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I ragazzi di Josè Mourinho hanno chiuso al secondo posto il girone G di Europa League, dietro lo Slavia Praga. Quest’ultimi hanno così ottenuto il pass per gli ottavi di finale della competizione europea e condannato i giallorossi al “purgatorio” dei sedicesimi. La Roma dovrà affrontare i playoff con una doppia sfida ulteriore contro una delle retrocesse dai gruppi di Champions League.

Tra le terze classificate, e retrocesse in Europa League, della massima competizione europea i giallorossi hanno pescato il Feyenoord. Una vecchia conoscenza della Roma che suscita inevitabilmente grandi e dolci ricordi. Infatti, a Tirana la squadra di Mourinho, proprio contro gli olandesi, ha alzato la prima Conference League nella storia della UEFA. Da Tirana, dunque, alle sfide di Europa League, per la seconda volta consecutiva. Ebbene sì, lo scorso anno si sono affrontate ai quarti di finale di EL, dove la Roma venne sconfitta per 1 a 0 a Rotterdam, poi vinse per 4 a 1 in Italia. Così, dopo aver sfidato la Lazio in Champions League, gli uomini di Arne Slot preparano una nuova trasferta nella Capitale.

15 e 22 febbraio 2024, sono le date dell’atto terzo della sfida italo-olandese. Per la verità i precedenti tra le squadre ad ora sono cinque: il ricordo del 2015, ai sedicesimi di Europa League, risulta agrodolce per la Capitale. La qualificazione agli ottavi, in cui la squadra allenata allora da Garcia venne eliminata dalla Fiorentina di Salah, venne macchiata dallo sfregio che i tifosi olandesi avevano arrecato alla stessa città eterna, andando a danneggiare la “Barcaccia”, l’opera del Bernini sita in Piazza di Spagna.

Il cammino del Feyenoord fin qui

In Olanda, con l’Ajax protagonista di un avvio da horror, il Psv domina il campionato. Il Feyenoord campione in carica, però, sta dicendo la sua con 38 punti in 16 gare (10 in meno del Psv) e secondo posto in classifica con +34 di differenza reti. In Champions League, invece, era nello stesso girone della Lazio. Dopo un ottimo inizio con due vittorie (contro Celtic e Lazio) nelle prime tre uscite, però, ha perso tutti i match di ritorno, scivolando al terzo posto in classifica e retrocedendo in Europa League.

Chi è l’allenatore?

Arne Slot, ex centrocampista di Zwolle, NAC Breda e Sparta Rotterdam, dopo alcune esperienze da vice è diventato prima allenatore dell’AZ nel 2019, poi del Feyenoord. Da lì è stato un continuo crescendo: terzo posto e finale di Conference al primo tentativo, poi i quarti di EL e il campionato vinto nel 2023. A settembre ha esordito in Champions League.

Difficile da dimenticare, per i tifosi romanisti, il siparietto avvenuto proprio tra Slot e l’allenatore della Roma. Lo scorso 21 aprile, al termine della sfida di ritorno i due allenatori non si strinsero la mano per poi diventare protagonisti di uno scontro verbale all’interno del tunnel: “Tu guardi giocare il Napoli e il Manchester City, ma dovresti guardare noi!”, così Josè Mourinho urlò all’allenatore della squadra olandese. Il contenzioso ha origine dalle parole con le quali il tecnico del Feyenoord aveva descritto la squadra giallorossa: “Rispetto la Roma, è una squadra che ottiene risultati. Però sono onesto: preferisco guardare il Napoli o il Manchester City”. Le parole di Slot, e la successiva reazione di Josè, hanno contribuito a rendere speciale il cammino in quell’edizione dell’Europa League, terminato con la disfatta di Budapest e le conseguente bufera scatenatasi intorno all’arbitro Taylor, che diresse anche la partita dell’Olimpico contro gli olandesi.

La formazione tipo

Le bandiere di Rotterdam attualmente restano il portiere Bijlow, il terzino Geertruida e l’iraniano Jahanbakhs, che erano tutti presenti anche a Tirana. A loro si sono aggiunti Stengs, Dilrosun e Gimenez, attuale capocannoniere della squadra, in difesa si affidano tra gli altri anche a David Hancko, una meteora nel calcio italiano con cinque presenze in maglia Fiorentina:

Bijlow; Geertruida, Trauner, Hancko, Hartmann; Zerrouki, Stengs, Wieffer; Minteh, Gimenez, Paixao

Chi è la stella della squadra?

Il giocatore più talentuoso è senza dubbio il classe 2001 Santiago Gimenez. È un figlio d’arte, infatti, il padre è Christian “Chaco” Gimenez, che è stato un centrocampista particolarmente conosciuto non solo in Argentina ma soprattutto in Messico, dove ha trascorso la maggior parte della sua carriera fino al ritiro nel 2019. Lui è cresciuto in Messico, nel Cruz Azul, e dal 2022 segna a raffica con la squadra di Slot. Centravanti moderno, bravo a giocare sia vicino che lontano dalla porta, quest’anno ha già toccato quota 20 centri in appena 21 apparizioni. Di questi, due sono arrivati in Champions League contro la Lazio di Sarri.

Dunque..

La sfida promette emozioni e sarà interessante vedere come Mourinho e i suoi affronteranno la squadra olandese, con uno sguardo attento a giocatori chiave come Stengs e Gimenez, la cui abilità potrebbe rappresentare una minaccia significativa per la difesa giallorossa. La partita si preannuncia come il terzo atto di un’opera che ha divertito finora i tifosi romanisti.