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La Lazio, a poche giornate dalla fine del girone d’andata, guarda con tristezza e nostalgia alla sua passata stagione. Erano già 30, a questo punto del campionato, i punti della squadra di Maurizio Sarri. Sono 21 quelli raccolti finora dopo 15 giornate. Un ruolino di marcia che non può essere messo tra parentesi a fronte di un’ottima Champions League – con passaggio agli ottavi ottenuto già nella penultima del girone, contro il Celtic (2-0) – e un quarto di finale di Coppa Italia che la squadra allenata dal tecnico toscano dovrà disputare con ogni probabilità contro la Roma di José Mourinho.

Un momento complicato

I tifosi sono preoccupati, perché a fronte di un calendario ostico nelle prime 10, poi è arrivato un calendario molto più comodo, che però la Lazio non ha sfruttato: contro Salernitana, Cagliari e Verona, i biancocelesti hanno ottenuto appena 4 punti, e nel prossimo turno c’è l’Inter lanciatissima di Simone Inzaghi. Qualcuno quindi già pensa al calciomercato invernale, una finestra notoriamente poco propizia per i club italiani – lo ha confermato recentemente anche il DS dell’Inter Ausilio – che però la Lazio può, e forse deve, sfruttare in virtù di un tesoretto accumulato in Champions non da poco.

Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, oltre al bonus di partecipazione (15.64 mln) dato dall’UEFA a tutte le squadre presenti nella fase a gironi, la Lazio ha ottenuto anche i ricavi sulla base del ‘ranking storico’ (600 milioni per tutti i club, da distribuire nella competizione in base al piazzamento UEFA) pari a 15.9 mln. Questo tesoretto, già superiore ai 30 mln, è stato ulteriormente rimpolpato dal ‘market pool’ (8 mln), dai bonus relativi ai risultati (1 pareggio e 3 vittorie, per un totale di 9.33 mln) e infine dal bonus ottenuto per il raggiungimento degli ottavi (altri 9.6 mln). Totale 58.53 milioni di €. Considerando che il patron biancoceleste non ha investito tutti i soldi ricavati dalle cessioni e dall’entrata in Champions (circa 70 mln di € guadagnati), il budget della società capitolina per gennaio è davvero molto ricco.

Chi potrebbe arrivare?

Cosa aspettarci allora da Lotito? Difficile pensare a nuovi ingressi rilevanti, senza uscite di quel livello. L’ipotesi più ghiotta sul tavolo è quella relativa al ruolo di ala destra, al momento ricoperto da un Felipe Anderson giù di tono in questo avvio di stagione – due assist e un solo gol in Serie A. Il trentenne brasiliano è all’ultimo grande contratto della sua carriera, ed è legato alla Lazio fino al giugno del 2024. Ecco perché Giuntoli, DS bianconero, monitora con grande interesse la situazione. La Lazio vorrebbe rinnovarlo, ma le cifre chieste dal brasiliano sono molto alte, forse troppo per le casse biancocelesti. Il DS Fabiani avrebbe comunque già pensato al vice-Felipe, in caso di addio a gennaio: si tratta di Colpani, che quest’anno si è consacrato al Monza.

L’ex Atalanta ha una valutazione vicina ai 25 milioni, ma con l’inserimento di un centrocampista (come Basic) e un conguaglio economico – ricordiamo che il Monza già in estate ha prelevato Akpa-Akpro dalla Lazio, in prestito con diritto di riscatto – visti anche gli ottimi rapporti tra Adriano Galliani e Claudio Lotito. Colpani, più sogno che ipotesi, è un nome che circola da poco tempo in orbita Lazio. Più longevo è invece quello di Emanuele Valeri, terzino della Cremonese, romano di Roma e grande tifoso della Lazio, che si libererebbe a zero entro gennaio. Come ha riportato il Corriere dello Sport la settimana scorsa, l’entourage del giocatore ha già incontrato Fabiani.

Per il resto, non c’è molto altro. Va monitorata senz’altro la situazione di Daichi Kamada. Il giapponese, arrivato a zero dall’Eintracht in estate, sta giocando molto poco nonostante Sarri, almeno all’inizio, gli avesse dato fiducia. L’esplosione di Guendouzi gli ha per ora chiuso le porte della titolarità e lui, 27 anni da poco compiuti, sa che ha l’età giusta per maturare definitivamente, ma per farlo deve giocare. Ricordiamo inoltre che Kamada a gennaio giocherà (da protagonista) la Coppa d’Asia col Giappone, la grande favorita del torneo. Ecco perché Sarri avrebbe chiesto a Lotito uno sforzo nella zona di centrocampo, dove la Lazio ha già perso in estate uno come Milinkovic-Savic. Per ora però sono più voci, richieste, echi: prima c’è la prova del campo.