Vai al contenuto

Nel Malato immaginario di Molière (1673), non si capisce mai fino in fondo se la denuncia dell’opera sia rivolta al ‘malato’ o al ‘medico’ – in quanto categoria lavorativa e sociale. Di certo è che l’ipocondriaco, a forza di pre-occuparsi, alla fine sarà costretto a occuparsi della propria malattia. Che sia reale o presunta tale, infatti, il paziente soffre in egual misura.

La situazione di Luis Alberto

Sono diverse stagioni che Luis Alberto, trent’anni quest’anno, vuole tornare in Spagna. Anche qui, come per la critica sull’opera di Molière, i pareri sono discordanti: non è chiaro se quella di Luis sia saudade in salsa iberica o vera necessità sportiva. Da sempre il 10 biancoceleste è tifoso del Sevilla, ma l’unica squadra ad essersi fatta davvero sotto per lui nel recente passato è stata il Cadice.

Lotito risponderebbe con una pernacchia. La Lazio è in Champions, ha un progetto solido alle spalle e da qualche mese Luis è uomo-chiave nello scacchiere di mister Sarri – persino più di Milinkovic-Savic, altro nome caldissimo alla casella ‘cessioni’ nel calciomercato estivo dei biancocelesti.

A forza di ‘avere il mal di pancia’, però, a Luis Alberto un’offerta è davvero arrivata. È da 48 ore che si parla solo di questo, nella sponda biancoblu della capitale: l’Al-Duhail allenata da Hernan Crespo e di proprietà di Abdullah al Thani (membro del cda della Doha Bank) avrebbe infatti offerto al giocatore spagnolo 40 milioni spalmati su 5 anni – 8 a stagione.

Un’offerta contro la quale Lotito non può ovviamente competere. Molto dipenderà però dall’offerta del cartellino del club qatariota, che al momento si attesta su 12 milioni + 5 di bonus. Lotito invece ne chiede almeno 20 per sedersi a un tavolo. D’altra parte Luis Alberto ha un contratto fino al 2025, e prima dell’offerta del Qatar era intenzionato ad incontrare la Lazio per prolungarlo – passando a 3.5 mln € l’anno – di altri due anni. Luis a Roma sta bene, ama la Lazio e crede nel progetto di Maurizio Sarri, ma l’offerta è ghiottissima.

La situazione di Milinkovic-Savic

Di offerte invece ancora non ce ne sono per Milinkovic, nome clou dell’estate biancoceleste.

I tifosi e la dirigenza si sono ormai arresi ad un suo addio, e al momento Kezman (suo procuratore) sta applicando la strategia del silenzio per aumentare le chance di una sua cessione a parametro zero. D’altra parte, i club che lo seguono – Inter, Juventus e Milan in Italia, Newcastle e Arsenal all’estero – non hanno alcun interesse a sborsare certe cifre troppo presto, sapendo di poter strappare il Sergente alla Lazio anche al gong del calciomercato. Ma Sarri ha bisogno di risposte, e Lotito un ultimo disperato tentativo col giocatore lo farà, per un rinnovo (scadenza nel 2024) che sembra al momento utopia.

Le altre cessioni in casa Lazio

La Lazio cerca nel frattempo di piazzare altri esuberi: su tutti Basic – mai pienamente nel progetto sarriano – e Cancellieri. Marcos Antonio è alla porta, in attesa di sviluppi concreti, ma con un centrocampo fisico Sarri vorrebbe dargli un’altra chance.

In porta, poi, Maximiano è in uscita ma al momento nessun club si è fatto davvero sotto per il ragazzo classe ’99. La sua partenza aprirebbe la casella d’entrata a Emil Audero, nome caldissimo per il secondo portiere dietro Provedel. Lotito rimane sempre attento ad altre offerte varie ed eventuali, soprattutto dietro dove Lazzari ha mercato e con Sarri ha trovato poco spazio. Su di lui in passato c’erano Torino, Inter e Atalanta – tutte squadre con il centrocampo a 5, dove l’ex Spal si trova a meraviglia – ma al momento regna il silenzio.