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Doveva essere un turno particolarmente favorevole al Milan, con il “Derby d’Italia” e la difficile trasferta del Napoli a Bergamo a togliere punti alle dirette rivali.

E invece proprio la partita sulla carta più semplice, quella della capolista in casa contro il Bologna, si è rivelata insidiosa mentre per Spalletti e Inzaghi sono arrivate due preziose vittorie.

Insomma un campionato che non ne vuole sapere di avere un solo padrone e che vive ora un bagarre a tre in vetta, così come una situazione aperta sia per la zona Europa, sia per quella salvezza.

Ecco il riassunto della 31ª giornata nelle nostre consuete 10 curiosità statistiche più interessanti.

1. Inter, vittoria di rigore

Un derby d’Italia combattuto in maniera intensa, con il solito strascico di polemiche ma che sul campo ha decretato il ritorno dell’Inter in piena corsa scudetto. Per i nero azzurri si tratta non solo della prima vittoria in trasferta di questo 2022 (erano stati quattro pareggi fino ad ora), ma anche la prima volta dal 2008/09 che resta imbattuta contro la Juventus in entrambe le gare stagionali.

Una vittoria di “rigore” (con tanto di discussa ribattuta), come ormai di consueto tra le due squadre, visto che nelle ultime tre sfide dirette ne sono stati fischiati ben cinque. Dal dischetto il quinto gol su cinque tentativi per Hakan Calhanoglu, che interrompe la serie positiva dei bianco neri dopo 16 partite di imbattibilità, in quello che però è l’unico tiro nello specchio della partita dell’Inter.

2. Napoli all’arrembaggio

La vittoria del Napoli rimette la banda di Spalletti in piena corsa per il titolo, in una partita sbloccata quasi subito dall’undicesimo rigore di stagione a favore dei partenopei (nessuno in Europa ne ha avuti di più) con l’ottavo centro dal dischetto, il quindi di fila per Lorenzo Insigne che ha preso parte a quattro reti (2 gol e 2 assist) nelle ultime tre trasferte di campionato.

Torna al gol anche Matteo Politano (e che gol!), dopo un’assenza che durava ormai da 1265 minuti, ovvero l’11 settembre scorso contro la Juventus. Altri due record per il Napoli in questa partita: da una parte Elmas, che ha realizzato il suo terzo gol stagionale (tanti quanti ne aveva fatti nei due campionati precedenti), dall’altra la prima da titolare di Alessandro Zanoli, il più giovane e primo classe 2000 dei partenopei a farlo.

3. Il passo falso del Milan

Doveva essere il turno per l’allungo in vetta, e invece il Milan si è fermato contro l’ordinato Bologna privo di Sinisa Mihailovic. Non sono bastati qualcosa come 33 conclusioni verso la porta per i rosso neri (record senza gol dal 2004, ovvero da quando Opta raccoglie questo dato), nè gli otto tiri del solo Leao (anche per lui record in un singolo incontro di Serie A).

Troppa imprecisione quindi, in quella che è stata la 100° panchina di Pioli alla guida del Milan, e la 350° in assoluto per Giroud nei vari campionati disputati. Poco vale per la classifica, la quarta porta inviolata consecutiva del Milan, così come quattro sono le partite di fila che il Bologna non trova la via del gol.

4. Una Roma da…10!

Dopo la rocambolesca sconfitta ottenuta in casa contro la Juventus (3-4 dopo essere stati in vantaggio per 3-1), la Roma di Mourinho ha saputo rimettersi in riga e da allora non ha più subito sconfitte in campionato. Una striscia di dieci partite fatta di sei vittorie e quattro pareggi, mantenendo la porta inviolata in quattro delle ultime cinque giocate e segnando in esterna da sette giornate di fila.

Di contro quella contro la Sampdoria è stata forse la partita meno brillante, come dimostra quell’unico tiro nello specchio in tutta la partita con cui ha trovato la rete della vittoria (non capitava dal maggio 2018, contro il Cagliari). Con 527 partite giocate in Serie A, Fabio Quagliarella ha raggiunto al 12° posto della classifica di presenze all-time, un certo Gianni Rivera.

5. La Lazio è ancora in corsa

L’ormai imprevedibile squadra di Sarri rimane aggrappata al treno per l’Europa, interrompendo la serie positiva del Sassuolo. Ci ha pensato prima Lazzari (al suo terzo gol stagionale, un record per lui) e poi il solito Milinkovic-Savic che invece di marcature ne ha già nove quest’anno, a cui si aggiungono altrettanti assist per quello che è il suo nuovo record personale in un singolo campionato, oltre a essere l’unico al momento nei maggiori cinque campionati d’Europa ad ottenere questo risultato, insieme a Payet e Nkunku.

