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Ce la si aspettava come ennesima finale scudetto, invece ci dovremo “accontentare” di vedere Bologna e Milano impegnate in semifinale. L’andamento della stagione regolare ha portato all’attualità, di due squadre che non avranno la possibilità di giocarsi entrambe la finalissima, ma solo una delle due raggiungerà l’ultimo atto della stagione di LBA. Inutile dire cosa significhi questa sfida a livello di basket italiano: un confronto tra le due storie nostrane di maggior successo, che nelle ultime quattro stagioni si sono sempre sfidate per la conquista dello scudetto. La stagione in corso ha mostrato due andamenti diversi: la Virtus ha chiuso al primo posto ma dimostrando non sempre enorme solidità, l’Olimpia è finita quinta al termine della stagione regolare, ma resta probabilmente la squadra più completa e profonda dell’intero lotto della LBA.

I precedenti

Le due formazioni si sono incontrate in campionato 218 volte, con bilancio a favore di Milano: 122-95, comprese le sfide in campo neutro. Nel capoluogo meneghino il computo dei match dice 80-26 per l’Olimpia; 40-66 a Bologna in favore delle V Nere. Di questo conteggio fanno parte tutte le gare giocate nel campionato italiano. Considerando invece solo le sfide di EuroLeague il bilancio è 5-4 per Bologna. In questa stagione, l’EA7 ha vinto la partita di Milano 99-90, mentre al ritorno ha vinto ampiamente Bologna 90-70 tra le mura amiche. Contando tutte le competizioni, in questa annata, le due squadre si sono incontrate sei volte, con tre vittorie biancorosse in Supercoppa, Coppa Italia e nell’andata di EuroLeague, mentre le altre tre sono state appannaggio dei bianconeri, nelle due gare valevoli per il campionato di Serie A e nel ritorno nella massima competizione europea.

Cosa aspettarsi dalla sfida

Abbiamo già visto ben sei volte in questa stagione sfide tra Virtus e Olimpia, ma i playoff sono sempre qualcosa di speciale. Bologna avrà il vantaggio del fattore campo, per aver chiuso davanti in stagione regolare, ma in un confronto come questo la storia ci insegna che spesso il campo amico non è bastato per dare particolare vantaggio alla squadra di casa.

La Virtus arriva a questi match con Toko Shengelia ancora non al meglio delle condizioni. Nonostante sia stato decisivo nella gara 5 dei quarti di finale contro Venezia, il georgiano aveva avuto problemi di salute nei giorni precedenti, che l’hanno parecchio debilitato non consentendogli di essere presente in gara 4 e difficilmente impiegabile in gara 5, anche se sappiamo come è andata a finire. Lo staff medico virtussino cercherà ovviamente di rimetterlo a lucido per gara 1 contro Milano, ma è possibile che almeno per il primo match Toko non sia ancora al 100% della propria condizione. Chi invece sta benissimo sono Hackett – redivivo dopo una stagione in sordina – e Pajola, MVP della serie contro la Reyer.

Dall’altra parte Messina deve fare i conti con le scelte. Armoni Brooks, eletto su queste pagine MVP della serie contro Trento, sembra essersi guadagnato il posto nei 12 a suon di prove convincenti. A farne le spese è stato Tonut, costantemente panchinato da Messina nel corso del quarto di finale contro l’Aquila. L’esterno ex Reyer, considerato l’italiano di riferimento in casa Olimpia, è finito in fondo alle rotazioni, facendo pensare che la sua (come quella di tanti altri azzurri attualmente nel roster meneghino) avventura a Milano potrebbe essere arrivata a conclusione. Brooks ha, fin qui, vinto anche il ballottaggio con Causeur, usato col bilancino dal coach siciliano, che invece a rispolverato parecchio Flaccadori, che in campo contro la sua ex squadra ha dato tanto sia in attacco sia in difesa. Ovviamente poi gli occhi, in casa Olimpia, sono puntati principalmente sui tre tenori: Mirotic, Shields e LeDay, chiamati a una serie da protagonisti per poi andare a rigiocarsi il titolo e confermarsi campioni d’Italia.

Indubbiamente ci possiamo aspettare della gare molto equilibrate, dove le scelte degli allenatori saranno determinanti, sia a livello tattico che tecnico, con Messina che tra i due ha sicuramente più gatte da pelare in termini di scelte dei 12 da portare partita per partita. Pensabile un arrivo a gara 5, che sarebbe un perfetto spot per la LBA, che nei quarti di finale ha avuto soddisfazioni, in tal senso, principalmente dalla serie che ha visto protagoniste Virtus Bologna e Reyer Venezia.