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Per quanto tecnologia e continue modifiche al regolamento tentino di rendere la direzione di gara sempre più oggettiva, il calcio è ancora un gioco in cui una grandissima influenza è data dall’arbitro e dalla sua personale lettura della partita.

Analizzando le statistiche fatte registrare dai vari arbitri scesi in campo nella prima parte del campionato di Serie A notiamo alcune sostanziali differenze che finiscono per influenzare nettamente il gioco e l’atteggiamento delle squadre in campo.

I direttori di gara che hanno arbitrato più partite in questa prima parte di stagione hanno toccato al massimo le 6 direzioni: si tratta di 8 arbitri, a cui fanno seguito 7 direttori che sono scesi in campo in 5 occasioni e altri 9 che hanno diretto 4 gare.

Su questi è possibile trarre delle conclusioni abbastanza attendibili, mentre per tutti quelli che hanno arbitrato 3 o meno partite è difficile identificare una tendenza generale: con una sola partita arbitrata, ad esempio, è difficile dire se l’unico cartellino estratto dopo 21 falli fischiati indichi un certo permissivismo di Federico La Penna oppure se la partita in questione è stata particolarmente corretta a prescindere dal suo atteggiamento in campo.

È invece più facile trovare una tendenza nei 23 cartellini gialli e nei 4 rossi estratti da Matteo Marcenaro nell’arco di 4 partite arbitrate  (7,8 cartellini di media a partita): con una media di un cartellino estratto ogni 3,1 falli fischiati, il direttore di gara genovese si guadagna senza ombra di dubbio il titolo di arbitro più severo del campionato.

Decisamente meno severo Davide Massa, che in 6 partite arbitrate ha estratto solo 19 gialli, ovvero 3,2 cartellini per match, sanzionando con l’ammonizione un fallo ogni 6,9.

Anche per quanto riguarda i rigori fischiati Marcenaro si conferma alquanto fiscale: con 3 rigori fischiati in 4 partite risulta al secondo posto tra coloro che ne hanno assegnati di più insieme a Marco di Bello (sempre 4 gare dirette) e Antonio Rapuano (che però vanta 6 direzioni). L’arbitro che ha assegnato il maggior numero di penalty è Livio Marinelli, che ha fischiato la massima punizione 4 volte in 6 partite.

Molti allenatori hanno lamentato un’eccessiva tendenza degli arbitri italiani di fischiare falli e spezzare così il gioco. Sicuramente tra i direttori di gara che hanno arbitrato il maggior numero di partite il migliore da questo punto di vista è stato Davide Massa, che ha fischiato 131 falli in 6 partite (21,8 a partita), 43 in meno di Fabio Maresca (174, ovvero 29 a partita).

Curiosa la statistica di Livio Marinelli, il quale ha fischiato un gran numero di falli (161 in 6 partite, ovvero 26,8 per match) ma è ricorso al cartellino solo una volta ogni 7 falli (per un totale di 21 gialli e 1 rosso).