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Milano supera Trento nella serie tra quarta e quinta classifica in stagione regolare, non senza faticare. Dopo l’1-1 ottenuto alla “Il T Quotidiano Arena” tra le montagne del Trentino, l’Olimpia è riuscita a far valere il fattore Forum di Assago, vincendo entrambe le partite in casa e chiudendo la serie. Fondamentale è stata gara 3, quella che viene definita “pivotal game” quando si va 1-1 dopo le prime due uscite. E proprio da questa gara peschiamo l’MVP della serie: Armoni Brooks.

Nonostante meglio di lui a livello realizzato ha sicuramente fatto Shavon Shields, l’incisività dell’esterno americano e la sua capacità di trovare il canestro da oltre l’arco dei 6,75 metri hanno fatto la differenza nei momenti caldi proprio di gara 3, decisiva ai fini della serie. Partendo da una premessa per la quale Brooks sarebbe stato potenzialmente escluso dai 12 di Messina per questi playoff, il 26enne texano ha saputo portare in campo la rabbia per l’impiego spesso altalenante durante la stagione di Eurolega.

Gara 1 non particolarmente rilevante, con 5 punti in 20 minuti e un non eccelso 1/5 da tre, nel complesso 2/10 dal campo. Decisamente meglio gara 2, persa da Milano ma chiusa da lui con 9 punti, 3/3 da due e 2 rimbalzi. La marcia viene innestata, come detto, in gara 3, nella quale sfodera una prestazione da 20 punti con 6/9 da tre (che hanno creato il solco tra Milano e Trento), 8 rimbalzi, 3 assist e 24 di valutazione. E chiusura in bellezza con una gara 4 di sostanza, resa tale anche da un minutaggio aumentato (31 minuti in campo, il più presente insieme a Shields, che ha chiuso il match con 27 punti). Per Brooks a referto 14 punti con 6/11 al tiro, 7 rimbalzi, 3 assist e 20 di valutazione.

I numeri danno ragione al texano e a Messina, che ha deciso di dargli fiducia nel quarto di finale e ora, difficilmente, se ne priverà anche in semifinale (da decidere ancora se sarà contro la Virtus Bologna o la Reyer Venezia). Brooks è un classico tiratore di striscia, quando in serata difficilmente arginabile, con comprovata capacità di prendersi tiri anche ben oltre la linea dei tre punti. La sua prima stagione in maglia Olimpia è stata tutt’altro che facile: l’altalenanza in Eurolega ha fatto il paio con prestazioni spesso molto convincenti in LBA. Contando tutte le competizione italiane, Brooks è andato 9 volte oltre i 20 punti realizzati, tirando col 47% da tre e ora è pronto a farsi riconoscere (e osservare da altre squadre europee) anche nelle prossime sfide dei playoff. Difficilmente verrà confermato nel roster meneghino della stagione 2025-26, ma può ancora dimostrare sul campo di valere questo titolo di MVP e, magari, anche quello delle serie a venire.