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Ancora una volta il vertice della Serie A è scosso da qualche sorpresa che ribalta le gerarchie di un campionato che sembra ben lontano dall’essere deciso.

L’Inter torna prepotentemente alla ribalta dopo un periodo difficile, mentre per Milan e Napoli un doppio passo falso dovuto alla scarsa propensione offensiva dei rossoneri (seconda partita a secco) e qualche problema difensivo per i partenopei (otto giornate senza porta inviolata).

Torna così a sperare anche la Juventus, mentre in questa fase sembrano volare le inseguitrici in zona Europa League (Atalanta a parte).

Dietro invece, la lotta salvezza sembra un “ciapanò” dove nessuno riesce a fare punti. Insomma, ecco i 10 spunti e le 10 curiosità statistiche interessanti dopo questa 32ª giornata di Serie A.

1. Il ritorno dell’Inter

Sembrava dominare il campionato, poi sembrava averlo perso e ora è di nuovo lei la favorita.

Parliamo ovviamente dell’Inter, che dopo aver messo alle spalle il suo peggior periodo dell’anno è tornata a segnare due vittorie di fila (per la prima volta nel girone di ritorno) diventando al contempo la miglior squadra in quanto a “clean sheet” difensivi: sono 14 in campionato, di cui quattro nelle ultime sei giornate.

C’è lo zampino di Dzeko nella vittoria contro il Verona, che segna il suo 98° gol in Serie A (solo Immobile con 149 ne ha segnati di più da quando il bosniaco è arrivato in Italia) sugli sviluppi di calcio d’angolo, come già accaduto 10 volte ai nero azzurri (solo la Roma con 11 ne conta di più di questo tipo).

Ma spazio anche a Barella, di nuovo decisivo con la sua terza marcatura di stagione, e ovviamente un super Perisic che confeziona il doppio assist, arrivando a quota 34 totali con la maglia dell’Inter (meno solo di Maicon, 42, e Stankovic con 39).

2. Napoli fatale… al Napoli

Lo Stadio Maradona sembra ormai diventato un incubo per i partenopei, là dove sono arrivate cinque delle sei sconfitte di questa stagione.

C’è soprattutto qualche problema difensivo per Spalletti, certificato dalle ultime otto giornate in cui ha sempre subito almeno un gol al passivo, mentre erano stati ben quattro i “clean sheet” nelle otto precedenti (non ha caso ha perso anche la palma di miglior difesa del campionato, ora seconda dietro l’Inter).

Non basta al Napoli il 12° gol in stagione per il solito Victor Osimhen (solo con il Lille nel 2019/20 ne aveva segnati di più, 13), nè il gol di Mertens che da subentrato ha realizzato 12 reti con il Napoli (solo Muriel a quota 23 e Gabbidini a 14 ne hanno segnati di più partendo dalla panchina).

3. La Fiorentina continua a volare

Nelle ultime otto giornate la Fiorentina è la squadra che insieme a Sassuolo e Juventus ha totalizzato più punti di tutti, 17 su 24 (frutto di cinque vittorie e due pareggi). Legittimo quindi continuare a coltivare il sogno europeo, distante appena due punti e solo perchè anche Lazio e Roma macinano vittorie.

Merito di Italiano che ha dato una forte identità a questa squadra, che soprattutto in attacco può contare su un lotto di giocatori tutti di altissima qualità.

Lo dimostra ora anche il primo gol in Serie A per Ikonè (non segnava da agosto 2021 in Ligue1), e la terza rete a cui partecipa Cabral (due gol e un assist) che sta cominciando a mostrare il suo valore.

Cosa che invece ha già fatto da tempo Nicolas Gonzalez, anche ieri migliore in campo, che in stagione ha già partecipato attivamente a 10 reti (4 gol e 6 assist), meglio di quanto fatto lo scorso anno in Bundesliga (6 gol e 2 assist) e va in gol da due partite di fila.

4. Più Toro che torero

Doveva essere la partita chiave per il Milan per tenere il passo dei cugini nero azzurri, ma l’arena del Toro si è rivelata fatale. Juric del resto sa perfettamente come imbavagliare i suoi avversari e dopo aver chiuso il primo tempo senza nemmeno un tiro nello specchio (è la quinta volta che gli capita in stagione), ha poi preso il pallino del gioco nel secondo tempo mettendo a segno 12 conclusioni.

Per il Milan ancora una gara senza reti (non capitava da febbraio 2021) con il suo secondo zero a zero consecutivo (in questo caso non capitava da dicembre 2018, casualmente anche in quel caso giocando contro Torino e Bologna). Ma se l’attacco non funziona, di contro almeno è la difesa a regalare soddisfazioni, arrivando al quinto “clean sheet” consecutivo, miglior striscia da agosto 2021 (quando arrivò a sei). Per puntare allo scudetto però, è necessario tornare a fare gol, oltre a non prenderlo.

5. Rammarico Juventus

Guardando oggi la classifica, c’è da chiedersi cosa sarebbe di questa volata scudetto se i bianconeri non avessero perso contro l’Inter nell’ultima sfida.

Perché con questa vittoria a Cagliari la squadra di Allegri ha dimostrato di potersela giocare, ma il gap di punti è forse troppo elevato ora per concedere sogni di gloria. Resta la terza vittoria di fila in trasferta in stagione (la prima volta quest’anno), e il 22° gol di Vlahovic, che con le sue reti ha portato in dote ben 20 punti tra Fiorentina e Juventus, meglio di qualsiasi altro giocatori della Serie A.

