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Lo straordinario inizio di stagione del Napoli ha messo a tacere tutta quella schiera di detrattori che a inizio campionato pensavano ad una squadra con poche possibilità di riuscita, influenzata probabilmente da una campagna acquisti orfana di nomi altisonanti.

Luciano Spalletti è riuscito a mettere ordine all’interno di uno schieramento tattico che fa capo fondamentalmente alla stessa rosa della passata stagione, tenendo la testa della classifica per ogni singola giornata.

Adesso arriva al Maradona la banda di Gian Piero Gasperini, una delle squadre più in forma di questo scorcio di stagione, per dare vita ad una partita che, insieme a Roma-Inter, rappresenta il clou della giornata numero 16 della Serie A 2021-2022.

Dubbi e certezze

Se vogliamo presentare a modo una partita come Napoli-Atalanta, non si può non partire dallo stato di forma delle due squadre, originato da ciò che esse hanno dimostrato fin qui.

Lo splendido start della squadra di Spalletti ha sorpreso la maggior parte di osservatori e tifosi della squadra partenopea e la successione di vittorie ottenute nella prima parte della stagione, ha messo il Napoli nella condizione di guardare tutti dall’alto dei suoi 36 punti, uno in più del Milan e due in più dell’Inter.

A Napoli ora scende l’Atalanta, che rispetto al Napoli ha accumulato un ritardo di 5 punti in classifica e occupa il quarto posto da sola con ben 6 punti di vantaggio rispetto al quinto posto della Roma, il primo che non garantisce un posto in Champions League.

La differenza tra le due compagini, oltre che in termini di punti, va analizzata nell’ottica degli stati di forma che, al contrario, sono piuttosto favorevoli alla squadra bergamasca, reduce da qualcosa come 4 vittorie consecutive contro Cagliari, Spezia, Juventus e Venezia.

Gli orobici non perdono in campionato dalla prima partita di ottobre, quando il Milan portò a casa la vittoria in trasferta per 2-3. Da allora i nerazzurri di Bergamo hanno inanellato 6 vittorie e due pareggi, quelli contro Lazio e Udinese.

Il Napoli non sta attraversando lo stesso periodo di fulgore che l’aveva visto esprimere un gioco al tempo stesso spumeggiante, concreto e produttivo, alla luce del pareggio interno contro il Verona, seguito dalla sconfitta di Milano contro l’Inter e dall’altro pareggio conseguito in casa del Sassuolo non più di un paio di giorni fa.

In mezzo la convincente vittoria contro la Lazio di fine novembre.

Napoli, assenze pesanti

In virtù degli ultimi infortuni in casa Napoli, Spalletti avrà il suo bel da fare per mettere in campo l’undici che affronterà l’Atalanta.

Alle assenze conclamate di Manolas, Osimhen e Anguissa, si è aggiunta quella di Koulibaly, fermato da un problema muscolare durante la partita contro il Sassuolo e, con ogni probabilità, quella di Fabian Ruiz, per noie ad un adduttore, accusate sempre nello scorso match di campionato.

Sarà tutta da inventare la difesa a 4, soprattutto per quanto riguarda i due centrali che dovrebbero essere Juan Jesus e Rrahmani, a coadiuvare Mario Rui e Di Lorenzo che giocheranno rispettivamente a destra e a sinistra. Ospina confermato tra i pali.

Le defezioni di Fabian Ruiz e Anguissa costringeranno il tecnico ex Inter e Roma a dare fiducia in cabina di regia a Demme e Lobotka, che si occuparanno di fare da cerniera tra la difesa e i tre che giostreranno sulla trequarti.

Anche qui tutto in alto mare, visto che nemmeno Insigne ha la certezza di esserci. Nel caso non ce la facesse, Lozano è pronto a sostituirlo, mentre sul versante opposto è finalmente recuperato Politano. Tra i due troverà spazio Zielinski, mentre Mertens, tornato ai fasti di un tempo come realizzatore, giocherà da punta centrale.

Atalanta con meno problemi di formazione

Gasperini scende a Napoli con la sua squadra, senza nuovi problemi di formazione, se non quelli già conosciuti che fanno capo a Gosens e Lovato.

Per il resto formazione da disegnare con la possibilità di poter contare su tutti, o quasi, gli effettivi.

Solito schieramento con la difesa a 3 che sarà con ogni probabilità formata da Toloi, Demiral e Palomino. I quattro in mediana saranno Zappacosta e Mahele che agiranno da esterni, con De Roon e Freuler che avranno il compito di dare una mano per far partire la manovra dal basso e arginare le sfuriate di Mertens e dei trequartisti azzurri.

Uno strepitoso Pasalic giocherà al fianco di uno tra Malinovsky (favorito) e Ilicic, per lanciare Zapata punta centrale.

Le chiavi della partita

Ad un allenatore attento come Spalletti, non sfuggiranno certo i punti deboli della squadra del suo omologo Gasperini che, seppur non certo numerosi, vanno attaccati proprio in quelle caratteristiche in cui l’Atalanta è meno performante.

Tre sono le situazioni in cui l’ossatura orobica può essere attaccata con efficacia:

  • la difesa sulle ripartenze
  • la difesa sui passaggi filtranti
  • errori individuali

Per il Napoli quindi sono quattro i punti focali per mettere in difficoltà la squadra di Gasperini:

  1. Lo schieramento “small ball” a cui Spalletti farà affidamento, con Politano da una parte, Lozano, o se dovesse farcela Insigne, dall’altra e Mertens al centro, si prestano di buon grado a giocare palla a terra con veloci ripartenze nel caso in cui gli sviluppatori della manovra dell’Atalanta dovessero incappare in qualche disattenzione di troppo.
  2. La classe di Zielinski e la sua capacità di trovare l’uomo libero anche in situazioni scabrose, potrebbero fare la differenza e non è detto che l’assenza di corazzieri come Koulibaly e Anguissa, debba essere per forza una cattiva notizia in toto.
  3. I passaggi corti, il possesso palla e il controllo della palla nella metà campo avversaria, sono tutte caratteristiche che potrebbero essere amplificate contro una squadra come la “Dea“.
  4. La presenza di Lozano e Politano, inoltre, aumenterà a dismisura la cubatura del campo visivo degli uomini di Spalletti e l’Atalanta ha dimostrato in più di una occasione di soffrire gli avversari che allargano il campo verso gli esterni, soprattutto se al centro gioca una punta di movimento come Mertens che non dà punti di riferimento.

Dall’altra parte l’Atalanta può contare sulla prestanza fisica dei propri giocatori, che daranno ben poco margine di vittoria nei duelli aerei ai propri avversari.

La capacità dell’Atalanta di creare spazi attraverso le giocate individuali, sarà molto importante per provare a trovare il varco giusto e servire Zapata, o sfruttare le incursioni, sempre molto numerose, dei centrocampisti e dei trequartisti.

Anche per i nerazzurri vale il discorso del possesso palla già fatto per il Napoli, per questo motivo un ruolo determinante lo avranno Demme e Lobotka da una parte e De Roon e Freuler dall’altra, in entrambe le fasi, quello di costruzione e quella di rottura.

Dove vedere Napoli-Atalanta

Si gioca al Diego Armando Maradona di Napoli, alle 20,45 di sabato 4 dicembre e si potrà vedere sia su Sky, canale 201 che su DAZN. In streaming, invece, oltre che sulla stessa DAZN, la partita potrà essere gustata su Sky Go e NOW.