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Walter Mazzarri, subentrato a Rudi Garcia, è riuscito a conquistare una vittoria al suo esordio con il Napoli, in questa che è la sua seconda esperienza in terra campana. È stato all’altezza dei suoi numeri dato che, statistiche alla mano, è rimasto imbattuto alla prima partita in tutte le sette volte (compresa questa) alla guida di una squadra in Serie A (5 vittorie e 2 pareggi). Ma andando oltre i numeri, il nuovo allenatore dei partenopei ha fatto una piccola impresa vincendo a Bergamo, in casa dei diretti rivali per la conquista di un posto in Champions. Infatti, dopo il terremoto della scorsa settimana in casa azzurra, e la crisi di risultati delle ultime settimane, il morale era molto basso e subentrare in questo clima non era affatto semplice. Così, Walter Mazzarri ha lavorato molto sull’aspetto psicologico della squadra e in termini di grinta e voglia di vincere si è notato subito un cambio di passo. Ma andiamo con ordine:

La partita in breve

Il Napoli apre le danze, mostrando fin dai primi minuti un’intenzione chiara di prendere il comando delle operazioni. La squadra crea diverse opportunità e gestisce la partita con un elevato possesso palla e al trentaquattresimo, il Napoli pensa di sbloccare il punteggio con un gol di Amir Rrahmani mail VAR interviene, annullando la rete per una posizione di fuorigioco millimetrica. Nonostante l’amarezza per il gol annullato, la squadra partenopea non perde la sua voglia e, dieci minuti più tardi, trova il gol del vantaggio. Giovanni Di Lorenzo, con un cross preciso, trova Khvicha Kvaratskhelia che di testa indirizza il pallone in rete, 1 a 0 Napoli.

A inizio secondo tempo c’è la svolta della partita da parte degli uomini di Gasperini. La squadra di casa riesce a prendere le misure riequilibrando il possesso della palla e iniziando a produrre occasioni da goal, e al cinquantaquattresimo trova il pareggio con Ademola Lookman. Il giocatore approfitta di un perfetto cross di Hans Hateboer e, con un colpo di testa chirurgico, insacca la palla in rete. Il match si accende ulteriormente, con il Napoli che cerca il gol della vittoria e l’Atalanta che non si risparmia in attacchi pericolosi. Al settantanovesimo, il Napoli trova il gol del 2 a 1 con Elmas, il quale ringrazia un’evidente errore da parte di Carnesecchi.

La Dea non tiene il passo

L’Atalanta dopo che, nell’ultimo turno, aveva pareggiato in casa dell’Udinese perde ancora terreno contro il Napoli, in quello che poteva essere considerato un vero e proprio scontro per la Champions League. Questo risultato è particolarmente amaro perché ora la squadra di Gasperini è stata ridimensionata, e non poco. Il Napoli ora è a meno 4 e, in attesa del Bologna stasera, la Dea è settima in classifica. Serve una scossa importante nelle prossime partite.

La cura Mazzarri

Probabilmente se ci fosse stato Rudi Garcia alla guida del Napoli, sabato 25 novembre, la squadra partenopea non avrebbe mai vinto la partita. Senza nulla togliere all’allenatore francese, ma la “cura Mazzarri” è sembrata sin dal primo minuto vincente. Una squadra rivitalizzata rispetto alle ultime partite e, soprattutto, propositiva. Il primo tempo ha schiacciato una squadra come la Dea, nel loro “tempio”, e questo non era affatto scontato. Ha creato tanto e finalizzato nel finale di primo tempo. Ma il vero segnale di maturità di questa squadra non è stato sull’aspetto del gioco espresso nella prima frazione di gara ma quanto e come, invece, nel secondo tempo, ha saputo reagire al contraccolpo subito. Infatti, dopo aver subito il pareggio dopo dieci minuti della ripresa, il Napoli ha saputo soffrire compattandosi e colpendo nel momento giusto della partita sfruttando un regalo del portiere della Dea. Decisivi anche i cambi al momento giusto, cosa che sin dalla prima giornata di campionato non avevano mai funzionato.

La differenza in mezza al campo, anche in assenza di Osimhen, l’ha fatta Khvicha Kvaratskhelia, vero e proprio trascinatore di questo Napoli. Per dare alcuni numeri su questo giocatore possiamo dire che è l’unico giocatore della Serie A ad aver segnato almeno 18 goal e fornito almeno 18 assist in tutte le competizioni nelle ultime due stagioni. Soltanto Lautaro Martinez e Victor Osimhen hanno preso parte a più goal del giocatore georgiano nelle ultime stagioni di Serie A.

Insomma, il lavoro di Mazzarri si è visto subito nonostante i pochi giorni dall’inizio della sua avventura. Adesso bisognerà capire dove può ambire questa squadra e se, soprattutto, riuscirà a tenere questo ritmo perché all’orizzonte ci sono squadre del calibro di Real Madrid, Inter e Juventus che l’attendono.