Siamo giunti alla classifica più complicata da stilare, anche perché in tale ruolo sono presenti grandi campioni in ogni epoca. Abbiamo scelto di concentrarci, per la maggior parte, sugli attaccanti “più puri” (come già fatto per i centrocampisti), a cominciare da Edson Arantes Do Nascimento, detto Pelè.
Giuseppe Meazza (1927-1947)
Nato nel 1910 e morto nel 1979, Meazza ha giocato per tutta la sua carriera in Italia, ovvero all’Inter, Milan, Juventus, Varese e Atalanta. Capocannoniere della serie A per tre volte, ha ottenuto tre Scudetti e due Mondiali (nel 1934 e 1938 con la nazionale azzurra) e nel 1980 lo Stadio San Siro è stato a lui intitolato. Uno dei più grandi calciatori italiani di sempre, senza ombra di dubbio.
Gunnar Nordhal (1937-1960)
L’attaccante svedese (scomparso nel 1995) cominciò a giocare in squadre di club del suo Paese, per poi passare al Milan nel 1949 e alla Roma nel 1956. Con Gren e Liedholm formò un trio incredibile proprio con la maglia dei rossoneri, con cui vinse 2 Scudetti. Fu inoltre capocannoniere della serie A in ben 5 occasioni e agguantò l’oro alle Olimpiadi di Londra 1948.
Ferenc Puskàs (1943-1966)
Scomparso nel 2006, il calciatore ungherese di passaporto spagnolo ha giocato per il Budapest Honvéd e per il Real Madrid, collezionando 5 campionati ungheresi, 5 spagnoli e 3 Coppe dei Campioni, senza dimenticare l’oro alle Olimpiadi 1952 e l’argento agli Europei 1954 con la sua nazionale. È stato il miglior calciatore ungherese di sempre segnando oltre 700 goal nella sua carriera.
Pelé (1956-1977)
Il migliore di tutti i tempi, “O Rei”, colui che ha vinto la Coppa del Mondo in ben tre occasioni (1958, 1962 e 1970) con la maglia del suo Brasile (77 goal in 92 partite ufficiali). La sua carriera è iniziata al Santos quando aveva solo 15 anni e lì è rimasto dal 1956 al 1975: ha vinto 6 campionati brasiliani, 2 Copa Libertadores e due Coppe Intercontinentali. Poco altro da aggiungere.
Eusébio (1957-1979)
733 goal in 745 partite ufficiali, Pallone d’Oro nel 1965 e capocannoniere della Coppa dei Campioni per tre anni: Eusébio, uno dei migliori attaccanti portoghesi di sempre, trascorse ben 15 stagioni al Benfica (1960-75), con cui vinse 11 campionati portoghesi e 1 Coppa dei Campioni (1961-62). Con il suo Portogallo si mise al collo la medaglia di bronzo al Mondiale 1966: si ritirò nel 1979 e, purtroppo, morì nel 2014 a causa di un arresto cardiaco all’età di 71 anni.
Diego Maradona (1976-1997)
Scomparso nel 2020, “El pibe de Oro” ha fatto sognare milioni di persone, soprattutto di fede napoletana e di nazionalità argentina. Maradona ha guidato il Napoli da protagonista alla conquista di due Scudetti (1986-87, 1989-90) e la selezione Argentina alla vittoria del Mondiale 1986 (e all’argento nel 1990). Tanto controverso quanto iconico, ha realizzato goal indimenticabili, ma spesso viene ricordato per l’ormai celeberrima “mano de Dios”, una rete, di mano per l’appunto, ai quarti di finale contro l’Inghilterra proprio a Messico 1986.
Marco Van Basten (1982-1995)
Ajax e Milan hanno potuto godere delle gesta in campo di Marco Van Basten, olandese classe 1964, il quale ha dovuto concludere anzitempo la propria carriera a causa di alcuni infortuni (a soli 28 anni). Nonostante ciò, è riuscito a deliziare il mondo con i suoi goal: il “Cigno di Utrecht” ha raggiunto spesso il gradino più alto del podio, conquistando due Coppe dei Campioni/Champions League con i rossoneri (1988-1990) e l’oro agli Europei 1988 con i suoi Paesi Bassi. Per lui anche tre Palloni d’Oro (1988, 1989 e 1992) e un trio clamoroso composto con Gullit e Rijkaard.
Ronaldo (1993-2011)
“Il Fenomeno” può essere considerato nella Top5 di tutti i tempi in questo ruolo. Ha indossato le maglie di Cruzeiro, PSV, Barcellona, Inter, Real Madrid, Milan e Corinthias, lasciando a tutti un ricordo indelebile della sua classe cristallina in campo. Per due volte si è classificato al primo posto nella classifica per il Pallone d’Oro (1997 e 2002), ha vinto una Liga (con i Blancos) e una Coppa delle Coppe (con il Barcellona), chiudendo al primo posto anche al Mondiale 1994 e a quello 2002.
Cristiano Ronaldo (2002-presente)
Ancora in attività con la maglia dell’All-Nasr, CR7 ha realizzato oltre 900 goal nel corso della sua gloriosa carriera. Conosciuto per l’etica di lavoro e partito dallo Sporting Lisbona, ha fatto le fortune soprattutto di Manchester United e Real Madrid, prima di una parentesi alla Juventus (2018-2021). Individualmente ha raggiunto per quattro volte la Scarpa d’Oro e per cinque il Pallone d’Oro, mentre a livello di club ha vinto tre Premier League, due campionati spagnoli e due italiani, oltre a cinque Champions League. Nel 2016 ha inoltre agguantato, con il suo Portogallo, l’oro agli Europei 2016 e l’Argento nel 2004.
Lionel Messi (2003-presente)
La nemesi di CR7 (e viceversa) è stato Lionel Messi, attualmente all’Inter Miami. Anche la “Pulga” ha segnato oltre 900 goal in carriera, lui che dal 2004 al 2021 è diventato il simbolo di uno dei Barcellona più forti di sempre, prima di passare al Paris St. Germain (2021-23). In otto occasioni ha ottenuto il Pallone d’Oro, in sei la Scarpa d’Oro e, a livello di club, si è guadagnato 10 campionati spagnoli, 2 francesi e 4 Champions League. La medaglia d’oro che però lo ha consacrato definitivamente l’ha ottenuta nel 2022 al Mondiale in Quatar, quando vinse con l’Argentina (dopo l’argento del 2014).
Menzione d’onore: Johan Cruyff
Oltre ad essere stato un grande allenatore, Cruyff ha fatto la storia del calcio totale di Rinus Michels con la maglia dell’Aiax. Ha vinto 3 Palloni d’Oro, 9 campionati olandesi, 1 campionato spagnolo e 3 Coppe dei Campioni, mentre con l’Olanda si è messo al collo la medaglia d’argento ai Mondiali 1974.