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Si sta avviando alla conclusione un campionato di Serie A che è stato ricco di colpi di scena, in particolare per quanto riguarda la cosiddetta “tenuta mentale” di molte squadre, che in vari momenti della stagione hanno sprecato occasioni colossali per prendersi vantaggi decisivi nei confronti delle avversarie.

Si è trattato di un fenomeno diffuso lungo tutto la classifica, dalla testa alla coda, e spesso si è concretizzato già all’interno delle partite, con vantaggi dissipati nell’arco dei 90 minuti.

Comunque vada a finire il campionato, le sconfitte dell’Inter contro il Bologna, del Milan contro lo Spezia, oppure del Napoli contro l’Empoli, tutte arrivate da situazioni di vantaggio, hanno segnato profondamente la lotta per lo scudetto.

Ma anche in coda, le rocambolesche sconfitte del Venezia in casa contro Salernitana o Verona, entrambe arrivate dopo essere passati in vantaggio, hanno rappresentato punti pesantissimi persi dai lagunari, così come quella del Cagliari contro il Genoa.

Il saldo tra punti guadagnati e persi

SQUADRAPT
GUADAGNATI
PT
PERSI
SALDO
Atalanta158+7
Juventus1611+5
Lazio1512+3
Milan1310+3
Inter1917+2
Empoli1513+2
Genoa98+1
Venezia1114-3
Roma1013-3
Napoli1117-6
Salernitana915-6
Bologna1016-6
Fiorentina613-7
Sassuolo1522-7
Udinese1320-7
Verona1422-8
Cagliari1122-11
Sampdoria618-12
Spezia720-13
Torino519-14
La gestione del vantaggio fino alla 34 giornata di A – fonte dati OPTA

In un campionato così serrato in testa e in coda i punti guadagnati e persi sono una delle statistiche fondamentali. Riuscire a ribaltare una situazione e a non avere rimpianti per aver buttato una vittoria diventa decisivo.

Se analizziamo la speciale classifica tra i punti persi e guadagnati della serie A troviamo in testa l’Atalanta di Gasperini, che accumula un saldo positivo di 7 punti, dovuto soprattutto alla grande capacità di mantenere il vantaggio una volta acquisito: i bergamaschi infatti sono la formazione che ha perso meno da situazione di vantaggio appena 8 punti come il Genoa.

Non sono molte le squadre le squadre in A a poter vantare un saldo positivo tra i punti persi e quelli guadagnati: appena 7 formazioni su 20 possono sorridere guardando questa speciale classifica. Molto interessante il dato delle prime quattro: Juve (+5), Milan (+3) e Inter (+2) mantengono un saldo positivo, mentre il Napoli (-5) può rammaricarsi di aver per aver gettato complessivamente al vento punti che sarebbero stati fondamentali nella lotta scudetto.

Bene anche la Lazio con 3 punti di saldo positivo e sorprende l’Empoli, che può contare su un lusinghiero + 2. Pesa ovviamente sul conteggio la rocambolesca rimonta ai danni del Napoli con la vittoria da 0-2 a 3-2.

Perdere punti: una caratteristica delle squadre di mezzo

La classifica dei punti guadagnati e persi ci dice anche una cosa precisa riguardo alle formazioni di mezzo. Intendiamo quelle squadre come Sassuolo, Verona, Torino, Bologna e Udinese che non sono mai state invischiate nella lotta retrocessione ma non sono nemmeno mai approdate verso posizioni europee.

Il saldo di queste formazioni ci dimostra come uno dei loro problemi endemici sia proprio quello di perdere più punti di quelli che guadagnano dalle situazioni di svantaggio.

Prendiamo l’esempio di una squadra solida come il Torino di Juric, formazione che fatica a ribaltare il risultato (è la squadra che ha guadagnato meno punti da situazioni di svantaggio, appena 5) per via della sua impostazione tattica e che però ha perso ben 19 punti una volta andata in vantaggio. Il suo saldo (-14) è il peggiore di tutta la serie A se pensiamo che semplicemente con un saldo a zero i granata sarebbero quinti appena sotto la Juve.

Altre formazioni come il Sassuolo o il Verona hanno invece un modo di giocare aperto, che li porta a rischiare anche quando si trovano in situazione di vantaggio.

La minore qualità difensiva e magari una certa inesperienza dettata dalla giovane età non ha permesso a queste squadre di trasformare il loro campionato da ottimo a straordinario: entrambe sono le squadre che hanno perso più punti da situazioni di vantaggio (ben 22) condizione mitigata in parte da quelli guadagnati che però lascia comunque alle due formazioni un saldo negativo (Verona -8, Sassuolo -7). Punti che sarebbero valsi la lotta per le posizioni europee.

Perdere punti in zona salvezza

La zona salvezza è l’ambiente ideale dei rimpianti e il saldo tra punti guadagnati e persi ne fornisce anche una conferma matematica.

Sampdoria e Cagliari ad esempio, a discapito di una rosa più esperta di altre formazioni, registrano comunque un saldo negativo in doppia cifra (-11 i sardi, -12 i doriani) e dovranno fare un poderoso mea culpa in caso di retrocessione, proprio sotto questo punto di vista.

