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Tutto in 12 mesi, sulla strada che porta al prossimo Campionato Europeo.

In Germania, dal 14 giugno al 14 luglio si terrà Euro2024 e dunque c’è a disposizione un solo anno per completare il primo percorso, con 20 qualificate dai 10 gironi.

Colpa in primis della Pandemia che ha spostato tante date rispetto a quelle fissate prima del Covid e poi con il Mondiale qatariota giocato tra novembre e dicembre scorsi che ha rivoluzionato il calendario internazionale.

Italia che si presenta ai nastri di partenza da campione in carica, ma obbligata a giocarsi la qualificazione, rispetto ad un Germania che da paese ospitante è ammessa di diritto.

53 nazionali europee sono pronte a sfidarsi (oltre ai tedeschi già qualificati, mancherà la Russia squalificata dalla UEFA) a partire da giovedì 23 marzo con la prima giornata.

Vediamo nel dettaglio.

Euro 2024: la formula delle qualificazioni

Le 53 Nazionali che prendono parte alle qualificazioni ad Euro 2024 sono suddivise in sette gironi da cinque squadre e tre gruppi da da sei selezioni l’uno.

Staccano il pass per la Germania le prime due qualificate di ogni girone. Dunque, considerando i padroni di casa ammessi di diritto e sommando le 20 nazionali promosse dai gironi, sono 21 i posti occupati su 24.

Gli ultimi tre slot verranno assegnati a marzo 2024, con gli spareggi fra le migliori formazioni della Nations League e che hanno mancato la qualificazione attraverso la suddetta fase a gruppi.

12 le Nazionali che saranno coinvolte negli spareggi, con due turni che riducono il field prima a sei formazioni e infine le tre che si prenderanno gli ultimi posti liberi.

La Germania sarà il paese ospitante per la seconda volta nella sua storia, ma di fatto la prima da quando il paese si è riunito nel 1990. Nel 1988 la kermesse fu ospitata nell’allora Germania Ovest.

Come detto, l’unica nazionale affiliata alla UEFA ed esclusa dalla stessa federazione è la Russia, in seguito all’invasione in Ucraina.

Girone A: tutti sulle tracce della Spagna

  • Spagna
  • Scozia
  • Norvegia
  • Georgia
  • Cipro

Il Gruppo A vede davanti a tutti, ai blocchi di partenza, la Spagna che ha vinto l’Europeo in tre occasioni nella sua storia (1964-2008 e 2012).

Le Furie Rosse hanno il favore del pronostico quindi e alle loro spalle lotteranno Scozia e Norvegia per il secondo posto. Scozzesi che inseguono la quarta qualificazione, la seconda consecutiva, con gli scandinavi che sperano di tornare per la seconda volta alla fase finale, a distanza di 24 anni dall’unico precedente.

Poche chance per la Georgia di Khvicha Kvaratskhelia e lo stesso vale per Cipro.

Girone B: Francia e Olanda super duello

  • Francia
  • Olanda
  • Irlanda
  • Grecia
  • Gibilterra

Molto interessante il Gruppo B che ci regala la battaglia per il primo posto tra Francia e Olanda che fra l’altro si scontreranno nella prima giornata.

La formazione di Didier Deschamps si presenta da vice-campione del Mondo, tre mesi dopo la finale persa nel mondiale in Qatar contro l’Argentina. Les Bleus hanno in bacheca due Europei, dopo i trionfi del 1984 e del 2000, con la finale persa nel 2016 vs Portogallo.

Gli Orange vivono il debutto di Ronald Koeman sulla panchina: l’ex difensore è stato uno dei protagonisti dell’unico campionato europeo vinto dai tulipani nel 1988 e proprio in Germania. Gli olandesi hanno sognato a lungo nel Mondiale, prima di pagare dazio nei quarti di finale contro l’Argentina ai calci di rigore.

Irlanda e Grecia sognano il ruolo di terzo incomodo: i biancoverdi sperano di portare a casa la quarta qualificazione alla fase finale, dopo aver mancato l’accesso ad Euro 2020. Gli ellenici cercano la qualificazione a 20 anni esatti dalla storica vittoria in Portogallo. Quattro le partecipazioni della Grecia, di cui l’ultima nel 2012.

La cenerentola del girone non può che essere la piccola Gibilterra.

Girone C: Italia vs Inghilterra, dolci ricordi

  • Italia
  • Inghilterra
  • Macedonia del nord
  • Ucraina
  • Malta

Il Gruppo C è quello in cui giocherà la nazionale di Roberto Mancini.

Raggruppamento dolce per un verso e parecchio amaro per un altro. L’Inghilterra è l’antagonista principale e il pensiero non può che correre al trionfo ad Euro2020 proprio contro gli uomini di Southgate.

Attenzione però alla Macedonia del Nord che solo un anno fa ci estrometteva dalle qualificazioni verso Qatar 2022. Una sconfitta rumorosa è che costata la seconda mancata qualificazione consecutiva alla Coppa del Mondo.

Un girone che potrebbe rivelarsi ostico, anche per la presenza dell’Ucraina. Nonostante il conflitto bellico che sta mettendo in ginocchio il paese, i gialloblu dispongono di una formazione di ottima qualità.

L’ultimo posto è già assegnato virtualmente per Malta. Salvo clamorosi risvolti, i biancorossi sono destinati ad essere il fanalino di coda.

Girone D: Croazia, Turchia e Galles

  • Croazia
  • Turchia
  • Galles
  • Armenia
  • Lettonia

Il quarto raggruppamento potrebbe regalare grandi sorprese.

La Croazia ha il favore del pronostico in ottica primo posto nel girone: i balcanici cercano la settima qualificazione alla fase finale, a 27 anni dalla prima, con il massimo risultato raggiunto nel 1996 e nel 2008 con i quarti di finale.

