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La squadra più titolata d’Europa contro le stelle emergenti transalpine: Germania-Francia è una delle sfide più interessanti di questi Europei femminili, e andrà in scena mercoledì 27 luglio alle 21, al MK Stadium di Milton Keynes.

Germania-Francia: i precedenti

Negli ultimi 5 incontri, il bilancio tra le due squadre è di perfetta parità: 2 vittorie a testa e 1 pareggio.

Le ultime due sfide giocate, si sono chiuse entrambe con una vittoria a testa per 1-0, mentre nella precedente sfida giocata nell’ambito della SheBelieves Cup del 2018 la Francia aveva trionfato con un secco 3-0 contro le tedesche.

È un segno evidente della grande crescita delle francesi: la Germania detiene il record di vittorie degli Europei, 9, e di partecipazioni alle semifinali, 10, mentre la Francia ha superato i quarti di finale per la prima volta nella sua storia proprio in questa occasione. 

Statistiche a confronto

GERMANIAFRANCIA
4Partite4
11Gol Fatti9
54%Possesso palla57%
0Gol subiti3
14.1/5.8Media Tiri effettuati/Tiri in porta15.8/6.8
4.8Media Tiri avversari bloccati4.3
1.8/0Media Cartellini Gialli/Rossi0.3/0
Le statistiche di Germania e Franciaall’Europeo finora

La Francia è una squadra dotata di grande velocità e capace di effettuare numerose transizioni offensive, ma a dispetto del gran numero di occasioni che riesce a creare non riesce a concretizzare molto (a parte il primo tempo contro l’Italia).

La Germania è squadra più solida, che pratica un gioco più ragionato, fatto di pressing alto e attenzione difensiva: nessun gol incassato finora a questi Europei.

Stato di forma e probabili formazioni

La Germania ha segnato 11 gol senza incassarne nemmeno uno. La chiave del successo tedesco è la grande attenzione in fase difensiva e l’efficace pressing portato sulle portatrici di palla fin dall’inizio dell’azione avversaria.

Il principale terminale offensivo è Alexandra Popp, 4 reti per lei finora, centravanti capace anche di creare spazi e fornire assist alle compagne. Contro l’Austria è risultata decisiva, con l’assist per il gol di Lina Magull e il gol della sicurezza siglato al 90°, insieme a Klara Buhl, principale attrice delle manovre offensive tedesche grazie alle palle recuperate sulla trequarti avversaria e ai suoi passaggi illuminanti.

Germania (4-4-1-1): Frohms; Gwinn, Hegering, Hendrich, Rauch; Huth, Oberdorf, Däbritz, Magull; Bühl; Popp

Nell’altro quarto la Francia ha avuto gioco facile contro un’Olanda che ha decisamente deluso le aspettative: le campionesse in carica non sono mai sembrate in grado di invertire la tendenza in una partita che ha visto le transalpine costantemente all’attacco.

Proprio per la mole di occasioni avute, fa suonare un campanello d’allarme il fatto che per tutti i tempi regolamentari le Bleus non siano riuscite a passare in vantaggio

L’assenza dell’infortunata Marie-Antoinette Katoto è un elemento che da solo non può giustificare la sterilità offensiva francese. Durante la fase a gironi erano sempre andate in vantaggio nei primi 10 minuti di partita, ma contro i Paesi Bassi tutte le azioni offensive si sono concluse con un nulla di fatto.

L’avvicendamento di Melvine Malard con Selma Bacha (poi eletta migliore in campo) ha portato maggior peso in attacco, ma solo l’intervento del VAR a sanzionare un fallo su Diani in area durante i tempi supplementari ha dato l’opportunità alle francesi di accedere alla semifinale, con il rigore trasformato da Eve Perisset per l’1-0 finale.

Francia (4-3-3): Peyraud-Magnin; Périsset, Mbock Bathy, Renard, Karchaoui; Geyoro, Bilbault, Toletti; Diani, Malard, Cascarino