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Eccoci qui. All’alba di una nuova era o davanti a un fuoco tutto sommato di paglia? Il Milan ha vinto la Supercoppa, l’ha fatto al termine di una partita a tratti senza senso, a tratti con enorme significato. 2-3, il risultato per i rossoneri. Che erano sotto di due reti, e ne hanno fatte appunto tre. Vantaggio siglato da Lautaro e Taremi, poi la storia ribaltata dalla punizione di Hernandez, la grinta di Pulisic, lo zampino di Abraham.

Soprattutto, la mentalità di Conceicao. E’ questo che può cambiare il Milan. Ed è questo che ora spera il club rossonero. Che la Supercoppa possa essere il viatico verso la rinascita. Di sicuro, la notte araba è stata piena di sorrisi, abbracci. E festa. Dopo tutto questo tempo, il Diavolo torna a sorridere: ecco le nostre pagelle.

Pagelle Inter

Sommer 5,5: indeciso sul piazzamento della barriera che lascia il fianco al gol su punizione di Theo. Si riscatta in parte con un volo plastico sul colpo di testa di Morata, ma resta poco incisivo sugli altri gol subiti.

Bisseck 5: fatica a leggere i movimenti di Pulisic, che sbuca alle sue spalle creando pericoli. Quando Leao accelera, finisce in grande difficoltà, lasciando troppo lavoro ai compagni di reparto.

de Vrij 6,5: mantiene il sangue freddo nei momenti chiave e impreziosisce la sua prestazione con un lancio chirurgico per Taremi, trasformato in oro. (Dal 39’ s.t. Darmian: s.v.)

Bastoni 6: una partita attenta e coraggiosa, ma si fa sorprendere da Pulisic in occasione del pareggio, vanificando parzialmente la sua prestazione.

Dumfries 6: meno incisivo del solito, ma quando riesce a inserirsi è pericoloso. Un sinistro velenoso su calcio da fermo costringe Maignan a un grande intervento.

Barella 5,5: parte con buone intuizioni e cerca di verticalizzare quando l’Inter sembra impantanata. Tuttavia, perde lucidità protestando con l’arbitro e si spegne nella ripresa. (Dal 39’ s.t. Frattesi 4,5: entra con poca convinzione e sembra distante dal ritmo partita, lasciando più ombre che luci.)

Calhanoglu 6: il regista dell’Inter mette ordine fino a quando un infortunio muscolare lo costringe ad alzare bandiera bianca. (Dal 35’ Asllani 4: la leggerezza con cui perde palla sul secondo gol del Milan è grave. La lentezza nelle decisioni continua a essere un limite.)

Mkhitaryan 6: nonostante la fatica, si rende utile costruendo l’azione del vantaggio nerazzurro. (Dal 20’ s.t. Zielinski 5: si perde in tocchi superflui quando la squadra avrebbe bisogno di concretezza.)

Dimarco 6: il suo spirito combattivo accende il pressing dell’Inter, recuperando un pallone chiave sull’azione del primo gol. (Dal 20’ s.t. Carlos Augusto 5,5: sfiora il gol con un colpo di testa che Maignan salva sulla linea, ma si perde nel finale.)

Taremi 6,5: intelligente e generoso, crea spazi e mette a segno un gol con un tocco raffinato. Peccato per l’occasione mancata di testa, dove poteva fare meglio.

Lautaro 6,5: torna protagonista con una rete pregevole. Tuttavia, l’errore nel posizionamento sulla punizione di Theo lascia una macchia sulla sua prestazione.

All. S. Inzaghi 5: dopo aver trovato il doppio vantaggio, la squadra perde completamente il controllo. Il crollo nei momenti decisivi pesa come un macigno.

Pagelle Milan

Maignan 6,5: decisivo quando vola su Dumfries, mantenendo il Milan in partita nei momenti cruciali.

Emerson Royal 5,5: parte con sicurezza, ma l’errore sulla rimessa laterale dell’Inter compromette il suo giudizio complessivo. (Dal 42’ s.t. Calabria: s.v.)

Tomori 6: si batte senza risparmiare energie, tenendo botta contro Lautaro in un duello fisico e tattico.

Thiaw 6: in difficoltà sul secondo gol dell’Inter, ma reagisce con una prestazione solida e determinata nel resto della gara.

Theo Hernandez 8: leader indiscusso, segna una punizione magistrale e serve l’assist per il gol del pareggio. Una prestazione da incorniciare.

Musah 6: meno brillante rispetto alla sfida contro la Juventus, ma il suo pressing contribuisce a dare solidità al centrocampo. (Dal 32’ s.t. Abraham 7: il suo gol decisivo rimarrà negli annali. Tempismo perfetto e freddezza in un momento delicato.)

Fofana 7: insuperabile davanti alla difesa, non sbaglia mai una lettura o un passaggio. Fondamentale.

Jimenez 5: parte bene, ma commette due errori decisivi che aprono la strada al doppio vantaggio interista. (Dal 6’ s.t. Leao 8: cambia la partita con la sua qualità, servendo un assist geniale per Theo e contribuendo al terzo gol. Inarrestabile.)

Reijnders 6,5: illumina il gioco con tocchi di classe nel primo tempo, ma cala fisicamente nel finale. (Dal 32’ s.t. Loftus-Cheek 6,5: dà equilibrio e intensità nel momento cruciale della gara.)

Pulisic 8: fenomenale. Il suo gol è un capolavoro di tecnica e tempismo.

Morata 6: lotta su ogni pallone, ma trova un Sommer insuperabile che gli nega la gioia del gol.

All. Conceicao 8: il trionfo è figlio delle sue scelte tattiche e dei cambi perfetti. Due vittorie che consacrano la sua leadership.