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In una città che ha dimenticato il buon gusto, Houssem Aouar si è presentato nella conferenza stampa di presentazione con i crismi del Principe. Guanto bianco e ‘timbrato’ ASR (in oro), italiano fluente – a tal punto che qualcuno ha ipotizzato improbabili origini peninsulari – e idee chiarissime: vincere con la Roma.

L’arrivo a Roma

Ha scelto il numero che era di Zaniolo (il 22) e ha sorriso in faccia ai perplessi. Tra i quali, nostra culpa, siamo anche noi: non per le qualità del ragazzo, che sono indiscusse, ma per lo storico infortuni del giocatore. Pensate che, solo per dirne una, la sua valutazione a Fifa19, quando Aouar aveva 20 anni, era di 81 – con potenziale 90. Oggi è a 77, con potenziale a 81.

Ma sì, certo, è solo un gioco. Eppure qualcosa indubbiamente significa. In primis, ai tifosi giallorossi chiediamo di dimenticare l’Aouar ambito da mezza Europa di quattro stagioni fa. Eppure, troviamo comprensibili i loro festeggiamenti, perché se Aouar sta bene ed è motivato – come sembra – può sostituire senza problemi Lorenzo Pellegrini sulla trequarti o, perché no, Paulo Dybala. Il problema di Mourinho sarà proprio incasellarlo in questa scacchiera, già colma. I modi del ragazzo comunque fanno presagire un bel rapporto con Mou, che da sempre (vedi Bove) premia chi ha un certo bagaglio culturale alle spalle: «sto studiando per rispetto del Paese e dei tifosi».

I numeri e le caratteristiche di Aouar

I quali da lui, come lecito, si aspettano grandi cose. Così la Roma, che dopo Dybala, Matic e Belotti potrà contare su un altro grande colpo a parametro zero – e ieri è stato annunciato anche N’Dicka. Aouar alla Roma potrebbe finalmente diventare ciò che sembrava poter essere in giovanissima età, quando disegnava calcio con la maglia dell’OL.

Lo scorso anno l’algerino ha giocato solo sei partite da titolare in Ligue1 – segnando un gol al Montpellier – e tutte prima della pausa mondiale. Nel 2023 non ha giocato mai, non solo per problemi fisici (sempre presenti) ma anche per le divergenze con la società francese – da cui ha rifiutato il rinnovo di contratto. Alla Roma guadagnerà 3 milioni netti fino al 2028, una cifra importante investita dai Friedkin per il ragazzo algerino – che con la sua nazionale giocherà domenica in Uganda e martedì 20 in casa contro la Tunisia.

Chissà se in queste partite darà già testimonianza del proprio soprannome, affibbiatogli ai tempi del Lione: la Pepita.

Dal suo esordio in Ligue1, Aouar è il giocatore che ha effettuato più attacchi in contropiede (21). Un dato che dice molto di chi sia Aouar e di come possa essere utile a José Mourinho.

È un centrocampista box-to-box con enorme qualità. Sa pulire il pallone e inventare sulla trequarti, ma sa anche segnare.

Finora ha realizzato 41 gol e 34 assist tra campionato e coppe e da quando ha esordito solo Thauvin, tra i centrocampisti, ha effettuato più tiri di lui a seguito di contropiedi diretti: 18 contro 15. Mentre il giocatore in forza all’Udinese è più monotematico, però, Aouar è polivalente e può ricoprire più zone del campo.

Suo ruolo ideale è la mezzala nel 4-3-3, ma giocando la Roma a 3 dietro, ricoprirà senz’altro un ruolo o accanto a Matic in mediana o sulla trequarti, dietro l’unica punta.

In attesa di prove ufficiali, i tifosi della Roma possono dunque già leccarsi i baffi.