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L’estate che avanza e il campionato di Serie A che mai come quest’anno prenderà vita prestissimo (già da ferragosto, complice il mondiale autunnale in Qatar) significano una sola cosa: bisogna affrettarsi per organizzare l’asta del fantacalcio!

Certo i tempi sono cambiati da quando tutto si doveva fare con carta e penna, ma nonostante i molti strumenti a disposizione, è bene conoscere alcuni spunti che potrebbero aiutarci a gestire al meglio questa fase fondamentale del nostro fantacalcio. E diciamolo pure, forse anche la più divertente in assoluto!

Vediamo insieme cinque consigli utili.

1. Il giorno e il posto giusto

Partiamo dalla base, ovvero che abbiamo già tutti i nomi dei nostri partecipanti e siamo pronti per decidere quando fare la nostra asta iniziale. Come detto soprattutto in questa stagione le cose non saranno facili, visto che il campionato inizia molto presto e con il mercato ancora aperto per due settimane.

La prima domanda è quindi “Quando” organizzare l’asta? Il fascino di scovare i talenti giusti e di avere buon occhio sulle sensazioni degli ultimi giorni di mercato, può portare a decidere di farla prima dell’inizio del campionato, quando però siamo in piena settimana di ferragosto e forse non sarà facile riunire tutti dalle rispettive vacanze.

Viceversa, posticipare l’asta dopo la chiusura del mercato, significa perdere già le prime quattro giornate dell’anno, ma anche avere un’idea chiara di come saranno le rose di Serie A e soprattutto come hanno cominciato la stagione squadre e giocatori.

Se siete amanti dello scouting quindi, meglio organizzarsi entro ferragosto (magari approfittando proprio del regime più vacanziero), altrimenti meglio aspettare settembre. In ogni caso, preoccupatevi di allestire una serata “lunga”, iniziando a un orario decente per non arrivare stanchi all’alba nell’ultimo giro di attaccanti magari.

Il “Dove” in effetti, è altro elemento fondamentale dell’asta. Inutile dire che il maggior divertimento è dato dal ritrovarsi tutti in presenza, ma non sempre (soprattutto ultimamente) la cosa è fattibile, vuoi per le distanze che ormai separano molte leghe, vuoi perchè appunto non tutti possono essere presenti.

Ma nell’epoca dell’online, questo ormai non è più un ostacolo, per cui tutto può essere risolto con un collegamento web, una riunione su Sky o Zoom, oppure anche un gruppo Whatsup. Unica regola in questo caso, verificare la buona connessione di tutti i partecipanti.

Un buon compromesso potrebbe essere quindi un’asta da svolgersi nei giorni precedenti a ferragosto (magari con la possibilità di una qualche riparazione post chiusura di mercato per definire meglio le rose), con inizio intorno all’ora dell’aperitivo (magari spizzicando qualcosa tutti insieme) o subito dopo cena al limite, in una location ampia e senza altre persone (sappiamo quanto possa essere rumorosa e frenetica un’asta. Oppure online, e in quel caso meglio premunirsi ognuno con vivanderie a portata di mano.

2. Doppio contatto per tutti

Ora che abbiamo deciso la data e la location per l’asta, è necessario però che tutti i giocatori siano puntuali e presenti. Sappiamo infatti quanto può essere fastidioso per chi non vede l’ora di iniziare, dover aspettare poi il ritardatario di turno, o quello con problemi dell’ultimo secondo (in presenza oppure online che siano).

Per il bene di tutti, meglio quindi essere chiari e soprattutto premunirsi per tempo, onde evitare di mandare a monte la serata, dopo i tanti sacrifici fatti per organizzarla.

Intanto premuniamoci di avere un “doppio” contatto per tutti i partecipanti. Non solo il riferimento online (social o altro che sia), ma anche un numero di telefono diretto (o su whatsapp).

Sarebbe utile magari se il gestore del fanta o un incaricato, contattasse tutti i partecipanti qualche ora prima, per verificare che non ci siano problemi e tutti abbiano le corrette disposizioni.

In ogni caso, non è male avere anche un “piano B” a portata di mano. Magari un altro contatto per ognuno che possa in qualche modo sostituirlo nell’emergenze, o una qualche regola che garantisca ai presenti di non essere penalizzati per l’assenza altrui.

