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Se è vero che difensore, centrocampista e attaccante centrali costituiscono l’ossatura di una squadra di calcio, è altrettanto vero che Presidente, Direttore Sportivo e Allenatore ne fondano i presupposti. Dell’ultimo il Napoli di De Laurentiis si è già privato, e al posto di Luciano Spalletti i nomi in pole sono tanti quante le incertezze sul futuro del club partenopeo. Del secondo, il DS, il Napoli non si è ancora privato, ma la distanza è già profonda e Giuntoli è rimasto a Napoli più per ragioni contrattuali che progettuali.

In un clima del genere, non certo facile, è De Laurentiis al momento a lavorare su più tavoli.

Il nodo della clausola Kim

Quello delle entrate, senz’altro, se diamo retta alle parole espresse dal patron romano qualche giorno fa in conferenza stampa: «Non vendiamo nessuno, semmai integriamo». Poi ha aggiunto: «Comunque con il 4-3-3, un’eredità necessaria». Tradotto, in teoria: Kim, Zielinski e Osimhen – a proposito di ossatura – non si muovono. Ma in pratica? Ecco, ci risulta altro. Ci risulta in primo luogo che all’addio di Kim Min-Jae il Napoli si è già arreso senza colpo ferire. Il coreano ha infatti rifiutato adeguamenti contrattuali sulla clausola (poco più di 50 milioni), e la Premier League è pronta all’affondo per averlo nel massimo campionato inglese – e forse mondiale.

Per lui si parla di PSG e Manchester United, club interessato anche a Victor Osimhen – che, stando alle notizie della stampa estera, avrebbe sconsigliato a DeLa Galtier come successore di Spalletti sulla panchina degli azzurri.

Kvara e Osimhen

Il nigeriano è stato accostato a diverse squadre, e a quanto pare il Napoli avrebbe già rifiutato un’offerta superiore ai 100 milioni di sterline dal Chelsea. Molto, in questo senso, dipende però dal futuro di Julian Nagelsmann, in cerca di panchina – ma prima deve liberarsi contrattualmente del Bayern – il quale non ha mai fatto segreto della propria ammirazione per il capocannoniere della Serie A 2022/23. Il suo contratto scade nel 2025, e una proroga – contrariamente a Kvaratskhelia, che sta per rinnovare da fresco vincitore del titolo di miglior giovane della Champions League 2023 – sembra eccessivamente esosa per le casse partenopee. Un suo addio in questo momento è ipotesi, dunque, tutt’altro che improbabile.

A centrocampo dice addio Zielinski?

Capitolo centrocampisti. Lobotka è iscritto – come anche Di Lorenzo – alla voce ‘rinnovi’, ma al momento sembra intoccabile. Diverso è il discorso per Zielinski, invece, obiettivo di mercato – su tutte – della Lazio, che per lui sarebbe disposta a sborsare una cifra intorno ai 20 milioni di €.

Molto di questo affare dipende però da due ipotesi, al momento lontane dalla realtà: l’addio di Luis Alberto, che ha da poco ricevuto le sirene dell’Arabia Saudita – letteralmente ‘arabia felix’, visti i recenti sviluppi di mercato internazionale – ma che per Sarri non è in discussione (a meno di cifre alte, 25 milioni, o molto alte, sopra i 30) e soprattutto, il mancato rinnovo di contratto di Zielu, legato al Napoli fino al 2024. De Laurentiis sta lavorando per un rinnovo, ma il polacco è tentato dalla sponda biancoceleste della capitale, dove riabbraccerebbe il suo maestro (al Napoli e all’Empoli) Maurizio Sarri.