 21 febbraio, presso lo stadio Anfield di Liverpool.

Dove vederla in TV e streaming

La visione del match sarà possibile solo per gli abbonati a Sky , su Sky Sport Football (canale 203) e Sky Sport (canale 253). Per quanto riguarda lo streaming, invece, oltre gli abbonati Sky – tramite la app SkyGo e app e sito di NOW tv, Liverpool-Real Madrid sarà visibile anche agli abbonati a Infinity+.

L’arbitro della partita

Per questo delicato match, il designatore Roberto Rosetti ha selezionato un quartetto tutto rumeno, capeggiato da István Kovács che sarà il fischietto sul campo. Kovács sarà coadiuvato dai connazionali Vasile Florin Marinescu e Ovidiu Artene ROU, con Horatiu Fesnic come quarto ufficiale. Al var invece ci sarà l’accoppiata italiana formata da Massimiliano Irrati e Marco Guida (assistant).

Le probabili formazioni di Liverpool-Real Madrid

Qui Liverpool

La situazione infortuni del Liverpool è seria, ma non grave. Lo diventerebbe qualora il dubbio relativo a Darwin Nunez si risolvesse con un’assenza dell’attaccante uruguagio, caduto male sulla spalla destra durante il vittorioso match contro il Newcastle, nel quale peraltro aveva segnato il gol di apertura. Klopp ha trovato una buona quadratura facendo partire l’ex Benfica più largo a sinistra, con Cody Gakpo come iniziale punta centrale, ma con le posizioni dei due che si scambiano moltissime volte durante le partite, togliendo punti di riferimento agli avversari.

Gli assenti certi in casa Liverpool saranno i già noti Thiago, Konate e Luis Diaz. Le chiavi del centrocampo dovrebbero venire affidate ancora una volta al diciottenne spagnolo Bajcetic, titolare nelle ultime 4 di Premier League ma all’esordio nell’undici di partenza in Champions League.

Un’altra buona notizia per il tecnico tedesco viene da Trent Alexander-Arnold, che contro il Newcastle è stato decisivo con un lancio al bacio per Nunez, da cui è nato l’1-0. Confermatissimo davanti Salah, che sempre a St. James’ Park è stato autore dell’assist per il 2-0 di Gakpo e cerca un posto nella storia: l’attaccante egiziano è a quota 43 reti in Champions League e, segnando, eguaglierebbe Didier Drogba come miglior cannoniere africano nella storia della competizione.

Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Bajcetic; Salah, Gakpo, Núñez. All. J. Klopp.

Qui Real Madrid

I maggiori dubbi di Carlo Ancelotti riguardano il centrocampo, in cui Kross e Tchouameni sono reduci da attacchi virali (gastroenterite il tedesco, influenza il francese). Entrambi dovrebbero tuttavia essere della partita, così come Karim Benzema che è rimasto fuori nel match contro l’Osasuna per un affaticamento muscolare, ma più per precauzione che altro.

In difesa ormai è recuperato Militao, così come Alaba che ha nelle gambe già due partite da titolare. L’austriaco libererà definitivamente Camavinga, che in sua assenza è stato utilizzato spesso anche come terzino sinistro e potrà tornare a essere decisivo in mediana. Ok anche Courtois e Ancelotti avrà dunque a disposizione diverse alternative difensive, con Nacho e lo stesso Alaba che possono giocare sia da terzini che da centrali.

Davanti dovrebbe essere tutto deciso, con Benzema titolare. Nel caso in cui il francese non dovesse farcela, dovremmo vedere ancora Rodrygo come “nueve un po’ vero un po’ falso” e Valverde ormai stabilmente terzo di destra del tridente, ovviamente con il letale Vinicius jr dall’altra parte. Valverde è un po’ la scommessa vinta di Re Carlo, che per lui aveva previsto una stagione da almeno 10 gol, “minacciando” in caso contrario di smettere di allenare. A metà febbraio, l’uruguagio è già a quota 12 (7 in Liga, 2 in Champions, 3 nel Mondiale per club).

Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militão, Rudiger, Alaba; Modrić, Tchouameni, Kroos; Valverde, Benzema, Vinícius. All. C. Ancelotti.

Precedenti, statistiche e curiosità

Con il match di martedì sera, i confronti europei tra Liverpool e Real Madrid toccheranno quota 10. Tre di queste sono state finali di Coppa dei Campioni/Champions League. Il bilancio è al momento nettamente favorevole ai madrileni con 5 vittorie contro 3, mentre uno è stato il pareggio. Curiosamente, però, le tre vittorie dei Reds coincidono proprio con i primi tre confronti fra i club: il primo nel 1981, quando il Liverpool di Bob Paisley si impose in finale di Coppa Campioni sul Real di Boskov, 1-0 con un gol di Kennedy.

Gli altri due successi dei Reds sono relativi alla primavera del 2009, quando gli inglesi superarono il Madrid nel doppio confronto degli ottavi: 0-1 all’andata al Bernabeu, 4-0 nel ritorno ad Anfield con doppietta di Gerrard e reti del “Niño” Torres e dell’italiano Dossena.

Gli ultimi due confronti sono stati altrettante finali di Champions: nel 2018 Benzema e Bale (2) fissarono il 3-1 per i Blancos, nel match che qualcuno ricorda più per le incertezze del portiere del Liverpool, Karius. L’ultima è invece l’1-0 dello Stade de France che, ormai 9 mesi fa, consegnò ancora una volta la coppa dalle grandi orecchie in mani madrilene.

In totale ammonta a 6, la striscia aperta di partite senza vittorie per il Liverpool contro il Real Madrid (1 pari, 5 sconfitte): si tratta della striscia più lunga, contro una singola avversaria, nella storia del club in questa competizione.

Le squadre hanno numeri simili (17 gol fatti e 6 subiti il Liverpool, 15 e 6 il Real), raggiunti però con stili piuttosto differenti. I Reds corrono in media molto di più (693 km percorsi contro 564),mentre il Madrid fa viaggiare di più la palla (circa 1000 passaggi completati in più). Il Liverpool inoltre finisce più volte in fuorigioco (12 contro 6), vince più contrasti (34 a 26) ma dribbla meno (99 a 83 per gli spagnoli).

Le possibili chiavi della partita

Sempre difficile immaginare come si ritrovino due big della competizione dopo un lungo stop. Il Real Madrid ha avuto inoltre l’impegno supplementare del Mondiale per club, pure poi vinto, ma che è andato inevitabilmente a intasare il calendario proprio in un mese cruciale come febbraio. La curva del rendimento lascia pensare a un Liverpool che finalmente potrebbe essersi lasciato alle spalle il periodo peggiore e qualche equivoco tattico, soprattutto se Trent Alexander-Arnold confermerà i recenti progressi (2 assist nelle ultime 2 giornate in Premier) e Bajcetic dovesse confermarsi, anche in champions, come la mezzala creativa che sa sempre cosa fare in campo, e che si completa alla perfezione con Henderson e Fabinho. Ha ancora 18 anni, non si può pretendere la luna, ma la stoffa è di prima qualità.

L’altro dubbio è relativo a quale atteggiamento terrà il Madrid, che nelle ultime trasferte di Champions (parliamo di gare a eliminazione diretta) ha spesso subito, vincendo soltanto a Stamford Bridge nello scorso aprile contro il Chelsea. I pochi allenamenti sostenuti da Kroos e Tchouameni potrebbero rivelarsi un piccolo handicap, in tal senso. Così come è un’incognita la reale condizione attuale di Benzema.