Il tutto è reso ancor più imperdonabile proprio perché salta all’occhio come sia il fattore esperienza una delle chiavi per restare a galla in questa classifica: se prendiamo formazioni giovani e con molti esordienti in A come Spezia e Venezia notiamo come siano enormi i deficit sotto il profilo dei punti persi (lo Spezia addirittura 20).

In controtendenza il Genoa, che probabilmente è riuscito ad arginare questo problema dandosi un’importazione estremamente difensiva.

Dall’arrivo di Blessin e il Grifone è sempre stata la squadra con più pareggi, quindi difficilmente va in vantaggio o in svantaggio: l’immobilismo in questa classifica ci rimanda un dato di +1 nel saldo totale, ma ci racconta di una squadra che muove troppi pochi punti per poter ambire ad una salvezza che appare quasi impossibile ormai.

Chi rimonta e chi si fa rimontare

Dopo il commento sul saldo tra i punti persi e guadagnati di questa speciale classifica passiamo a qualche considerazione sparsa sulla tendenza a rimontare o ad essere rimontati.

Vediamo come l’Inter sia la squadra che è riuscita a guadagnare il maggior numero di punti partendo da situazioni di svantaggio (19). La squadra di Simone Inzaghi può contare su una confidenza, aiutata anche dallo scudetto sul petto, e soprattutto sull’apporto della panchina, che nonostante non sia lunghissima presenta alternative importanti soprattutto in attacco, dove giocatori come Correa e Sanchez si sono rivelati spesso decisivi a gara in corso.

È interessante vedere però che molto spesso l’Inter è stata la squadra ad andare in vantaggio (23 volte, come Milan e Napoli), per poi perdere ben 17 punti una volta segnato il primo gol della partita (4 pareggi e 3 sconfitte). Forse qualche problema di equilibrio generale per la squadra di Inzaghi.

Le due altre squadre che sono state in corsa per lo scudetto quest’anno, Milan e Napoli, hanno perso molti meno punti una volta passate in vantaggio, rispettivamente 10 e 14. 

Il Milan infatti è la squadra che ha portato a casa il maggior numero di vittorie senza subire rimonte, 19 su 23. Solo 2 sconfitte subite in rimonta, proprio come il Napoli, che però in 4 occasioni è stato bloccato sul pareggio, mentre il Milan solo 2.

Anche la Juventus ha fatto registrare un alto numero di ribaltamenti del punteggio, ma qui più che della profondità di una rosa falcidiata dagli infortuni, bisogna parlare della forza di carattere di molti suoi giocatori veterani.

Curiosa la situazione del Sassuolo: ben 15 punti guadagnati partendo da situazione di svantaggio, ma addirittura 22 persi quando era al contrario in vantaggio (di cui 15 dopo che aveva segnato per prima). Proseguendo una tradizione che parte da Di Francesco ed è proseguita con De Zerbi, anche Dionisi ha messo in campo una squadra spettacolare che con un gioco offensivo e propositivo ha spesso dato vita a partite apertissime lungo tutto l’arco dei 90 minuti.

Chi invece ha dato prova di affidabilità, nonostante un campionato al di sotto delle attese, è stata l’Atalanta di Gasperini: in una stagione in cui l’attacco orobico ha avuto moltissimi problemi, non ha mai subito una sconfitta dopo aver segnato per prima, e solo 2 volte è stata raggiunta sul pareggio. Nel complesso, i punti persi una volta passata in vantaggio sono 8 (di cui solo 4 avendo segnato per prima), mentre quelli guadagnati sono ben 15, come Sassuolo, Empoli e Lazio.

Altro caso particolare è quello del Genoa, l’unica altra squadra che non è mai stata sconfitta una volta passata in vantaggio, che paga però la sterilità del suo reparto offensivo: le poche volte in cui è riuscita ad andare in vantaggio infatti la squadra ligure ha spesso tenuto botta, perdendo solo 8 punti (come l’Atalanta, meglio del Milan). Il problema è che solo in 5 occasioni il Grifone è stato capace di segnare per primo, e ha ottenuto solo 2 vittorie e 3 pareggi.

Particolarmente significativa infine è la quota di punti persi dal Venezia, non altissima di per sé (14), ma che vede la maggior incidenza di sconfitte giunte dopo aver aperto le marcature di un incontro: per ben 4 volte infatti i lagunari sono stati beffati dopo essere andati in vantaggio, su sole 9 occasioni. Solo una volta la rimonta avversaria si è limitata ad un pareggio, segno che troppo spesso i neroverdi, una volta raggiunti, si sono disuniti e hanno incassato il gol della beffa.

Numeri molto preoccupanti anche per il Cagliari, che nelle 12 volte che è stato capace di andare in vantaggio ha poi portato a casa 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, solo una vittoria su tre quindi, la quota più bassa. In generale i sardi hanno perso ben 22 punti da situazione di svantaggio, tanti quanti Sassuolo e Verona, e la quota più alta tra le squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere (ben 7 in più della Salernitana).

La qualità della rosa cagliaritana infatti appare decisamente di livello maggiore rispetto a quello delle altre concorrenti, ma la fragile tenuta mentale della squadra è il fattore che rischia di condannare i sardi alla Serie B.

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