Per la seconda piazza, Turchia e Galles lottano gomito a gomito. La nazionale della “Mezzaluna” ha giocato nella sua storia ben cinque Europei, con la semifinale del 2008 come miglior risultato.

I gallesi invece hanno preso parte a tre edizioni del Campionato Europeo, l’ultima nel 2021. Dopo il mondiale qatariota, i Dragoni vogliono continuare a stupire. Vietato sottovalutare poi l’Armenia: sulla carta quarta forza del girone, ma con diversi giocatori in grado di poter cambiare la storia del raggruppamento

Lettonia destinata a chiudere sul fondo della classifica, 20 anni dopo l’unica partecipazione alla fase finale.

Girone E: il vento dell’Est

  • Polonia
  • Rep Ceca
  • Albania
  • Far Oer
  • Moldavia

Polonia e Repubblica Ceca per i due posti in palio.

Alla vigilia dello start delle qualificazioni, sono queste due nazionali a detenere le maggior chance di volare in Germania. I polacchi inseguono la quinta partecipazione e per giunta di fila, dopo l’esordio nel 2008.

La formazione ceca invece vuole a tutti costi l’ottavo pass consecutivo: dal debutto nel 1996, lo stato distaccato dalla vecchia Cecoslovacchia, non ha mai saltato una singola edizione del campionato europeo.

In tutto questo, il ruolo di guastatore spetta alla scorbutica Albania. “Le Aquile” hanno partecipato solo all’edizione 2016 della fase finale e sperano nel bis.

Isole Fær Øer e Moldavia invece, duelleranno per evitare l’ultima piazza.

Girone F: due poltrone per tre squadre

  • Belgio
  • Austria
  • Svezia
  • Azerbaigian
  • Estonia

Questo Gruppo è quello che sicuramente farà più parlare di se e che garantisce almeno un’esclusione eccellente.

Belgio, Svezia e Austria si contendono i due pass per la Germania. Se “I Diavoli Rossi” sembrano poter ambire alla prima piazza, l’ultimo slot sarà un testa a testa tra scandinavi e austriaci.

La Svezia vuole l’ottava qualificazione al campionato Europeo dove ha debuttato da padrona di casa nel 1992. I biancorossi invece sono a quota tre accessi alla fase finale, di cui la prima volta soltanto nel 2008. Sia in quella edizione e sia nel 2016 “Das Team” è stata eliminata nella fase a gironi, mentre nell’ultimo Europeo ha raggiunto gli ottavi di finale, prima di arrendersi all’Italia.

Azerbaigian ed Estonia in lizza per scongiurare l’ultimo posto.

Girone G: un poker di candidate

  • Ungheria
  • Serbia
  • Montenegro
  • Bulgaria
  • Lituania

Il raggruppamento G è forse il più equilibrato, fra i 10 gironi di qualificazione. Quattro squadre su cinque hanno tutte le credenziali in mano per poter andare in Germania.

Davanti a tutti al Serbia che a distanza di 24 anni dall’esordio, cerca la seconda storica partecipazione. Poi è la volta dell’Ungheria: i magiari hanno preso parte a quattro edizioni e mettono nel mirino la terza di fila, dopo il 2016 e il 2020.

Montenegro e Bulgaria possono essere le mine vaganti. I balcanici da quando hanno ottenuto l’indipendenza dalla vecchia Jugoslavia non sono mai approdati alla fase finale. La Bulgaria invece punta alla terzo pass nella sua storia, 24 anni dopo la seconda ed ultima volta.

L’unica squadra che appare fuori dai giochi è la Lituania destinata all’ultima piazza.

Girone H: comanda la Scandinavia

  • Danimarca
  • Finlandia
  • Slovenia
  • Kazakistan
  • Irlanda del nord
  • San Marino

L’ottavo raggruppamento (il primo a sei squadre) verso Euro 2024 parla scandivano.

Danimarca e Finlandia sono le favorite per staccare il pass verso la Germania. I danesi, campioni nel 1992, mettono nel mirino la decima partecipazione. I finnici invece, dopo la prima apparizione nell’ultima edizioni vanno verso il bis.

Alle loro spalle, sperano di inserirsi Irlanda del Nord e Slovenia. Due squadre sulla carta inferiori, ma allo stesso tempo in grado di poter mischiare le carte.

Chance nulle per Kazakistan e San Marino, con quest’ultimi indicati come ultimi.

Girone I: Svizzera e Romania, occhio a Israele

  • Svizzera
  • Israele
  • Romania
  • Kosovo
  • Bielorussia
  • Andorra

Un gruppo molto particolare, quello indicato con la lettera I.

Svizzera ovviamente favorita per la prima piazza e la Romania come seconda qualificata. Il terzo incomodo potrebbe essere Israele, squadra che ogni girone di qualificazione sfiora sempre il grande risultato, ma senza mai averlo raggiunto. Che sia la volta buona per staccare il pass? Possibile.

Kosovo e Bielorussia partono molto distanti da questo terzetto e Andorra come Cenerentola.

Girone J: Portogallo fuori serie

  • Portogallo
  • Bosnia
  • Islanda
  • Lussemburgo
  • Slovacchia
  • Lichtenstein

Chiudiamo con il decimo ed ultimo gruppo di qualificazione a Euro 2024.

Il Portogallo punta al primo posto e al ruolo di dominatore assoluto. A meno di clamorosi crolli, i lusitani dovrebbero ottenere la qualificazione in carrozza.

Per il secondo pass, ben tre nazionali possono ambire a metterci le mani sopra. Slovacchia, Islanda e Bosnia. Chance pari per il citato terzetto.

Spettatori o poco più Lussemburgo e Liechtenstein.