Conferme anche per De Ligt, ormai pilastro difensivo con licenza di offendere, ancora un volta di testa e ancora una volta su assist di Cuadrado, così come tre dei suoi ultimi quattro gol segnati. Niente da fare per Mazzarri, che può gioire solo per le sconfitte contemporanee delle inseguitrici nella lotta salvezza, pur arrivando alla sua terza sconfitta di fila in casa e la quinta in generale.

6. Passaggio di consegne

C’è qualcosa di significativo in questa vittoria del Sassuolo sull’Atalanta, che certifica due forti tendenze di questo nuovo anno.

La prima è sicuramente quella che la squadra di Dionisi ha finalmente spiccato il volo, tra le migliori del periodo e vittoriosa per tre gare interne di fila come non accadeva dal 2018 con in panchina De Zerbi. Emiliani che scavalcano i bergamaschi anche come squadra più prolifica (58 reti, terza forza del campionato ma prima in questo 2022) e che si godono i loro tanti giovani talenti, con Traorè in bella mostra forte dei sette gol in stagione (suo record personale), sei dei quali realizzati proprio nel nuovo anno (tanto da farne il migliore realizzatore di centrocampo nato negli anni 2000 tra tutti e cinque i maggiori campionati europei).

Ma c’è lo zampino anche di Kyriaskopoulos, difensore con licenza offensiva che ha già fornito cinque assist in stagione (solo Theo Hernandez ha fatto meglio nel reparto).

La seconda tendenza è che l’Atalanta dei miracoli si è inceppata, almeno in campionato. Per i bergamaschi la seconda sconfitta di fila è un qualcosa che non si vedeva dall’ottobre 2020.

7. Nel segno di Immobile

Fare quattro gol in un colpo solo a una squadra come quella di Blessin che ne aveva presi tre in tutte le sue nove partite in panchina, non è impresa da poco.

Sarri e Immobile però sono riusciti a scardinare l’apparato difensivo dei rossoblu, dominando l’incontro e consentendo all’attaccante della nazionale di realizzare una tripletta che lo porta a quota 179 in Serie A (14° posto nella classifica all-time davanti a Giampiero Boniperti a 178).

Per il laziale è la settima volta che segna almeno tre gol in una partita ed è anche l’unico giocatore insieme a Lewandowski (188) e Messi (165) a segnare almeno 145 reti dal 2016 a oggi (ovvero da quando ha indossato la maglia della Lazio).

Il gol di apertura è invece il nono per Adam Marusic (il primo però in stagione) che diventa il miglior marcatore in difesa dei laziali dal suo esordio in Serie A (2017). Per Milinkovic-Savic invece, questa è la sua 150ª vittoria con la Lazio tra tutte le competizioni giocate fin qua.

8. Roma, all’ultimo respiro

La Salernitana continua a mostrare segni di ripresa, ma continua anche a non fare punti, rendendo la salvezza un miraggio sempre più lontano. Anche contro la Roma è stata in vantaggio fino agli ultimi dieci minuti, dopo che Ivan Radovanovic aveva finalmente trovato il gol dopo ben 98 conclusioni senza segnare (il suo ultimo gol era datato gennaio 2018 con la maglia del Chievo).

Poi in tre minuti, la grande rimonta giallorossa, frutto del gol di Carles Perez (che non segnava da aprile 2021), e del terzo gol stagionale di Chris Smalling (che eguaglia il suo record personale in Serie A).

La Roma ottiene così il suo 11° risultato utile consecutivo, mettendo a segno il suo 22° gol da calcio piazzato in stagione (nessuno ha fatto meglio) e realizzando almeno un gol in otto partite di fila per la prima volta da quando Mourinho è seduto in panchina.

9. Udinese, missione salvezza quasi compiuta

Doveva essere un crocevia importante per la lotta salvezza, soprattutto per lagunari. E invece proprio per il Venezia è arrivata la sesta sconfitta di fila in campionato (non capitava dal 1967), non riuscendo a vincere in casa ormai da 11 partite (3 pareggi e 8 sconfitte), record negativo in Serie A per i veneti così come le 18 partite di fila in cui subisce almeno una rete al passivo.

Le speranze più che per i risultati di Zanetti e i suoi, sono rimaste in piedi solo per i demeriti delle dirette concorrenti, con il Cagliari ancora miracolosamente a 3 punti di distanza fuori dalla zona rossa.

Quasi compiuta invece la missione dei friulani, che portano a casa la seconda vittoria di fila (prima volta da settembre a oggi) con il 10° gol stagionale di Gerard Deulofeu (suo record personale con il suo primo rigore realizzato in Serie A). Per lui anche due assist all’attivo che lo rendono il giocatore bianco nero che ha partecipato a più gol in assoluto quest’anno. 10. Un vittorioso pareggio

10. Un vittorioso pareggio

Empoli e Spezia non devono far altro che arrivare indenni alla fine di una stagione in cui la salvezza è lo scudetto da raggiungere, così come sono arrivate indenni al termine di questa partita che non poteva che finire a reti bianche, facendo tutti felici e contenti.

I toscani che pur con una serie di 15 partite senza vittorie, sei partite su nove senza segnare nemmeno un gol e solo otto punti nelle ultime 15 giornate (solo il Venezia ha fatto peggio), fa un altro passo importante verso la salvezza.

E i liguri che riescono a tenere la porta inviolata per la seconda partita di fila (è la prima volta quest’anno), raccogliendo sette punti in quattro partite portandosi a +11 dalla zona retrocessione.

Salvezza a un passo per entrambe. Per lo spettacolo, ci sarà tempo in futuro.