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Settimana di coppe e di campioni, secondo appuntamento nel girone per le quattro italiane di Champions. Partite che per Inter, Milan, Juventus e Atalanta sono già esami da non fallire.

La prima a tornare in campo è la squadra di Inzaghi, che a Kiev contro lo Shakhtar deve vincere. Non c’è un piano B, quello che l’anno scorso con Conte – proprio contro gli ucraini – non venne messo in pratica e costò ai nerazzurri l’eliminazione. La spettacolare gara di sabato contro l’Atalanta ha confermato che l’attacco sta bene e nei momenti chiave del match l’Inter può trovare il cambio di passo e le risorse per ribaltare la situazione.

Dodici mesi fa Conte e i suoi ragazzi sbagliarono più di una scelta, non trovarono il guizzo. E persero così due punti che si rivelarono pesantissimi. I nerazzurri non possono più sbagliare, dopo due tentativi a vuoto quest’anno devono superare il girone; ci vuole una vittoria contro De Zerbi – che conosce gli avversari e Inzaghi e vuole provare a dire la sua dopo un primo match con lo Sheriff in cui “è andato tutto storto”.

Il passaggio alla fase successiva dipende da partite come quella di Kiev, per l’Inter che ha tenuto testa al Real Madrid contano i particolari e soprattutto i punti. Da capire se la lezione dell’anno scorso sia servita…

L’esame del Milan si chiama Atlético Madrid; altro test complicatissimo in uno dei gironi più equilibrati dell’intera Champions. Vincere per restare in corsa dopo il ko di Anfield, arrivato nonostante una buona prova che però non ha dato a Pioli i punti sognati dopo il ritorno “a casa” atteso sette stagioni. Da quel 2014 in cui fu proprio la squadra già di Simeone a fermare il cammino del Milan.

Da allora è cambiato il mondo, questa è una squadra giovane ma consapevole, lavora per superare i suoi limiti e anche a La Spezia ha dimostrato di saper attingere a risorse inattese. Chi gioca fa bene e risulta decisivo, chi non gioca viene sostituito da pedine all’altezza in un gruppo che dopo due anni di lavoro si mette alla prova anche con le big d’Europa.

Pioli sa di non potersi fidare di un Atlético che sembra in difficoltà, che vince faticando, segna poco e ha perso certezze difensive. L’allenatore ha parlato di gara non decisiva: c’è da credergli fino a un certo punto, perché vincere aiuta a vincere e fortifica il carattere di una squadra che sogna di continuare a crescere per riprendersi un posto nella competizione in cui si sente sempre a suo agio.

Conferme cercasi anche per la Juventus, a Torino arrivano i campioni d’Europa. In palio tre punti in quello che sulla carta è sin dal sorteggio il duello per il primo posto nel girone. L’inizio di stagione è stato tutt’altro che positivo e nonostante le due (sofferte) vittorie in campionato, gli aspetti da sistemare sono tanti. Lo sa Allegri, che non può spingersi troppo oltre con ragionamenti e previsioni anche perché contro la Sampdoria ha perso due protagonisti importanti.

Morata e Dybala out contro i Blues e per chissà quanto, l’attacco è da reinventare e la difesa è da rivedere. I bianconeri prendono gol sempre: 20 gare consecutive in campionato, come non succedeva da più di sessant’anni, in una striscia negativa che stupisce di più se si pensa che sulle poche reti subite, la Juventus ha costruito le sue vittorie più recenti.

Non inganni il successo contro il Malmö, la differenza di livello tra le due squadre era tanta ma proprio da quella vittoria si possono cercare le basi e punti fermi su cui costruire una stagione che tutti a Torino sperano possa essere vincente soprattutto in Europa. E il test-Chelsea, con le sue difficoltà, potrebbe essere quello più probante.

Prima della Juve, a Bergamo gioca l’Atalanta che aspetta lo Young Boys e insegue i primi tre punti del suo cammino. Per la squadra di Gasperini il rischio può essere quello di sottovalutare l’impegno contro quella che (sulla carta) è la formazione più abbordabile del girone.

Gli svizzeri però sono organizzati e concreti e i fatti dicono che oggi sono in testa al girone dopo aver battuto lo United. L’Atalanta cercherà di dimostrare ancora quanto può essere concentrata e determinata nelle serate di coppa, ribadendo di avere stoffa e di non essere soltanto una favola di provincia ma una realtà – chiedere a Liverpool, City, Ajax per conferma.

Sarà anche la prima al Gewiss Stadium con i tifosi, che vogliono godersi lo spettacolo di una squadra che cerca risultati con l’ormai nota determinazione. I tre punti nel mirino, le quattro italiane inseguono la vittoria nella seconda giornata della competizione più emozionante del mondo.

La musica della Champions può tornare a risuonare.