Per il Sassuolo arriva solo in overtime il quinto gol stagionale di Traorè (record anche per lui), che conta ora ben quattro giocatori con almeno quattro marcature a testa in questo 2022: Raspadori, Scamacca, Traorè e Berardi. Ovvero il doppio di qualsiasi altra squadra del campionato.

6. Effetto Franchi

Se la Fiorentina è ancora in corsa per il sogno europeo, lo deve soprattutto alle vittorie ottenute davanti al proprio pubblico. Nessuna squadra infatti ha vinto più partite in casa dei Viola, ben 10 in stagione. Per avere la meglio nel derby toscano, c’è voluto il ritorno al gol di Nicolas Gonzalez, al suo terzo gol in stagione dopo un’attesa di 161 giorni (era ottobre contro il Cagliari).

L’Empoli ha certamente da recriminare per alcuni singoli episodi che hanno deciso la partita, pure se i Viola hanno dominato dal punto di vista di conclusioni con ben 24 tiri verso la porta (solo contro lo Spezia avevano fatto meglio, arrivando a 27). La squadra di Andreazzoli non segna ormai da cinque partite in esterna e non vince da 14 gare di fila, portando a casa un bottino che nel 2022 è il peggiore di tutti (solo 2 punti raccolti, al pari del Venezia)

7. Vittoria al foto finish

Una sorta di spareggio salvezza quello tra Spezia e Venezia, con i lagunari che raccolgono la quinta sconfitta consecutiva e non segnano un gol ormai da oltre 310 minuti di gioco. Situazione di classifica sempre più critica, anche se il Cagliari rimane a soli tre punti e i lagunari hanno una partita da recuperare.

Per i liguri invece il gol di Gyasi al 94′ potrebbe rappresentare una grossa fetta di salvezza, oltre alla seconda vittoria in casa di fila per di più senza subire nemmeno una rete (è la prima volta nella sua storia in Serie A). 100ª partita in serie A per Mattia Caldara, sporcata però da quel disimpegno finale che è costato la sconfitta veneta.

8. La prima volta di Blessin

E così dopo otto risultati utili di fila (sette pareggi e una vittoria), per Alexander Blessin e il suo Genoa arriva la prima sconfitta. Questo è anche il primo gol subito dai grifoni dopo quattro partite senza subirne alcuno. Ciò nonostante, la classifica dei rosso blu rimane pericolosa in piena zona rossa.

Per Tudor invece confermata la buona vena realizzativa della sua squadra, che dal suo arrivo è seconda solo all’Inter in quanto a marcature (53 per i veneti contro 54 dei nero azzurri). Con questo suo 16° gol in Serie A in stagione, Giovanni Simeone diventa il secondo miglior marcatore di sempre in un singolo campionato con la maglia del Verona, dopo Luca Toni che ne realizzò 20 nel 2013/14 e 22 nel 2014/15.

9. Beto affonda Mazzarri

Doveva essere una sorta di sfida salvezza, ma il sonoro 5-1 con cui i friulani hanno liquidato i sardi, suona più come una sentenza. E dire che è stato proprio il Cagliari a passare in vantaggio, con il gol di Joao Pedro che diventa così il secondo giocatore dopo Gigi Riva, a segnare almeno 10 gol per tre campionati consecutivi.

Per l’Udinese invece è Beto a mettersi in grande evidenza (tripletta e 11° gol stagionale), diventando il quarto portoghese nella storia della Serie A a segnare almeno 10 gol in un singolo campionato (dopo Rui Costa, Barros e Cristiano Ronaldo). Anche per Nahuel Molina c’è aria di record, con il suo sesto gol in stagione (nessun difensore nei cinque maggiori campionati europei ha fatto meglio).

10. Il Toro torna a colpire

Era da otto giornate che i granata non trovavano la vittoria, con quattro pareggi e quattro sconfitte nel frangente. I tre punti conquistati in trasferta sono frutto anche del primo rigore stagionale realizzato dal Torino, che mantiene anche la porta inviolata in due delle ultime tre trasferte giocate.

Niente da fare ancora una volta per una pur volenterosa Salernitana, che arriva a 15 partite senza trovare la via del gol (solo il Norwich in Europa ha fatto peggio) ed è anche la squadra che nei cinque maggiori campionati europei ha subito più reti nel primo tempo, ben 34 (come solo il Bordeaux). 100° partita in maglia granata per l’inossidabile Bremer, anche questa volta tra i migliori in campo.