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Con un sorriso equilibrato dall’ironia e distorto dalla distopia, alcuni tifosi della Lazio hanno emotivamente reagito all’acquisto della Roma di Paulo Dybala con l’ormai prossimo rinnovo di contratto – ufficiale dal 18 novembre, quando compirà 18 anni – di Luka Romero, talento argentino (ma dal passaporto spagnolo e dalle radici messicane) classe 2004 che la Lazio ha acquistato nella scorsa finestra di mercato ma che solo nell’ultimo ritiro estivo (2022) ha iniziato davvero a far parlare di sé.

Le caratteristiche fisiche e le movenze tecniche, comunque, ricordano più quelle dell’Innominabile con la 30 in forza al PSG che quelle del Paolo giallorosso (vedere video per credere).

La stagione della rivelazione?

Ma l’estro e la cattiveria che Romero mette su ogni singola giocata, contrasto, persino scivolata, ne fanno un must-see della prossima stagione calcistica.

Anche perché quest’anno, a differenza di quello appena trascorso, Romero avrà senz’altro più chance di mettersi in mostra e – chissà – magari venire anche convocato da Lionel Scaloni (vecchio cuore laziale) per Qatar 2022.

Non una follia, considerando che l’attuale ct dell’Albiceleste ha già convocato l’ex maiorchino il 7 marzo 2022 in occasione delle due amichevoli con Ecuador e Venezuela (Romero non è entrato, ma si è allenato fianco a fianco proprio con Messi e Dybala).

Che giocatore è Luka Romero

Che caratteristiche ha Luka Romero?

Partiamo dal dato meno visibile e tanto più rilevante: Luka Romero è un ragazzino con una personalità da veterano. Nel derby di ritorno perso 3-0 dalla Lazio nell’ultima stagione, è entrato a 7’ dalla fine facendo – a modo suo – il fuoco.

Ha litigato con Zalewski, ha pressato come un forsennato, si è gettato sul pallone come un anaconda sulla sua preda, smistando con qualità e senso della posizione il pallone ricevuto dai compagni – quelli, perlomeno, che ancora erano sul campo di gioco e non già con la testa negli spogliatoi.

Romero ha carattere da vendere, ma soprattutto ha una voglia matta di stupire. Come quando al Mallorca è diventato a 15 anni e 219 giorni il più giovane esordiente nella storia della Primera Division, o come quando poco dopo a 16 anni e 11 giorni è entrato nella storia del club come più giovane marcatore di sempre (rete segnata in Segunda).

Un record, quello di precocità, che ha bruciato anche alla Lazio, diventando il più giovane esordiente nella storia del club ultracentenario capitolino a 16 anni, 9 mesi e 10 giorni (contro lo Spezia, nel 6-1 casalingo del 28 agosto).

A quasi un anno di distanza da quella data, qualcosa è cambiato. Sarri lo ha messo al centro del progetto, promettendogli un posto da co-titolare con Felipe Anderson quest’anno. Davanti a lui l’anno scorso c’erano Pedro e Zaccagni, ma anche Raul Moro.

Tecnica sopraffina con vista Fantacalcio

La pre-season ha però mostrato un ragazzo non solo di grande carattere e dedizione, ma prodigioso nelle giocate tecniche (nonché tra i migliori sulla fascia, compresi i titolari).

Romero ha una straordinaria forza nelle gambe, ciò che gli permette di rimanere sempre in piedi senza mai perdere la sfera nonostante l’altezza non colossale (165 cm per 64 kg).

Deve usare di più il destro per completarsi ulteriormente, ma il suo mancino canta. Quando Romero rientra, il pubblico laziale sa che può accadere qualcosa. In lui i tifosi rivedono i prodromi di uno Zarate in miniatura, un sogno argentino che fa innamorare i piccoli e piangere gli anziani.

Romero è dotato di un mancino preciso, ha un gran tiro dalla distanza e sa battere le punizioni a meraviglia. Sa giocare con i compagni, e bene, ma la giovane età ne fa (ancora) un solista, anche se disciplinato.

Quando punta l’uomo, lo salta sistematicamente. Sarri lo ha impiegato poco lo scorso anno, nove presenze e nessuna dal primo minuto. Quest’anno però la musica potrebbe cambiare.

Se avete un penny da spendere al fantacalcio, non pensateci due volte: c’è Luka “Calcio” Romero che vi aspetta.