Vai al contenuto

A meno due dalla fine del campionato, tutti i giochi sono ancora aperti sia in vetta che in coda.

Certo con la vittoria di Verona il Milan si è avvicinato di un altro passo verso lo scudetto, mentre il pareggio salvezza tra Salernitana e Cagliari (unito alla vittoria di Genoa e Venezia) hanno ulteriormente complicato le previsioni in zona retrocessione.

E in attesa del big match del lunedì che potrebbe sbilanciare anche la lotta per l’Europa, ecco i nostri consueti dieci spunti di curiosità e statistiche di questa 36ª giornata di Serie A.

1. Il “Fatal” Tonali

Nella “Fatal” Verona che evocava tanti ricordi spiacevole per i rosso neri, questa volta è andato in scena il penultimo atto di quello che potrebbe essere lo spettacolo dello scudetto di Pioli. Il tutto con il timbro della doppietta di Sandro Tonali, che diventa così il più giovane centrocampista di questa Serie A con almeno cinque gol all’attivo, oltre che il primo nella storia del Milan ad aver messo a segno una marcatura multipla proprio il giorno del suo compleanno.

C’è come sempre anche lo zampino di Leao in questa vittoria, con un doppio assist che porta così a sei i palloni vincenti dati dal portoghese (oltre ai suoi 10 gol personali). Il Milan si ritrova così in vetta raggiungendo la soglia degli 80 punti in stagione, come non capitava dal 2011/12 (quando furono ottanta, ma a campionato finito).

Per il Verona c’è il rammarico di essere la squadra che ha perso più punti partendo da una situazione di vantaggio (ben 25, mentre per il Milan questa è la quarta volta che trova la vittoria dopo essere stato sotto di almeno un gol). A nulla serve quindi il quarto gol di Marco Davide Faraoni, che eguaglia il suo bottino dell’anno scorso e diventa uno dei tre difensori in stagione ad aver fatto almeno 4 gol e 4 assist.

2. Pazza Inter Amala

Non si era messa bene la partita per l’Inter, che alla mezz’ora si trovava già sotto di due reti. Poi però la “pazza Inter” ha trovato la via giusta, recuperando da una situazione di svantaggio come già è accaduto spesso in stagione (sono ben 22 i punti recuperati in questa maniera, nessuno ha fatto meglio in Europa, al pari di PSG e Hoffenheim).

Per Lautaro Martinez è arrivato l’undicesimo gol nelle ultime undici partite ufficiali giocate, superando così due suoi record: quello di reti segnate in Serie A in una sola stagione (19 al momento) e quello di reti complessive in una stagione (23 per ora).

Due curiosità, una per parte: l’Empoli è la squadra che ha subito più autogol tra tutti e cinque i maggiori campionati europei (ben sei), mentre per Handanovic è arrivata la presenza numero 550, che lo fa diventare il secondo straniero più presente nella massima serie (dopo un altro interista, Javier Zanetti arrivato a 615).

3. Napoli da trasferta

Se il Napoli non sta più lottando per lo scudetto, la colpa è soprattutto delle prestazioni offerte tra le mura amiche. Perchè fuori casa nessuno ha fatto meglio dei partenopei, che con la vittoria di Torino arrivano a 40 punti raccolti in esterna.

Insieme ai tre punti, arriva anche il primo “clean sheet” per il Napoli dopo una serie di 11 partite dove aveva sempre subito almeno un gol. Basta quindi la vittoria di “corto muso”, ben la undicesima di questo genere (solo il Milan con 13 e la Fiorentina con 12 ne hanno vinte di più in questo modo).

Diventa così non decisivo il quarto rigore sbagliato da Insigne in questo campionato (solo Berreto nel 2010 e Totti nel 2007 ne hanno sbagliati di più in una singola stagione, arrivando a quota cinque). Quello dato a Torino poi, è il 13° rigore stagionale per i partenopei, solo il Levante ne ha ottenuti altrettanti tra i cinque top campionati d’Europa.

4. Dybala non basta alla Juve

Il destino di Paulo Dybala sembra ormai lontano dalla Juventus, ma con il suo gol a Genova l’argentino entra comunque nella storia dei bianco neri raggiungendo Roberto Baggio al 9° posto della classifica marcatori all time (115 reti) e superando Cristiano Ronaldo in quella dei marcatori di Serie A con 82 reti (decimo posto assoluto). Per Dybala si tratta anche del primo gol di “destro” in questo campionato, oltre che del suo 26° gol da fuori area in Serie A da quando è arrivato in Italia (solo Mertens con 27 ne ha fatti di più in quella maniera).

Il gol però non è sufficiente a portare a casa punti, che vanno tutti a un Genoa mai domo fino all’ultimo secondo dell’over-time, quello in cui Criscito realizza il suo sesto gol in campionato (miglior marcatore del reparto difensivo tra tutti e cinque i top campionati), ancora una volta dal dischetto (come era capitato nel derby sempre dopo lo scadere, sbagliandolo però in quell’occasione).

5. Tutto facile per la Lazio

Dopo la vittoria nel derby e la “quasi” salvezza ottenuta, c’era forse un po’ di appagamento per i blucerchiati, che all’Olimpico non hanno offerto molta resistenza a un’ottima Lazio. C’è tanto di Luis Alberto in questa vittoria, con il suo gol+assist come non si vedeva dall’agosto 2021 (contro lo Spezia). Lo spagnolo è il secondo giocatore dei bianco celesti a raggiungere la doppia cifra in assist (dopo Milinkovic-Savic con 11), e in Europa solo il Liverpool ne conta di più (tre).

