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Sulla carta, che per la documentazione storiografica manet, ma quando applicata al calcio volat, Chelsea v Betis, finale di Conference League 2025, è una partita senza appello. I Blues sono più forti, e lo hanno ampiamente dimostrato nel torneo, dominando prima la fase del mini-campionato, poi quella dell’eliminazione diretta.

Al contrario deve dirsi del Betis, squadra che è cresciuta strada facendo, passando anche dagli spareggi. In semifinale, la squadra di Pellegrini ha battuto la nostra Fiorentina ai supplementari della sfida di ritorno al Franchi. Il Chelsea di Maresca, invece, ha avuto vita facile contro gli svedesi del Djurgarden.

Abbiamo già detto che tipo di sfida ci aspettiamo: più difficile è dire che tipo di sfida sarà, a livello tattico. Vediamolo tra un momento. Prima, velocemente, qualche info utile sul match.

Le info su Chelsea v Betis

  • Partita: Chelsea v Betis
  • Data: mercoledì 28 maggio 2025
  • Orario: 21.00
  • Canale TV: Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e TV8
  • Streaming: Sky Go, NOW e TV8

Le probabili formazioni

  • BETIS (4-2-3-1): Adrian; Sabaly, Bartra, Natan, RodrIguez; Cardoso, Fornals; Antony, Isco, Ezzalzouli; Bakambu. All. Pellegrini.
  • CHELSEA (4-2-3-1): Jorgensen; James, Adarabioyo, Badiashile, Cucurella; Caicedo, Dewsbury-Hall; Madueke, Palmer, Sancho; Jackson. All. Maresca.

Una sfida tra due allenatori tanto diversi quanto simili

Se dovessimo tracciare un profilo rapido ed essenziale di Manuel Pellegrini, ne parleremmo come di un allenatore esperto, un mestierante che nonostante le oltre 70 primavere continua a dispensare calcio in giro per il mondo. Lo descriveremmo come un allenatore pragmatico, della vecchia scuola. In difesa si difende, a centrampo si costruisce e davanti si segna. Ma diremmo solo qualcosa di Pellegrini, mostrandone la scorza più che il contenuto.

Manuel Pellegrini, cileno, è un grande allenatore. Tatticamente, uno dei più bravi in circolazione, soprattutto nella gara secca. Non è un caso se le sue squadre nelle competizioni europee abbiano sempre una marcia in più. Sa preparare le partite come pochi altri. E sa insegnare calcio ai suoi giocatori, i quali traducono in campo i principi di gioco appresi in settimana. Con la palla tra i piedi ma non solo.

Pochissimi sanno che Pellegrini ha allenato Enzo Maresca al Malaga tra il 2010 e il 2012 prima di assumerlo come viceallenatore al West Ham dal 2018 al 2020. Qui Maresca si è formato, e di lui ha parlato come di un grande allenatore, al pari del mentore Guardiola.

Pellegrini ha affrontato il Chelsea nove volte quando allenava Manchester City (2013-16) e West Ham (2018-19), totalizzando tre vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. Dovesse vincere il Betis, Pellegrini diventerebbe il primo allenatore cileno a vincere una coppa europea. È già il primo del suo paese a raggiungere una finale dopo Fernando Riera con il Benfica in Coppa dei Campioni 1963. Inoltre, a 71 anni e 254 giorni, l’ex allenatore – tra le altre – del Manchester City potrebbe anche diventare il tecnico più anziano a vincere una finale UEFA maschile per club; il record attuale è di Raymond Goethals, che aveva 71 anni e 231 giorni quando ha vinto la Champions League del 1993 con il Marsiglia.

Dall’altra parte il nostro Enzo Maresca, nostro solo di nazionalità visto che ha un modo di giocare assai più europeo, un mix perfetto tra ricerca della qualità di stampo iberico (guardiolesco) e pragmatismo peninsulare (à la Pellegrini, appunto). Vincendo, si proporrebbe sulla scena mondiale con più prepotenza di quanto non abbia fin qui fatto in Premier coi suoi.

Esistono precedenti tra le due squadre?

  • Sono quattro i precedenti, tutti in Champions League, tra queste due squadre
  • Il Chelsea è avanti con 3 vittorie (1P)
  • Il Chelsea ha segnato 9 gol contro il Betis, subendone 3

Palmer contro Antony, sfida all’ultimo tocco

Sembra paradossale, ma Antony è tornato ad essere un fattore. Quel calciatore che avevamo ammirato prima in Brasile poi in Olanda all’Ajax, sembrava aver lasciato per strada un talento smisurato, fenomenale e tenace, al passaggio alla corte del Manchester United, fresco perdente della finale di Europa League. Pellegrini lo ha voluto nel mercato di gennaio, e lui ne ha ripagato la fiducia con colpi d’antologia, tecnicamente straordinari, e gol decisivi – come contro la Fiorentina, appunto.

Dall’altra parte, il duello a distanza sarà con Cole Palmer, meno devastante a livello statistico rispetto allo scorso anno, ma comunque spesso decisivo. È alle sue giocate, alla sua visione di gioco e alla sua inventiva – unica in Inghilterra – che Maresca si affida per vincere il trofeo. Sarà una sfida tra allenatori certo, ma anche tra talenti di questo calibro.