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L’ottavo di finale che non ti aspetti ad Euro2020.

Non tanto per la forza delle squadre, ma per come erano messe in classifica le due truppe, prima dell’ultima giornata della fase a gironi. Se il Galles conquista il secondo posto ai danni della Svizzera, grazie alla miglior differenza reti, la Danimarca compie il capolavoro negli ultimi 90 minuti, grazie al poker rifilato alla Russia e al contemporaneo KO finlandese vs Belgio.

Dal dramma di Eriksen alla qualificazione: i danesi avevano visto iniziare nel peggiore dei modi il loro europeo, fra il malore del loro uomo di punta e due sconfitte che sapevano di resa anticipata. Il calcio però, essendo scienza inesatta, ha capovolto tutto in 90 minuti. Il Galles invece ha messo assieme 4 punti, prima di cedere contro l’Italia, ma ha ribadito che la semifinale raggiunta ad Euro2016 non è stato un caso isolato.

Insomma, una sfida tra outsider che sognano i quarti di finale, in una parte di tabellone sicuramente più abbordabile: chi vince fra Galles e Danimarca, affronta la vincente di Olanda – Repubblica Ceca. Non una passeggiata, ma poteva sicuramente andare peggio. Vediamo cosa ci attende sabato alle 18.00 in quel di Amsterdam.

Qui Galles: si sogna in grande ancora una volta

La squadra di Robert Page è una conferma, a distanza di 5 anni dall’incredibile cavalcata conclusa in semifinale contro il Portogallo. Inserito nel gruppo A il Galles ha ottenuto la seconda piazza alle spalle dell’Italia, costringendo la Svizzera al ripescaggio come terza classificata grazie alla differenza reti.

Il debutto ha visto un pareggio per 1-1 dei gallesi contro gli elvetici, ma è nella seconda giornata che Bale e soci hanno ipotecato il passaggio del turno. Due a zero alla Turchia e 4 punti che avevano il sapore della qualificazione virtuale. Limitando i danni per 1-0 contro un’Italia già qualificata i gallesi hanno visto spalancarsi le porte degli ottavi di finale e nella zona migliore del tabellone.

Squadra arcigna e molto interessante quella del CT Page che si affida alle giocate di Bale, Ramsey e James, oltre ad una difesa di ferro che ha subito due reti in 270 minuti. Insomma un prosecuzione di quel progetto avviato all’inizio dello scorso decennio e che ha trovato in Euro 2016 il trampolino di lancio per questa nazionale. Adesso c’è solo da completare l’impresa nell’Europeo post pandemia.

Contro l’Italia il Galles aveva alzato il muro difensivo da 4 a 5 e così, dal canonico 4-2-3-1, ecco un più prudente 5-3-2. Nel match di sabato contro la Danimarca è atteso un ritorno al passato. L’unico assente sarà Ampadu: espulso contro gli azzurri, salterà questa delicata sfida contro i danesi. Nella testa di Page quindi il modulo più congeniale sta tornando di moda, anche se la sua squadra ha dimostrato di sapersi adattare bene ad ogni evenienza.

In porta ormai il titolare è Ward, preferito all’ex titolare Hennessey, mentre in difesa dovrebbe iniziare dal primo minuto il giocatore con più presenze in questa nazionale, vale a dire Gunter. Assieme a lui al centro giocherà Rodon, con Roberts a destra e un avvincente ballottaggio sulla corsia di sinistra. Sulla carta il titolare è Ben Davies, ma contro gli azzurri ha giocato dal primo minuto Neco Williams. In questo derby inglese fra Tottenham e Liverpool, dovrebbe spuntarla il difensore degli Spurs, con quello dei reds pronto per la staffetta a gara in corso. Un po’ come è successo con l’Italia, ma a parti inverse.

Davanti alla difesa giocheranno due colonne mediane come Allen e Morrell, anche se Wilson spera di soffiare una maglia da titolare al secondo. Nella linea di demarcazione, fra centrocampo e attacco, spazio al tridente delle meraviglie. Stiamo parlando del vero valore aggiunto del Galles: Bale a destra, Ramsey alle spalle della punta e James a sinistra. Unico terminale offensivo Kieffer Moore, il quale dovrebbe tornare titolare, dopo essere entrato a gara in corso contro l’Italia di Mancini.

