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Se vogliamo vedere un lato positivo relativo alla giornata di campionato appena conclusa, può essere senza dubbio che tutte le partite si siano giocate: la cronica situazione minacciava la regolare disputa di quasi tutte le partite; invece, alcune squadre in modo stoico (come Cagliari, Salernitana e Venezia) sono ugualmente riuscite a presentarsi in campo nonostante una situazione di emergenza.

Il campo ha detto che nella supersfida Milan – Juve a vincere… è stata l’Inter, che grazie alla vittoria sul Venezia allunga sulle rivali dopo il pari di San Siro.

Vediamo i dieci fatti salienti della giornata appena trascorsa.

#1 – Inter infallibile

Doveva essere una passeggiata, invece non lo è stata.

Tuttavia, l’Inter non ha interrotto quell’ottimo trend che la vede sempre vincente contro le neopromosse a San Siro: nelle ultime nove occasioni, infatti, ha sempre raccolto i tre punti.

Protagonista del sabato Nicolò Barella: il centrocampista dell’Inter e della Nazionale non solo ha realizzato il suo secondo gol in questa Serie A dopo quello realizzato lo scorso settembre contro il Bologna sempre a San Siro, ma (dal 2004/2005) è diventato il centrocampista italiano dell’Inter che ha preso parte a più gol nelle prime 20 partite di campionato: nove (due reti, sette assist).

Continua a infrangere record in nerazzurro anche Samir Handanovic. Lo sloveno ha giocato la sua 537ª partita di Serie A, raggiungendo Silvio Piola al 9º posto nella classifica dei giocatori più presenti nella storia della nostra massima divisione.

#2 – Cagliari, che grinta

Isolani cuore e grinta. Nonostante una squadra falcidiata dalle assenze, Joao Pedro e compagni inchiodano la viola sull’1-1, accarezzando a lungo l’idea di vincere la gara.

E proprio Joao Pedro è stato il protagonista della gara: nonostante abbia sbagliato il suo primo rigore in Serie A dal 10 gennaio 2021, anche in quell’occasione contro la Fiorentina, risulta essere il terzo giocatore del Cagliari ad essere andato in doppia cifra di gol in tre stagioni differenti di Serie A, dopo Gigi Riva e Roberto Muzzi.

Partita caratterizzata da due penalty falliti: l’ultima partita in cui erano stati sbagliati due calci di rigore era stata Carpi-Lazio nel maggio 2016. La Fiorentina ha sbagliato due rigori consecutivi tentati in Serie A (Vlahovic col Genoa e Biraghi col Cagliari) per la prima volta dalla stagione 2016/17.

#3 – Roma, coccolati Tammy Abraham

Roma corsara ad Empoli, con un Tammy Abraham ormai entrato appieno nelle logiche di gioco Mouriniane e assoluto protagonista della nostra Serie A.

Nell’era dei tre punti a vittoria è il giocatore d’oltremanica che ha realizzato più reti in una singola stagione in Serie A (10). Ed è anche il primo giocatore inglese a raggiungere la doppia cifra di gol in Serie A da David Platt nella stagione 1991/92.

Roma che gode anche per Sergio Oliveira, a segno nelle prime due partite da neoacquisto: tale sorte era capitata solo (in epoca tre punti) a Cristian Chivu nel 2003 e Stephan El Shaarawy nel 2016.

Giallorossi efficacissimi nel primo tempo, dove hanno segnato quattro gol come non succedeva dal dicembre 2020 contro il Bologna proprio in trasferta (cinque reti).

Lato Empoli, uno dei pochi a salvarsi è stato Nedim Bajrami, centrocampista più giovane tra quelli che hanno realizzato almeno cinque gol in questo campionato; cinque delle sue sei reti sono arrivate in match interni.

#4 – Genoa Udinese, un punto che serve a poco

Partita bruttina, quella tra rossoblu e bianconeri.

Genoa che non ha vinto alcuna delle prime quattro partite di un anno solare in Serie A per la prima volta dal 2017, con Ivan Juric in panchina: due pareggi e due sconfitte anche in quel caso.

Ma soprattutto, l’indicatore che spaventa è che il Genoa è, con il Cadice, soltanto una delle due squadre a non avere ancora vinto alcuna partita casalinga nei cinque maggiori campionati europei in corso. Anzi, non vince in casa da 13 partite interne, peggior striscia casalinga della propria storia.

Per gli ospiti, il lato positivo è quello di aver chiuso senza subire reti (dopo che nelle ultime 8 gare aveva sempre subito gol); il lato negativo è quello di aver effettuato zero tiri nello specchio (non capitava dal novembre 2020 contro il Sassuolo).

#5 – Lazio e Atalanta, pari e patta

Doveva essere nei pronostici una gara ricca di gol e spettacolo; lo 0-0 dell’Olimpico, però, è figlio di una situazione (in particolare per gli ospiti) di grande emergenza.