Qua dipende appunto dalle regole interne, può esserci una penalizzazione con la scelta solo tra gli scarti rimasti a fine asta, un accordo per una lista fornita a parte con massimali di acquisto, o persino un giocatore presente che sia incaricato anche di portare a termine l’asta per l’amico. Tutto dipende appunto dai partecipanti e dalle loro scelte.

3. Il materiale a disposizione

Come detto, oggi come oggi gli strumenti a disposizione per organizzare al meglio un fantacalcio, non mancano di certo. A seconda del livello dei giocatori, nulla vieta di utilizzare ancora il vecchio foglio di carta e penna, ma per evitare problemi e per accelerare i tempi, meglio utilizzare alcuni aiuti.

L’amministratore del Fanta per esempio, potrebbe fornire a tutti un foglio excel dove seguire il proprio andamento e quello di tutti i partecipanti, o compilarlo lui stesso man mano online in un foglio condiviso disponibile a tutti in real time. Per i meno smart e chi si trova live, anche la stampa su carta è una buona idea, salvo poi riportare il tutto ad asta finita in un modo che sia accessibile a tutti.

Ogni giocatore dovrebbe poi premunirsi di tutti gli strumenti necessari alla sua asta (lista dei giocatori scelti, analisi dettagliate dei suoi interessi o quant’altro), ma visto che non tutti e non sempre arrivano preparati, onde evitare ulteriori inutili perdite di tempo, non è male per l’organizzatore mettere a disposizione magari un listone con tutti i giocatori disponibili già divisi per ruolo (online o su carta che sia) e squadra.

4. La gestione delle chiamate

Altro elemento molto importante durante l’asta, è la gestione delle chiamate. Detto che di base l’asta si può svolgere in due modi: a chiamata libera o in ordine (per nome o per ruolo), solitamente molti optano per quella divisa in ruoli, ovvero si inizia dai portieri poi a turno si chiama il giocatore di quel ruolo e si prosegue fino ad esaurimento posti (e poi lo stesso per difensori, centrocampisti e attaccanti).

Ma a prescindere di quale sia la vostra scelta di chiamata, uno dei punti fondamentali durante l’asta è proprio come gestire questa fase. Anche in questo caso di solito si opta per scegliere (a caso o per pregresse priorità), un giocatore che inizia il “giro”, andando poi in ordine a seconda del metodo usato per la selezione delle priorità.

Ma è possibile anche che non ci sia un ordine preciso, e si vada a rialzo totale. Un metodo sicuramente più caotico, che necessita di ancora più attenzione da parte del “Battitore”.

Diventa necessario infatti, che un giocatore sia incaricato di gestire le chiamate, certificando chi ha la precedenza, chi ha fatto l’offerta migliore (e valida) e soprattutto i tempi di attesa prima dell’assegnazione del giocatore.

Se non si ha un “Battitore” designato (di solito chi organizza il Fanta), si può optare per un ruolo a “giro” anche in questo caso, visto che comunque chi se ne deve occupare, sarà in qualche modo penalizzato e distratto dalla gestione, rispetto al gioco stesso.

5. L’aiuto delle applicazioni

Oppure, come detto oggi è possibile risolvere gran parte di tutte le problematiche di cui sopra, utilizzando i giusti strumenti. Per esempio, le App a disposizione create proprio per la gestione dell’asta.

Su queste applicazioni, potremo trovare in tempo reale non solo le liste di tutti i giocatori disponibili già divisi per ruolo (oltre che spesso anche molte altre info a riguardo, tipo la valutazione o il rendimento), ma anche il software utile a gestire direttamente tutte le fasi dell’asta: dalla chiamata (a giro o libera), fino ai tempi di assegnazione.

E oltretutto, avremo subito aggiornate tutte le varie rose di tutti i partecipanti, con crediti residui e altre informazioni utili per il proseguire dell’asta.

Strumenti quindi utilissimi, ma che ovviamente necessitano della buona connessione da parte di tutti gli utenti coinvolti (il “buffering” e la “connessione lenta” sono i nemici da affrontare), per cui in ogni caso, sempre meglio avere anche in questo caso un “piano B”. Che sia un semplice gruppo su Whatsup, oppure una chiamata su Skype o Zoom.