A chiudere una bella giornata per la Lazio, c’è anche il primo gol di Patric in Serie A dopo 123 presenze. Alla Sampdoria rimane il rammarico del 12° legno colto in stagione (da Quagliarella) e della 34 presenze dal primo minuto per Candreva, che diventa il giocatore blucerchiato con più presenze da titolare in stagione.

6. Collettivo bergmasco

Non si può certo parlare di stagione brillantissima per l’Atalanta, che però soprattutto fuori casa il suo dovere l’ha quasi sempre fatto. Le tante assenze e i tanti impegni hanno probabilmente frenato gli obiettivi minimi (la qualificazione in Europa è ancora possibile), e forse anche per questo con il gol di Djimsiti allo Spezia i bergamaschi sono arrivati a 20 marcatori diversi in quest’annata (tra i cinque maggiori campionati in Europa solo il Barcellona con 22 ne conta di più).

Per Djimsiti il gol mancava da ben 686 giorni (era il giugno 2020) ed è il suo primo segnato in trasferta (dei quattro totali segnati in Serie A). Luis Muriel invece conferma il suo buon momento, arrivando all’ottava partecipazione a gol nelle sole ultime quattro presenze in campionato (4 gol e 4 assist).

7. Match Ball fallito dalla Salernitana

Poteva essere il colpo del definitivo K.O. per il Cagliari, con la Salernitana vicinissima alla quinta vittoria in sei giornate (nessuno ha fatto meglio nel frangente).

E invece, proprio quando ormai i giochi sembravano fatti, arriva il pareggio dei sardi con Altare al minuto 98. Un recupero monstre dovuto anche al OFR di poco prima che aveva negato un possibile rigore sempre al Cagliari, e che di fatto rimanda il discorso salvezza alla prossima giornata (almeno).

In mezzo è successo un po’ di tutto, dal gol di Simone Verdi su rigore (sei reti in stagione per l’attaccante, sua migliore prestazione dopo le 10 segnate con la maglia del Bologna nel 2017/18) alla doppia espulsione di Ribery e Radunovic (tutti e due dalla panchina). I sardi restano così a un solo punto di distanza dalla salvezza, che proveranno a giocarsi nel prossimo match casalingo contro l’Inter.

8. Il Bologna si impantana in laguna

Pronti via e subito la verve e la voglia dei lagunari hanno la meglio, con il Bologna già sotto di due gol dopo appena venti minuti. Un uno due che potrebbe spezzare le reni dei felsinei, che invece proprio da quel momento (e con il cambio a sorpresa di Sinisa che mette dentro un’ispirato Orsolini) reagiscono fino a trovare il pareggio a inizio ripresa e poi anche un euro-gol di Schouten che li porta in vantaggio.

Poi è l’arbitro Marinelli a rimettere in bilico la partita, offrendo un rigore a dir poco dubbio ai veneti che pareggiano e poi trovano i tre punti della speranza nei minuti di recupero. Il Venezia ha così raccolto tutti e sei i punti a disposizione in stagione contro il Bologna (era capitato una volta soltanto nel lontano 1943), e interrompe l’incredibile serie di dieci sconfitte di fila con una vittoria che tiene accese le speranze (flebili) di salvezza.

Unica consolazione per il Bologna il record di gol di Arnautovic in una singola stagione, ben 15 (14 in campionato e un in Coppa Italia). Nessuno era arrivato a questa cifra con la maglia del Bologna in Serie A dai tempi di Alberto Gilardino (13 nel 2012/13).

9. Pareggio di fine stagione

Sassuolo e Udinese non ha più molto da dire e da chiedere al campionato, e si vede anche in campo. Il pareggio è utile al Sassuolo per interrompere la serie di tre sconfitte di fila, anche se conferma la tendenza a non saper gestire il vantaggio degli emiliani, che arrivano a 24 punti persi dopo essere stati in vantaggio, record negativo per questa stagione di Serie A.

Conferma anche per l’Udinese che raccoglie la sua quarta partita utile di fila in trasferta (due vittorie e due pareggi). Il gol di Scamacca in apertura è il secondo più veloce per il Sassuolo in stagione (il primo realizzato da Raspadori dopo 1:27 contro il Venezia del 6 marzo, e questo dopo 5:24 con assist sempre di Raspadori), e consente all’attaccante emiliano di arrivare a quota 14 reti dopo un digiuno durato cinque partite.

10. Spareggio Europa

Merita un accenno finale anche la sfida spareggio per l’Europa del posticipo del lunedì tra Fiorentina e Roma (con Lazio e Atalanta a osservare da dirette interessate).

Per i Viola una piccola crisi fatta di tre sconfitte di fila, arrivate proprio nel momento cruciale della stagione, che la lasciano però a soli tre punti dal sesto posto occupato proprio dai giallo rossi.

Anche Mourinho però non se la passa benissimo, nonostante la finale raggiunta in Conference League (che potrebbe valere in caso di vittoria anche il pass per l’Europa il prossimo anno), sono solo due i punti raccolti in campionato nelle ultime tre partite. Un match insomma che potrebbe ridisegnare la zona calda della classifica, soprattutto visto il calendario delle ultime due giornate che darà ulteriormente complicare la corsa per l’Europa.