Il pari a reti bianche è un risultato peraltro abbastanza raro tra queste due compagini, che mancava dal 2007. È stata un’Atalanta non ha trovato il gol in tre delle ultime quattro partite di Serie A, tante volte quante nelle precedenti 39.

Lazio che avrebbe potuto vincere se Zaccagni non avesse preso il legno: sono 10 i pali presi in stagione dai biancocelesti, solo Bologna (12) e Napoli (15) ne contano di più.

Traguardi importanti per Palomino e Felipe Anderson, entrambi alla 150ª con le rispettive maglie.

#6 – Milan Juve, reti bianche

Né vincitori né vinti anche a San Siro. Milan e Juventus hanno pareggiato entrambe le sfide stagionali di Serie A per la prima volta dal 1991/92; la precedente occasione in cui invece i rossoneri erano rimasti imbattuti in entrambi i match di un singolo campionato contro i bianconeri risaliva al 2009/10. Lo zero a zero, invece, mancava dal dicembre 2007.

La Juve deve ringraziare la propria compattezza difensiva, basti pensare che è la squadra che ha tenuto la porta inviolata in più gare di Serie A da novembre in avanti (otto volte in 12 incontri).

Gara di ricordare per Giorgio Chiellini, alla 550ª presenza con la maglia della Juventus in tutte le competizioni. Il difensore bianconero inoltre in questo match ha eguagliato Fabio Cannavaro nella classifica per presenze nella storia della Serie A (a quota 421 partite, al 46º posto).

#7 – Napoli a valanga nel derby

Derby campano che si risolve a favore del Napoli, complice sia una differenza di tasso tecnico elevata sia una miriade di assenze nei granata.

È stata la domenica di Lorenzo Insigne: con la sua 115ª marcatura in azzurro ha raggiunto Diego Armando Maradona al 3° posto nella classifica dei migliori cannonieri all-time con la maglia del Napoli.  

Insigne fa parte di un attacco formidabile, se si pensa che per la quarta volta in questo campionato il Napoli ha segnato almeno quattro gol in una partita: nessuna squadra ci è riuscita più volte nel torneo in corso. 

Partenopei che, come dicevamo, potevano contare su una differenza tecnica notevole a proprio favore: ciò si evince anche dal più alto possesso palla per una squadra in una gara di questo campionato (81.8%). 

È tornato al gol Juan Jesus, che non segnava un gol in Serie A da Roma-Sampdoria 4-1 del novembre 2018, 1169 giorni fa – anche in quel caso aprendo le marcature.

#8 – Spezia, momento d’oro

Sorride Thiago Motta, che dopo essere stato a lungo in discussione trova addirittura con lo Spezia la vittoria di tre partite consecutive in Serie A per la prima volta nella sua storia.

Dall’altro lato, la Samp vede i fantasmi: ha infatti perso tutte le sue prime quattro partite in un anno solare per la prima volta in Serie A. L’ultima volta che ha registrato più sconfitte di fila nella competizione risale a novembre 2012 (sette in quel caso).

Record particolare per Albin Ekdal, che prima di questa gara era il giocatore attualmente in Serie A con più presenze nella competizione (281) senza espulsioni. Continua invece a macinare presenze Antonio Candreva, giunto alla presenza numero 419 in Serie A: il centrocampista blucerchiato raggiunge Morgan De Sanctis al 48° posto per numero di presenze nel massimo campionato italiano.

#9 – Torino, che beffa col Sassuolo

Tre punti sfuggiti sulla sirena, per il Toro, che si è fatto beffare all’ultimo secondo. E dire che i granata potevano contare su un Antonio Sanabria in grande spolvero, giunto alla quinta marcatura casalinga su cinque gol all’Olimpico Grande Torino.

Ed è anche un ottimo momento per Wilfried Singo, che ha partecipato a sei gol in questa Serie A con il Torino (tre gol, tre assist): l’esterno granata è il difensore più giovane con almeno sei contributi diretti a reti nei cinque grandi campionati europei. Meglio di lui, in A, solo Theo Hernandez.

Per gli ospiti, nonostante il gol di Raspadori (a segno fuori casa sei volte su sette marcature complessive), è il solito Berardi il vero protagonista, il quale ha contribuito attivamente a cinque gol nelle tre partite disputate in Serie A nel 2022 (due reti, tre assist): più di ogni altro giocatore nel torneo.

#10 – Verona, continua la marcia

Nell’anticipo del venerdì, sono i gialloblu ad avere la meglio su un Bologna incerottato, e ora si possono proporre addirittura per una posizione di maggior prestigio.

Verona che ha vinto due partite consecutive in Serie A per la prima volta da settembre 2020 (una delle quali a tavolino contro la Roma). La vittoria arriva nel segno di  Gianluca Caprari, arrivato a 8 reti nel campionato in corso: solamente un gol in meno del suo record realizzativo in una singola stagione di Serie A (nel 2016/17, 9 reti con la maglia del Pescara).