C’è un’atmosfera particolare quando il calcio italiano fa le valigie e vola lontano dai propri confini. Un misto di attesa, curiosità e inevitabile discussione accompagna anche questa Supercoppa Italiana 2025, che mette di fronte Bologna e Inter nella seconda semifinale della Final Four in programma a Riyadh. Non è solo una partita secca che vale l’accesso alla finale: è un crocevia di storie, identità, scelte tecniche e simboli del calcio moderno, con tutto ciò che questo comporta.
Una Supercoppa che parla di presente (e di futuro)
La Supercoppa Italiana continua il suo percorso internazionale, scegliendo ancora una volta l’Arabia Saudita come palcoscenico. L’Al-Awwal Park Stadium, casa dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, farà da cornice a una sfida che mette a confronto due squadre molto diverse per storia recente e ambizioni, ma accomunate da un percorso virtuoso nell’ultima stagione. Da una parte il Bologna di Vincenzo Italiano, vincitore sorprendente ma meritato della Coppa Italia. Un trionfo che ha restituito ai rossoblù una dimensione nazionale importante, riportandoli a giocare una competizione che profuma di élite. Dall’altra l’Inter di Cristian Chivu, seconda classificata nell’ultimo campionato di Serie A e oggi di nuovo in vetta dopo il successo di Marassi contro il Genoa. I nerazzurri arrivano a Riyadh con il peso e l’orgoglio di una squadra abituata a giocare per vincere.
Due allenatori, due filosofie
Vincenzo Italiano e Cristian Chivu rappresentano due idee di calcio differenti, ma entrambe estremamente riconoscibili. Italiano ha dato al Bologna una fisionomia chiara: intensità, coraggio, ricerca costante del gioco e una mentalità che non si piega davanti a nessuno. Anche nelle difficoltà, come nella recente sconfitta di misura contro la Juventus al Dall’Ara, il Bologna non ha mai rinunciato alla propria identità. Chivu, alla sua nuova esperienza sulla panchina dell’Inter dopo l’eredità lasciata da Simone Inzaghi, ha invece puntato su continuità e solidità. Il sistema di gioco resta fedele al 3-5-2, ma con una gestione più pragmatica dei momenti della partita. L’Inter sa quando accelerare e quando abbassare i ritmi, forte di una rosa profonda e di una qualità individuale che, sulla carta, resta superiore.
L’assenza che fa rumore: il tifo del Bologna
Se il campo promette scintille, sugli spalti si consumerà una delle assenze più significative di questa Supercoppa. I gruppi organizzati della Curva Andrea Costa non saranno presenti a Riyadh. Una scelta forte, identitaria, che va oltre il risultato sportivo. Il comunicato degli ultras del Bologna è chiaro e diretto: no a un evento percepito come lontano dai valori del tifo popolare, sì a una presa di posizione contro il calcio moderno e le sue logiche economiche. Un gesto che toglierà colore e calore alla semifinale, privando il Bologna del suo cuore pulsante. Ma che, allo stesso tempo, racconta molto del rapporto sempre più complesso tra tifoserie e grandi eventi internazionali. Per i giocatori di Italiano sarà una sfida nella sfida: trovare energie emotive anche senza il sostegno diretto di una tifoseria che, storicamente, rappresenta un valore aggiunto.
Probabili formazioni
Bologna: tra recuperi e assenze pesanti
La vigilia rossoblù è fatta di notizie contrastanti. Da un lato arrivano segnali incoraggianti sul fronte recuperi: Lukasz Skorupski e Martin Vitik sono tornati a disposizione e hanno viaggiato con la squadra in Arabia Saudita. Entrambi, però, dovrebbero partire dalla panchina, con Italiano intenzionato a non forzare i rientri in una gara tanto delicata. Dall’altro lato pesano le assenze di Remo Freuler e Casale, ancora ai box e non convocati. In particolare l’assenza dello svizzero toglie esperienza, equilibrio e leadership a un centrocampo che dovrà reggere l’urto fisico e tecnico dell’Inter. Nel probabile 4-2-3-1 rossoblù, Ravaglia dovrebbe partire titolare in porta. In difesa spazio a Holm, Lucumí, Lykogiannis e Miranda, mentre in mezzo al campo toccherà alla coppia Moro-Pobega garantire ordine e aggressività. Sulla trequarti Orsolini è una certezza, Cambiaghi porta strappi e profondità, mentre Bernardeschi è chiamato a sfruttare un’altra chance dal primo minuto alle spalle di Castro, riferimento offensivo e primo terminale della manovra.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Holm, Lucumí, Lykogiannis, Miranda; Moro, Pobega; Orsolini, Bernardeschi, Cambiaghi; Castro. All. Italiano.
Inter: gestione, rotazioni e profondità
Anche l’Inter arriva a questa semifinale con qualche acciacco, ma con la consapevolezza di poter contare su una rosa lunga e qualitativamente elevata. Chivu ha recuperato Hakan Calhanoglu per la spedizione saudita, scongiurando lesioni dopo lo stop accusato in Inter-Liverpool. Il turco, però, dovrebbe partire dalla panchina, così come Matteo Darmian, rientrato ma non ancora al top. Restano fuori Dumfries, alle prese con un problema alla caviglia che potrebbe richiedere un intervento, e Acerbi, il cui rientro è previsto per gennaio. In loro assenza, Chivu ridisegna alcune gerarchie senza stravolgere il sistema. Nel 3-5-2 nerazzurro Sommer sarà il padrone dell’area. In difesa Bisseck e Bastoni agiranno ai lati di Akanji, chiamato a sostituire Acerbi al centro. Sugli esterni Dimarco è una certezza a sinistra, mentre a destra Luis Henrique è confermato al posto di Dumfries. In mezzo al campo Barella e Mkhitaryan garantiscono corsa e intelligenza tattica, con Zielinski in cabina di regia al posto di Calhanoglu. Davanti, la coppia Thuram-Lautaro Martinez rappresenta una delle minacce più temibili del panorama europeo.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Akanji, Bastoni; Luis Henrique, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. Chivu.
Una gara secca, senza appello
Il regolamento è semplice e crudele: se dopo 90 minuti non ci sarà un vincitore, si andrà direttamente ai calci di rigore. Nessun tempo supplementare, nessuna seconda possibilità. Un dettaglio che può cambiare l’approccio mentale delle due squadre, soprattutto nella fase finale del match. Il Bologna potrebbe puntare su intensità e aggressività nei primi minuti, cercando di sorprendere un’Inter abituata a gestire ma meno incline a subire pressing alto continuo. I nerazzurri, dal canto loro, potrebbero scegliere una partita più attendista, confidando nella maggiore esperienza e nella qualità dei singoli per colpire nei momenti chiave.
Dove e quando vederla
La semifinale tra Bologna e Inter è in programma venerdì 19 dicembre, con calcio d’inizio alle ore 20.00 italiane (22.00 locali), e sarà trasmessa in diretta tv su Italia 1. La gara sarà disponibile anche in streaming su Sportmediaset.it e su Mediaset Infinity.
Oltre il risultato
Bologna-Inter non è solo una semifinale di Supercoppa. È il confronto tra una favola sportiva che vuole continuare a sognare e una grande potenza del calcio italiano che non può permettersi passi falsi. Il verdetto lo darà il campo, come sempre. Ma qualunque sarà il risultato, questa semifinale resterà come uno specchio fedele del calcio di oggi: affascinante, discusso, lontano eppure ancora capace di accendere passioni. E allora sì, leggiamola in anticipo. Poi, lasciamo che sia lo spettacolo a scrivere l’ultima parola.