Probabile formazione Galles (4-2-3-1): Ward; Roberts, Gunter, Rodon, Davies; Allen, Morrell; Bale, Ramsey, James; Moore. CT. Page.

Qui Danimarca: dalla paura al sogno

Il morale è alle stelle in casa danese. E non potrebbe essere altrimenti. Dopo la paura, il presagio di un’eliminazione alla fase a gironi, ecco che l’entusiasmo straborda, grazie al pass conquistato in extremis contro la Russia. L’avvio della Danimarca lo conosciamo tutti: il dramma di Eriksen per fortuna a lieto fine, la sconfitta contro la Finlandia, il KO subito in rimonta contro il Belgio e una classifica che non lasciava molte speranze.

Quel gruppo però, che aveva saputo compattarsi con Eriksen a terra difendendo il compagno da occhi indiscreti e cialtronerie varie, ha saputo cementificarsi ancora una volta. Tutto in 90 minuti, con una prestazione a dir poco perfetta e quattro sberle rifilate ad una Russia convinta di essere già al turno successivo e spedita a casa da Kjaer e compagni.

Dall’ultimo posto alla seconda piazza, dietro l’imprendibile Belgio e la selezione di Hjulmand che si scrolla di dosso in un colpo solo, tutte le paure accumulate in 10 giorni di Euro 2020. E adesso inizia un’altra sorta di torneo per la formazione scandinava che sogna di imitare le leggende del 1992. Quella squadra che nemmeno si era qualificata per il campionato europeo in Svezia e che grazie al ripescaggio mise in piedi uno dei più grandi miracoli sportivi di sempre.

Un piccolo luna park quello danese che in tre gare ha segnato 5 volte e incassato 4 reti. Se escludiamo quello incassato contro la Finlandia in un match dove la testa era ovviamente in altri luoghi e quello subito dalla Russia in una gara mai in discussione, la difesa scandinava ha patito solo davanti alle giocate del meraviglioso Belgio. Insomma una squadra da prendere con le molle e in quella parte di tabellone, dove può succedere di tutto.

Il CT Hjulmand sembra intenzionato a confermare gli 11 che hanno annichilito la Russia.

Nel 3-4-3 danese quindi, oltre a Kasper Schmeichel tra i pali, agiranno in difesa Christensen, Kjaer e Vestergaard. Il fluidificante di destra sarà Wass, con l’atalantino Maehle a sinistra. In mezzo al campo attenzione alla coppia formata da Hojbjerg e Delaney: quantità e qualità al servizio della squadra. Infine nel tridente offensivo, ci saranno Braithwaite a destra, Damsgaard a sinistra, con l’attaccante del Lipsia, Poulsen al centro dell’attacco.

Probabile Formazione (3-4-3): Schmeichel; Christensen, Kjaer, Vestergaard; Waas, Hojbjerg, Delaney, Maehle; Braithwaite, Poulsen, Damsgaard. CT. Hjulmand.

Precedenti tra Galles e Danimarca

Galles e Danimarca si sono già affrontate 9 volte in passato. Mai è uscito il segno X fra queste due squadre: o vincono, o perdono e anche questa volta il pareggio non è contemplato. Solo una passerà al turno successivo. Il debutto fra Galles e Danimarca è stato nel 1964, con un successo danese per 1-0 nelle gare di qualificazioni al mondiale inglese del 1966. Nel match di ritorno, vittoria roboante dei gallesi per 4-2.

Poi per 22 anni le due truppe non si sono più affrontate, fino al 1987 nell’anno delle qualificazioni ad Euro 1988. Galles vincente 1-0 nel match casalingo e successo danese sempre per 1-0 a campi invertiti. In tutto le vittorie della Danimarca sono 5 e 4 quelle del Galles.

L’ultimo precedente risale al 2018, per la Nations League e scandinavi corsari a Cardiff per 2-1. L’ultimo urrà gallese invece, risale all’amichevole del 2008, con Bale e soci che si imposero 1-0 in Danimarca.