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Il campionato di Serie A è giunto al pit-stop. Una prima (sebbene parziale, visto che siamo appena alla 15esima giornata) classifica può finalmente essere stilata. La Lazio di Sarri si trova al quarto posto in classifica e, come analizzeremo in fondo all’articolo, può dirsi ampiamente soddisfatta della prima parte di stagione. Fondamentale, per mantenere il quarto posto (obiettivo stagionale) e regalare ai propri tifosi una seconda parte di stagione da sogno, sarà prepararsi al meglio durante la sosta mondiale.

Cosa farà la Lazio durante la pausa: ritiro ed amichevoli

La Lazio infatti, come altre squadre nel nostro campionato, effettuerà una seconda preparazione – una specie di ritiro ripreso per le orecchie. E come altre squadre volerà fuori dall’Italia per tenere il ritmo partita con amichevoli internazionali. Vediamo come, quando e con quali modalità.

Inizialmente la Lazio di Sarri doveva volare addirittura in Argentina. Stando però alla notizia de Il Messaggero, ha prevalso la volontà dell’allenatore toscano di allenarsi senza affaticarsi. Una tournée sudamericana, infatti, non solo per il clima ma anche per il fuso orario, avrebbe complicato non poco i piani di allenamento biancocelesti. Lotito voleva portare la Lazio in Argentina per operazioni essenzialmente legate al marketing, nonché al grande rispetto che il patron romano nutre per Papa Francesco – grande appassionato di calcio e tifoso del San Lorenzo. La Lazio, comunque, viaggerà. Non però in Sudamerica, bensì in Turchia. Per l’esattezza ad Antalya, luogo di ritiro calcistico anche per Napoli e (forse) Sampdoria. Manca l’accordo definitivo con le autorità locali, in assenza del quale la Lazio rimarrebbe tra le mura di Formello – l’ipotesi che a Maurizio Sarri risulterebbe ideale.

I giocatori della Lazio al Mondiale in Qatar

La Lazio manderà appena 2 giocatori al mondiale – Vecino, per l’Uruguay, e Milinkovic-Savic per la Serbia (di cui è vice-capitano). Sarri può dunque contare su un “parco” giocatori di tutto rispetto, il più alto per numero di non-convocati (o non-presenti) tra le prime sette del campionato. Gli allenamenti dei biancocelesti dopo la batosta di Torino contro la Juventus (3-0) proseguiranno fino a sabato 19 novembre, con una pausa di relax per i calciatori che andrà dal 20 al 30 novembre. La ripresa degli allenamenti è fissata per il 1° dicembre. Entro questa data Sarri conta di recuperare Zaccagni e Immobile, che è però ricaduto nel problema muscolare che lo ha tormentato da dopo Lazio vs Udinese. Le amichevoli ad Antalya dovrebbero svolgersi, qualora ci fosse l’accordo di cui sopra, dal 12 al 22 dicembre.

Che stagione è stata fino a qui per la Lazio

Sarri potrà così mettere mano alla sua creatura a partire da gennaio, ammessa e non concessa una pausa di una decina di giorni per quei calciatori (nel caso specifico Vecino e Sergej) che hanno disputato il mondiale qatariota. Sarà allora tempo di bilanci anche per la Lazio di Sarri. Parliamo di una squadra che rispetto allo scorso anno ha chiuso a +8 (a questo punto della stagione era ferma a 22 punti). Il dato che risalta, in questo contesto, è il duello con le big del campionato. Sui cinque scontri diretti totali fin qui disputati, la Lazio ha ottenuto 9 punti sui 15 disponibili, frutto di tre vittorie (Inter, Atalanta e Roma) e due sconfitte (con Napoli e Juventus). Queste ultime, peraltro, molto diverse l’una dall’altra: contro il Napoli di Spalletti, che da lì in poi le avrebbe vinte tutte in campionato, la Lazio avrebbe meritato qualcosa in più, se fa testo poi la clamorosa svista di Sozza sul contatto Lazzari-Mario Rui; contro la Juventus invece non c’è stata storia, almeno dall’1-0 di Kean in poi (troppe le assenze della Lazio, già stanca per un tour de force incredibile e senza ricambi di qualità).

Quella dello Stadium è stata anche la prima sconfitta esterna della Lazio in questo campionato. Fin lì il bilancio era stato estremamente positivo (4 v e 2 p, con un solo gol subito a Genova contro la Samp). Se i numeri del campionato sono estremamente positivi per i biancocelesti – seconda miglior difesa con 11 gol presi, dietro proprio alla Juventus con 7 – lo sono meno se consideriamo l’intera stagione, comprendendo quindi anche l’Europa League. La Lazio è infatti uscita dal girone (a dir poco abbordabile) scendendo nel purgatorio della Conference League, dove sarà tenuta ad onorare la competizione fino in fondo. Da qui una riflessione, ultima, riguardante il mercato. Il mezzo miracolo di Sarri senza Ciro Immobile non può durare fino a fine stagione: è appunto un mezzo miracolo. Alla Lazio manca un vice-Immobile di ruolo, e Felipe Anderson come punta è inventato dall’allenatore toscano – anche con successo, se si vuole. La rosa, stroncata da infortuni e squalifiche, è arrivata a Torino spompata. Se Lotito – cosa che non ha quasi mai fatto – metterà mano al portafoglio a gennaio, la Lazio potrà davvero lottare su più fronti. In attesa del mercato invernale, i tifosi della Lazio si godono il quarto posto.