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Dopo la delusione della scorsa stagione, con il titolo sfumato solo nelle ultime giornate, l’Arsenal sta allestendo una formazione capace di ritentare l’assalto alla Premier League 2023-2024, non tradendo però la propria vocazione di puntare sui giovani.

Giovani comunque di grande talento e pagati a peso d’oro, come dimostrano i 116 milioni versati al West Ham per il mediano Declan Rice, che nel corso degli anni sono cresciuti e hanno trasformato una squadra promettente in una delle maggiori candidate al titolo della Premiership.

Nonostante la scorsa stagione si sia conclusa senza alcun trofeo nella bacheca dell’Arsenal, la formazione di Arteta ha iniziato il 2023-2024 con una rocambolesca vittoria ai rigori nel Community Shield, superando dal dischetto i campioni d’Inghilterra e d’Europa del Manchester City.

Premier League 2023-2024: la formazione tipo dell’Arsenal

4-3-3: Ramsdale; TIMBER (White), Saliba, Gabriel, Zinchenko (TAVARES); Partey, RICE, Odegaard (Smith Rowe); Saka, HAVERTZ (Gabriel Jesus), Martinelli (Trossard). All. Arteta.

L’allenatore

Il basco Mikel Arteta si è seduto sulla panchina dell’Arsenal nel dicembre 2019, alla sua prima esperienza da allenatore dopo aver ricoperto il ruolo di vice di Pep Guardiola al Manchester City nei tre anni precedenti.

Da giocatore aveva chiuso la carriera proprio all’Arsenal nel 2016, per cui inizialmente la sua nomina sembrava un po’ una manovra per ristabilire un po’ di senso di appartenenza e di rigore in una squadra che appariva allo sbando dopo la fine della pluriennale gestione di Arsene Wenger.

Sulla panchina dei Gunners Arteta si è scoperto invece tecnico di gran livello, capace di far crescere e modellare un gruppo inizialmente un po’ informe di giovani di talento ma caratterialmente ancora poco incisivi, arrivando a competere ad armi pare con la corazzata del suo maestro Guardiola.

Da Guardiola Arteta ha preso un gusto per la manovra offensiva che si sviluppa sulla trequarti avversaria, con il suo 4-3-3 di partenza che si trasforma facilmente in un 4-1-4-1 o addirittura in un 3-2-4-1, con il terzino sinistro che sale a giocare a fianco del mediano. 

Chi parte

L’addio più rilevante per i Gunners quest’estate è quello del mediano svizzero Granit Xhaka, ceduto al Bayer Leverkusen per 15 milioni.

Ceduto anche il portiere statunitense Matthew Turner al Nottingham Forest per 8,15 milioni, mentre il suo connazionale difensore Austin Trusty, l’anno scorso in prestito al Birmingham, si è trasferito allo Sheffield United per 5,8 milioni.

4,9 milioni incamerati dal riscatto di Pablo Marì da parte del Monza, mentre l’esterno Ainsley Maitland-Niles, rientrato dal prestito al Southampton, ha firmato a parametro zero con il Lione.

Si valutano altre partenze, in particolare l’attaccante Folarin Balogun, reduce da un ottima annata al Reims e a lungo nelle mira dell’Inter, e Takehiro Tomiyasu, anch’esso accostato ai nerazzurri. Per lo statunitense però la prospettiva di trasferimento a Milano pare essere tramontata: si parla ora di un ritorno in Francia, con Lens o Monaco, e il raffredarsi dei rapporti con l’Inter potrebbe pregiudicare anche il trasfertimento del difensore giapponese.

Si registrano anche una richiesta di prestito da parte della Real Sociedad per Kieran Tierney, del Burnley per Albert Sambi Lokonga e del Nantes per Marquinhos, tutti affari che si potranno definire nei prossimi giorni. 

Chi è sicuramente in predicato di lasciare la squadra, dato che non gli è stato nemmeno assegnato un numero di maglia, è Nicolas Pepé: pagato 80 milioni non più tardi di 4 anni fa, l’attaccante ivoriano ha deluso ripetutamente, anche nell’ultima stagione in prestito al Nizza. Arrivato all’ultimo anno di contratto, potrebbe trasferirsi al Besiktas, ma i turchi non sembrano disposti a spendere soldi per il suo cartellino.

Si prevedono movimenti anche in porta, dato l’imminente arrivo di Raya: probabilmente almeno due tra Aaron Ramsdale, Arthur Okonkwo (rientrato dal prestito allo Sturm Graz) e Runar Runarsson (rientrato dal prestito al Besiktas) lasceranno la squadra.

Chi arriva

L’acquisto più dispendioso di questo calciomercato, almeno finora, è targato Arsenal: 116,6 milioni di euro per assicurarsi il centrocampista Declan Rice dal West Ham, che dovrà raccogliere l’eredità di Xhaka come perno della squadra.

All’acquisto del nazionale inglese ha fatto seguito l’esborso di 75 milioni per acquistare il polivalente tedesco Kai Havertz dal Chelsea, che può essere utilizzato sia in attacco che a centrocampo: a seguito dell’assenza di Gabriel Jesus, operatosi al ginocchio per un problema al menisco, sta venendo utilizzato da prima punta, ma in futuro potrà giocare anche da trequartista o mezzala.

Investimento considerevole anche in difesa, dove l’olandese Jurrien Timber, proveniente dall’Ajax e capace di giocare lungo tutto la linea difensiva, è stato pagato 40 milioni.

Tra i vari giocatori rientrati dai prestiti, probabile spazio per Nuno Tavares, reduce da una buona stagione al Marsiglia e pronto a ricoprire il ruolo di alternativa a Zinchenko sull’out di sinistra. Possibile che rimanga come rincalzo anche Cedric Soares, rientrato dal prestito al Fulham.

Si cerca un ultimo colpo per la porta: obiettivo lo spagnolo David Raya del Brentford, per cui ci sarebbe già un accordo per il prestito con diritto di riscatto.