Juventus–Roma, prima di Natale, è un regalo a tutti noi. Il motivo? Difficile trovare partite decisive a questo punto della stagione. Anzi: è praticamente impossibile. Eppure la sensazione è piuttosto netta. Cioè: se la Juve dovesse vincere, si rimetterebbe immediatamente in corsa per rinforzare i propri sogni, soprattutto quelli relativi al quarto posto; se la Roma dovesse invece portare a casa i tre punti, allora potrebbe sperare a qualcosa di ben più importante.
Il significato non è affatto celato: Napoli, Inter e Milan non sembrano il ritratto della solidità. E adesso c’è la Supercoppa, ci sono altre due partite da giocare. Non è mica poco. No, è proprio tanto. Per questo, Juve e Roma possono giocare le parti del guastatore. A volte, porta lontano.
Chi potrebbe giocare?
Intanto, uno sguardo alle formazioni. La Juventus potrebbe cambiare, stavolta. Mantenendo uomini ma andando più nettamente in direzione 4-2-3-1, oppure 4-3-3. La variabile è McKennie, che potrebbe agire a supporto della punta, più centralmente, nel caso di inserimento di un trequartista. L’altro nodo è Gleison Bremer: sarà lui a giocare dal primo minuto oppure Spalletti proverà a dare continuità a Kelly in quella posizione? Kalulu è confermato, come Di Gregorio, e probabilmente Cabal, match winner del Dall’Ara. Locatelli e Thuram in mezzo, Cambiaso invece è in dubbio. Poi? Conceiçao con Yildiz, davanti uno tra David e Openda. C’è scelta.
Nella Roma, i principi gasperiniani non saranno messi in dubbio. Svilar tra i pali, dunque. Poi Celik, Mancini, Hermoso in difesa. Wesley e Rensch sulle fasce, con Cristante e Koné centrali. Soulé più Pellegrini sulla trequarti, Ferguson invece da riferimento offensivo. Non si scappa.
Ecco la difesa a quattro
La vera novità potrebbe quindi essere il passaggio a quattro della Juventus. Non sarebbe banale, tutt’altro. Sin dal suo arrivo, Spalletti sta cercando di modellare a sua immagine e somiglianza la squadra: ha intanto dato continuità al buon lavoro di Tudor (ipse dixit), però il cambio di marcia è stato reso evidente nell’ultimo periodo, in particolare con la vittoria di Bologna, che ha ridato un’altra prospettiva a questa formazione.
E un’altra prospettiva la darà sicuramente Gleison Bremer: al Dall’Ara ha messo insieme un quarto d’ora e quel quarto d’ora è servito per capire la distanza tra il miglior Gleison e questa versione. Ha bisogno di tempo. Perciò di minuti. Sarà pronto? Si capirà solo all’ultimo.
Gasp, fuga per la vittoria
Una vittoria sarebbe determinante per la Roma, si diceva. Ma anche di un pari, Gasp, potrebbe serenamente accontentarsi: manterrebbe la Juve a quattro punti, e quattro punti da recuperare a questa Roma non sono affatto semplici da recuperare. Lo dicono i numeri: appena 8 le reti subite in 15 partite, per distacco la migliore difesa di tutta la stagione. I giallorossi però faticano in zona gol, non a caso a gennaio arriverà un attaccante serio, da doppia cifra. Il preferito è Zirkzee. L’alternativa è Raspadori.
Ecco, sicuramente c’è bisogno di un rinforzo enorme in quella zona del campo, ed entrambi i calciatori in lista non rappresenterebbero proprio quel bomber di razza che Gasperini aveva trovato in Retegui, ma non solo. Potrebbe essere il vero limite giallorosso, specialmente in una notte da uomini forti e destini forti.


