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La Premier League, oltre ad essere il campionato più bello e ricco al mondo, è diventato anche una fucina di talenti.

Dalle big alle meno note, le società di oltre manica puntano molto sui giovani e non solo a parole: gli under 21 vengono gettati senza problemi nella mischia e così è lunghissima la lista di giocatori che possono sbocciare, con enormi margini di miglioramento.

In alcuni casi sono ritenuti dei sicuri talenti, altri giovani in erba da far crescere, ma in tutti i casi non esiste la pressione o il rischio di bruciarli come accade in Italia.

Insomma largo ai giovani è la parola più usata in Premier League e per quest’ultimi diventa un sogno attraversare la manica per cimentarsi nel campionato inglese, anche alla luce dei ricchissimi contratti.

Vediamo allora chi sono i 5 talenti da seguire con la massima attenzione nella stagione appena iniziata.

Bryan Gil (Tottenham)

Bryan Gil è probabilmente l’under 21 più atteso in terra inglese. Nato nel 2001 in Spagna è uno che ama davvero bruciare le tappe. Cresciuto nella Cantera del Siviglia, l’iberico ha debutto in prima squadra a 17 anni. Con la maglia degli andalusi ha collezionato 14 presenze e 2 reti, prima di essere mandato in prestito, prima al Leganes e poi all’Eibar. A giugno ecco l’offerta del Tottenham per il giocatore e il Siviglia lo ha ceduto per 10 milioni di sterline al club londinese.

Giocatore rapido e dotato di un grande dribbling, nasce come esterno di attacco nel 4-3-3, ma in alternativa può partire sempre da sinistra anche nel 4-2-3-1, nella linea alle spalle della punta. In altre situazioni Gil ha giocato anche come esterno di sinistra nel 4-4-2. Tecnica e visione di gioco lo hanno catapultato fra i sicuri talenti che domineranno il calcio nei prossimi anni.

Anche nelle nazionali giovanili ha bruciato le tappe, giocando sempre nelle selezioni con giocatori più grandi di almeno un anno. Pilastro nell’under 21 iberica, Gil ha anche debuttato nella nazionale maggiore. Luis Enrique è rimasto colpito dalle qualità dell’ex Siviglia e così lo scorso 25 marzo è arrivato il primo dei tre gettoni con le “Furie Rosse”.

Non convocato per il campionato Europeo, Bryan ha fatto parte della spedizione Olimpica a Tokyo, dove è sceso in campo una sola volta e conquistando l’argento.

Aggregatosi quindi in ritardo con il Tottenahm, il neo acquisto degli Spurs ha osservato dalla panchina la vittoria della sua nuova squadra contro il Manchester City. C’è da credere però che il suo debutto sia solo questione di tempo, considerando che Nuno Santo è un suo grande estimatore e ama gettare nella mischia i giovani di talento.

Amad Diallo (Manchester United)

Una conoscenza e probabilmente un possibile rimpianto del calcio italiano. Amad Diallo è arrivato al Manchester United, dopo che il club inglese lo ha acquistato lo scorso gennaio per la cifra record di 25 milioni di euro e altri 15 milioni di bonus dall’Atalanta che lo aveva preso a sua volta nel 2015 per poche migliaia di euro. Stiamo parlando di un classe 2002 della Costa d’Avorio ma con cittadinanza italiana.

L’Atalanta lo fa debuttare in prima squadra a soli 16 anni e con il club nerazzurro mette assieme 4 presenze in Serie A in due stagioni, mentre segna a raffica nel campionato primavera. Esterno offensivo adattabile anche a mezzala, è ambidestro e dotato di una buona visione di gioco. Giocatore molto dinamico e rapido, trova la sua collocazione ideale dietro a una prima punta, oppure come ala in un tridente

Nello scorso mercato invernale il passaggio in terra inglese per una cifra davvero clamorosa: nei primi sei mesi ad Old Trafford, Diallo mette assieme 3 presenze in Premier League, 1 in FA Cup e altre 4 in Europa League, dove segna il momentaneo 1-0 contro il Milan nell’andata dei quarti di finale (finita poi 1-1).

