Il dado è tratto: abbiamo le magnifiche 4 che dal 23 al 25 maggio si affronteranno per conquistare il trofeo di basket più ambito d’Europa. Dopo Fenerbahce e Olympiacos, sono Monaco e Panathinaikos a staccare il pass per Abu Dhabi, dove arriveranno – con buona pace dei detrattori – effettivamente le squadre che durante tutta la stagione regolare hanno ottenuto i risultati migliori, con maggior costanza e continuità.
Barcellona – Monaco
Alla Salle Gaston Medecin una gara incredibile, chiusa a 55″ dalla fine da un canestro del leader maximo della squadra del Principato, Mike James. Quasi nascosto per le prime 4 gare della serie, MJ ha sfoderato la prova da MVP nel momento decisivo: per lui 20 punti con 7/9 da due e 1/3 da tre, 5 assist e 4 falli subiti, per 19 di valutazione, ma soprattutto quell’ultimo canestro che ha permesso ai suoi di mettere la testa avanti, portando poi alla difesa che ha costretto Punter all’errore al tiro, che in caso contrario avrebbe cambiato completamente la storia, mandando il Barcellona alle Final Four. Una gara che ha visto per buona parte del tempo il Monaco con la testa avanti: la formazione di Spanoulis ha tirato col 56% da due e il 48% da tre, limitando al minimo le palle perse (10) e tenendo sotto il 40% gli avversari dal perimetro. Al Barça non sono bastati un Punter da 19 punti e 23 di valutazione e i 16 a testa di Anderson ed Hernangomez. Il Monaco è riuscito difensivamente a incartare Parker, facendolo chiudere con appena 7 punti, ma soprattutto con 3/14 al tiro, percentuali che hanno indubbiamente condizionato la sua gara e il piano partita del Barcellona. Il Monaco torna così alle Final Four dopo sole 2 stagioni. L’ultima volta arrivò un terzo posto, ora la semifinale pone di fronte l’Olympiacos, squadra che parte favorita nel match ma il Monaco sembra nuovamente pronto a stupire.
Panathinaikos AKTOR Atene – Anadolu Efes Istanbul
Doveva finire così, con il passaggio del turno del Pana, ma grande onore all’Efes di Luca Banchi. Ad Oaka i padroni di casa tengono sempre la testa avanti, trascinati da un Cedi Osman devastante: 28 punti con 4/8 da due, 4/7 da tre, 8/8 in lunetta, 8 rimbalzi, 7 falli subiti e 32 di valutazione. Prova mastodontica da parte del turco, la migliore della sua stagione in una serata in cui Nunn si è fermato “solo” a 12 punti con 4/16 al tiro. La differenza principale il Pana l’ha fatta a rimbalzo, catturando 50 carambole contro le 35 di un Efes che, pur provandoci, ha dovuto chinare la testa di fronte ai campioni in carica. Con Larkin fermato a 11 punti, l’unico altro giocatore dell’Anadolu ad andare in doppia cifra è stato Bryant (16), in una partita nella quale la difesa dei Greens ha fatto la differenza sulle percentuali dei giocatori di Banchi e su un piano partita che è stato completamente appannaggio dei padroni di casa. Il Pana torna così alla Final Four per bissare il successo dell’anno scorso. In semifinale avrà già una bella gatta da pelare, trovando il Fener, ma sarebbe pazzesco immaginare che, dopo questo primo ostacolo, si palesasse un derby greco con l’Oly in finale. Forse il miglior epilogo di questa straordinario Eurolega.