L’AX Armani Exchange Milano torna a Bologna con il primo match-point già a disposizione.
Dopo le prime quattro gare delle finali LBA, l’Olimpia è in vantaggio 3-1, all’interno di una situazione completamente ribaltata rispetto al pesantissimo ko per 4-0 sofferto lo scorso anno. E il principale artefice ha un nome ben preciso. Shavon Shields.
Livello alzato rispetto alla regular-season: numeri da primo della classe
Nelle prime quattro gare della serie, Shields ha martellato il canestro della Virtus con una costanza e un’efficacia devastanti. Sempre in doppia cifra, ha oscillato tra un massimo di 21 punti segnati in gara-4, la vittoria più netta per Milano, e un minimo di 15 in gara-2, non a caso l’unica sconfitta incassata finora dalla formazione di coach Ettore Messina.
Le statistiche complessive sono brillanti. Ai 18.3 punti di media si uniscono anche 5.0 rimbalzi e percentuali al tiro da primissimo della classe.
Shields ha attaccato con enorme costrutto l’area bianconera, raccogliendo un ottimo 23/40 da due (58%), ma ha saputo anche colpire sul perimetro nei momenti giusti, con poche conclusioni ma precise (6/11 da tre, 55%).
La valutazione media complessiva, pari a 19.8, è di oltre cinque punti superiore a quella registrata durante la stagione, esplicativa di un chiaro innalzamento del livello di gioco.
Shavon Shields all-around: creatore di gioco ma anche difensore marmoreo
Se scandagliamo le statisiche gara per gara, emerge uno shift interessante del suo gioco rispetto a quanto visto durante la regular-season. Se il rapporto fra conclusioni da due e da tre è stato di circa 2:1 prima delle Finals, ora è fortemente sbilanciato verso i tiri all’interno dell’area (4:1).
Shields sta costruendo più gioco, vestendo i panni di grande creatore offensivo all’interno di un sistema che ha bisogno della sua versatilità per superare quei momenti di stallo sofferti in diverse occasioni nella seconda parte della stagione, quando la stanchezza complessiva ha iniziato a frenare l’efficacia della squadra.
I falli subiti, altro indicatore interessante, sono saliti a 3.5 nonostante una serie di partite arbitrate con un metro molto “europeo”, propenso a concedere molti contatti di gioco. Anche i 5 rimbalzi di media sono fondamentali in supporto del reparto lunghi in una serie che sta vivendo scontri titanici in area, ma il dato più interessante è probabilmente la sua dimensione all-around.
Shields unisce la produttività offensiva a una difesa ferrea sul pallone, che lo vede mettere spesso la museruola a un campione straordinario come Milos Teodosic. Le 5 palle recuperate di gara-4 sono l’esempio perfetto. Così come il +19 e il +23 di plus/minus totalizzati nelle due partite casalinghe vinte dall’Olimpia.
Insomma, quando Shavon Shields è in campo, tende a fare spesso la differenza per Milano.