Ha già 3 presenze con la nazionale maggiore della Costa d’Avorio e ha fatto parte della nazionale olimpica a Tokyo con altri tre gettoni.

Patson Daka (Leicester)

Nel gruppo dei 5 talenti è il più “anziano”, ma anche quello con la maggiore esperienza. Classe 1998, Patson Daka  è l’attaccante sul quale il Leicester ha fatto allin e sperando che un giorno possa essere l’erede di Vardy nell’attacco delle “Foxes”. Daka è nato e cresciuto in Zambia, fino a quando nel 2017 il piccolo club austriaco del Liefering lo ha portato in Europa. 27 presenze e 6 reti in prima squadra in 18 mesi, bastano e avanzano per passare al più noto Salisburgo.

Nel roster della Red Bull, Daka mette assieme 82 presenze e 54 reti in tre anni. Vince tre campionati e altrettante Coppe d’Austria, alzando al cielo anche la Uefa Youth League con la formazione under 21 del club austriaco. Sempre nello stesso periodo conquista con la nazionale under 20 dello Zambia il primo posto nella Coppa d’Africa di categoria. Il debutto nella nazionale maggiore risale al 2015 e da quel momento sono 22 le presenze e 7 le reti.

A giugno il passaggio al Leicester per la cifra record nel campionato austriaco di 30 milioni di sterline. Brendan Rogers ha voluto fortemente Daka e lo ha lanciato in campo subito nella finale del Community Shield, poi vinta dalle Foxes per 1-0. In Premier League invece è rimasto in panchina durante la prima giornata.

Trincao (Wolves)

Da Barcellona al prestito con i Wolves. Francisco Trincão è l’ala mancina che proverà a rilanciare le ambizioni europee dei “Lupi”. Il classe 1999 è cresciuto nelle giovanili del Porto prima e del Braga poi, con cui ha debuttato in prima squadra nel 2018. in due stagioni 33 presenze e 8 reti che valgono la chiamata del Barcellona. 21 le gare in Liga per il lusitano che in estate è stato spedito alla corte di Bruno Lage.

In carriera Trincão si è messo in evidenza come ala sinistra, trovandosi a suo agio anche come attaccante esterno nel 4-3-3, così come sul binario opposto. In casi eccezionali ha svolto anche il ruolo di falso nueve al centro dell’attacco.

Protagonista della vittoria continentale dell’under 19 portoghese, il nuovo esterno dei Wolves è reduce dal secondo posto all’Europeo Under 21 giocato a giugno. Ha già messo assieme 6 presenze anche con la nazionale maggiore e adesso è chiamato al definitivo esame di maturità in terra inglese.

Trevoh Chalobah (Chelsea)

In molti lo hanno scoperto sabato scorso, nel debutto in campionato del Chelsea: 3-0 al Palace e ci pensa il giovane difensore blues a chiudere i conti con un bellissimo gol. Trevoh Tom Chalobah è un altro gioiello dell’accademy dei blues che dopo tre stagioni a farsi le ossa tra League One e Championship, è stato richiamato alla base da Tuchel.

Il tecnico tedesco non ha perso tempo e lo ha schierato titolare nella finale di Supercoppa Europea contro il Villareal e poi alla prima di campionato nel derby.

190 centimetri di altezza lo rendono un possente difensore, il cui gioco fisico è l’arma principale. In carriera ha giocato qualche volta da mediano centrale, in un centrocampo a tre. Con l’Accademy del Chelsea ha vinto la Uefa Youth League, per poi indossare le maglie di Ispwich e Huddersfield fra Championship e League One, oltre a militare la scorsa stagione nel Lorient in Francia.

Ha completato tutta la scalata nelle giovanili inglesi fino all’Under 21, conquistando il titolo europeo con l’Under 19 nel 2017 in Georgia. Sentiremo parlare a lungo di lui.