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L’urna di Nyon ha riservato il Barcellona al Napoli. Gli azzurri affronteranno i blaugrana negli ottavi di finale di Champions League dopo i playoff di Europa League 2021/2022, quando vennero eliminati.

In quel doppio confronto fu decisivo il ko per 2-4 al Maradona, dopo l’ottimo 1-1 conquistato al Camp Nou. Il Napoli non ha inoltre mai vinto contro il Barcellona in competizioni europee, ma il momento storico delle due squadre rende questo confronto più equilibrato, forse addirittura tendente al club partenopeo.

Andiamo dunque alla scoperta del Barcellona di Xavi, avversario del Napoli negli ottavi di finale di Champions League, dalla formazione tipo all’andamento stagionale.

La formazione tipo del Barcellona

Xavi deve fare i conti con una lunga lista di indisponibili, a partire da ter Stegen e dal gioiellino Gavi. Se il primo potrebbe recuperare per la doppia sfida col Napoli, impossibile il rientro del classe 2004. Tra i pali il Barcellona sta impiegando momentaneamente Inaki Pena in attesa del rientro del portiere tedesco.

Nella doppia sfida col Napoli, ulteriori defezioni permettendo, dovrebbe agire la linea a 4 composta da Cancelo, Araujo, Koundé e Balde. A centrocampo spazio a de Jong in cabina di regia, supportato da Pedri e Gundogan. In attacco non manca certamente il talento al Barcellona, che può contare una batteria di esterni di tutto rispetto.

Da Ferran Torres a Raphinha, passando per il rinato Joao Felix e il giovanissimo Yamal, i blaugrana possono mantenere un livello altissimo per tutti i 90′. Senza dimenticare il bomber Lewandowski, fulcro e cardine del gioco offensivo dei catalani, Xavi spesso ribalta le partite con i cambi offensivi.

La stagione del Barcellona, tra campionato e Champions League

Il Barcellona occupa dopo 17 giornate il terzo posto ne LaLiga, dove insegue Real Madrid e Girona. I blaugrana hanno sin qui conquistato 35 punti, sette in meno delle Merengues e addirittura nove di distanza dall’altra compagine catalana. Il ruolino di marcia degli uomini di Xavi conta 10 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte in campionato, con 31 gol fatti e 19 subiti.

La banda Xavi conta sul solito, ottimo, reparto offensivo, ma manca di precisione in quello difensivo. Il Barcellona subisce molti gol per gli obiettivi di gloria prefissati, motivo per il quale il distacco dal Girona in campionato è così ampio e nel girone di Champions League è arrivato il primo posto con estrema fatica.

Il Barcellona ha infatti conquistato gli stessi punti del Porto nel Gruppo H, 12, conquistando il primo posto nel raggruppamento grazie agli scontri diretti. Il club portoghese avrebbe anche ottenuto una differenza reti migliore rispetto ai blaugrana, ma lo 0-1 del Do Dragao e il 2-1 del Camp Nou permettono agli uomini di Xavi di conquistare il primato e la sfida con Napoli negli ottavi di finale.

La compagine catalana ha dimostrato dunque di poter segnare sempre un gol in più dell’avversario quando conta, spesso riponendo il proprio destino nelle mani, o meglio, nelle prestazioni, di Joao Felix eLewandowski.

Napoli – Barcellona, non solo Osimhen contro Lewandowski

Da una parte Victor Osimhen, dall’altra Robert Lewandowski. Questo ottavo di finale tra Napoli e Barcellona mette uno di fronte all’altro due dei bomber più prolifici e talentuosi del panorama calcistico mondiale, ma è molto di più. Entrambe le compagini incarnano lo spirito del bel gioco, ricercando il successo attraverso l’efficacia del proprio attacco.

Allo stesso tempo, i grandi risultati di ambedue passano da una solidità difensiva non sempre presente in questa stagione. Il Napoli deve ancora trovare un’equilibrio dopo la partenza di Kim, il Barcellona invece senza ter-Stegen sembra aver perso il direttore d’orchestra e spesso pecca nei posizionamenti in campo.

Il centrocampo potrebbe essere il reparto chiave di questo doppio confronto. Sia Napoli che Barcellona possono contare su enorme talento in mediana e hanno rispettivamente in Zielinski e Pedri l’arma per rompere l’equilibrio. Molto passa anche dal livello di velocità di gioco impresso da Lobotka e de Jong, senza dimenticare il lavoro nell’ombra di Anguissa e Gundogan. La squadra che saprà gestire meglio i ritmi potrebbe avere la meglio.

Il mercato di gennaio potrebbe regalare sia al Napoli che al Barcellona innesti importanti ma, basandosi sulle formazioni e sulle prestazioni attuali, si prospetta un ottavo di finale altamente equilibrato. Gli attacchi potrebbero avere la meglio sulle difese e, nonostante l’alta posta in palio, la tattica potrebbe lasciare spazio a due sfide ricche di offensive da parte di entrambe le squadre.

Il Napoli fatica in campionato e vorrebbe trovare nel cammino in Champions League l’ancora di salvezza per questa tormentata stagione post scudetto. Il Barcellona invece, rischiando di vedere sfumato il primato ne LaLiga, deve puntare sull’Europa per accaparrarsi introiti altamente necessari per rifinanziare le proprie casse.

Come spesso capita nella fase ad eliminazione diretta di Champions League, saranno gli episodi e i campioni a decidere chi passerà il turno. Se la base di partenza è 50 e 50, la voglia di imporsi di Victor Osimhen dopo la conquista del Pallone d’Oro africano potrebbe essere la marcia in più che regalerebbe al Napoli i quarti di finale per il secondo anno consecutivo.