Tutti hanno bene in mente che Celtics e Lakers sono rispettivamente al primo e al secondo posto nella speciale classifica delle squadre che hanno vinto il maggior numero di titoli Nba, rispettivamente 18 e 17, e su questi schermi ne abbiamo anche raccontato la storica rivalità alle Nba Finals.
Sono invece attualmente undici le franchigie che non hanno mai ottenuto un anello Nba: si tratta di Brooklyn Nets, Charlotte Hornets, Indiana Pacers, Los Angeles Clippers, Memphis Grizzlies, Minnesota Timberwolves, New Orleans Pelicans, Oklahoma City Thunder, Orlando Magic, Phoenix Suns e Utah Jazz.
Brooklyn Nets
Trasferitisi a Brooklyn nel 2012, i Nets hanno raggiunto ben due Nba Finals consecutive, ovvero quelle del 2002 e del 2003, quando ancora portavano il nome di New Jersey. Una squadra, in quel biennio, che poteva contare su un giocatore del calibro di Jason Kidd, stoppata sul più bello prima dai Lakers del three-peat (2002) e poi dagli Spurs di Tim Duncan (2003).
Dei Brooklyn Nets invece si ricordano soprattutto le Eastern Conference Finals 2021, perse in gara 7 contro i Milwaukee Bucks: e se quel tiro di Durant fosse stato da tre invece che da due, staremmo forse parlando di un’altra storia.
Charlotte Hornets
Charlotte (prima Hornets, poi chiamati Bobcats e infine nuovamente Hornets) ha vissuto probabilmente il suo miglior periodo negli anni ’90, quando nel roster figuravano i nomi di Larry Johnson e Alonzo Mourning. Per la verità, la franchigia della Carolina del Nord è una delle più perdenti della Nba, non avendo mai raggiunto nel corso degli anni risultati ecclatanti.
Anzi, nel 2012 i Bobcats sono entrati nella storia dalla porta sbagliata, chiudendo la stagione con 7 vittorie e 59 sconfitte. Oggi un barlume di speranza è rappresentato da LaMelo Ball, ma la strada per il titolo è decisamente lunga e tortuosa.
Indiana Pacers
Se si parla dei Pacers giunge subito alla memoria la cavalcata fino alle Finals 2000, quando Indiana, guidata da quel genio di Reggie Miller, diede del filo da torcere ai Los Angeles Lakers di Shaq e Kobe, salvo capitolare per 4-2 nella serie.
È quello il risultato più alto raggiunto dai Pacers fin qui, anche se il futuro attualmente sembra roseo, dopo aver conquistato le Eastern Conference Finals nella passata stagione ed aver confermato, per l’annata 2024/25, il roster di un anno fa.
Los Angeles Clippers
Nonostante “Lob City”, gli arrivi di Kawhi Leonard, James Harden e Paul George nel corso degli anni (con quest’ultimo ora in forza ai Sixers), i Clippers non hanno mai vinto un titolo Nba e, anzi, sono considerati sostanzialmente come il team sfortunato di Los Angeles, visti anche i risultati ottenuti dai cugini dei Lakers.
“Piove, il gatto è morto, la fidanzata mi ha lasciato e io tengo ai Clippers” aveva detto qualche anno fa Federico Buffa in una telecronaca, una frase che rappresenta al meglio la storia della “Los Angeles più sfortunata” dell’Nba.
Memphis Grizzlies
Anche i Grizzlies non hanno mai raggiunto il titolo e hanno ottenuto probabilmente i migliori risultati dal 2010 al 2013, nell’era in cui nel roster figuravano i nomi di Marc Gasol, Randolph, Conley e Gay. Attualmente Memphis ha trovato una nuova guida, Ja Morant, al rientro in questa stagione dopo la combo squalifica-infortunio della passata annata, pronto a trascinare i suoi nuovamente ai playoff.
Minnesota Timberwolves
C’è nuova vita a Minnesota, si chiama Anthony Edwards ed è classe 2001. Ha riportato i Timberwolves ai playoff dopo 20 anni nella scorsa annata e, addirittura, alle Western Conference Finals: l’ultimo a riuscirci era stato tale Kevin Garnett nel lontano 2004. Nessun anello ancora, ma tante speranze per Minnesota.
New Orleans Pelicans
Nonostante Chris Paul, David West o ancora Anthony Davis, New Orleans (prima Hornets e poi, dal 2013, Pelicans) non raggiunse mai l’anello e nemmeno le Finals. Ad ora, la franchigia sembra adatta per i playoff, ma molto dipenderà da Zion Williamson e dalle sue condizioni fisiche, lui che era entrato in Nba come il nuovo “game changer”, ma che ha ancora molto da dimostrare.
Oklahoma City Thunder
Nel 2008 gli ormai defunti Seattle Supersonics si sono spostati ad Oklahoma City, cambiando anche la propria denominazione. I Thunder sono una franchigia parecchio moderna, ma hanno già una storia più che interessante, sebbene non sia ancora arrivata la conquista di un titolo. Nel 2012 il trio Durant, Harden e Westbrook trascinò OKC fino alle Nba Finals, anche se a vincere saranno gli Heat di Lebron e Wade. Attualmente Oklahoma è guidata da Shai Gilgeous-Alexander, in corsa per l’Mvp, ed è composta da un gruppo giovane, affiatato e di qualità, a tal punto che le speranze di un primo anello non sono poi così minime.
Orlando Magic
Anche i Magic hanno raggiunto le Finals, in ben due occasioni: prima nel 1995 con Shaq e Penny Hardaway, sconfitti dai Rockets di Olajuwon, e poi nel 2009 presi per mano da Dwight Howard, quando però a trionfare furono i Lakers di Kobe Bryant. Per il resto, Orlando non ha mai vinto un titolo, anche se il futuro, leggasi Banchero-Franz Wagner, sembra luminoso.
Phoenix Suns
Delle squadre citate in questa speciale classifica, Phoenix è il team che probabilmente si è avvicinata di più all’anello. I Suns hanno perso le Finals 1976 (contro i Celtics), 1993 (contro i Bulls) e 2021 (contro i Bucks), e hanno potuto vantare tra le proprie fila nel corso della propria storia una serie di giocatori clamorosi, come Barkley e Nash, tanto per citarne due. Gli attuali “Big Three” (Durant, Booker e Beal) stanno tentando in tutti i modi di agguantare quello che sarebbe un risultato storico, ma la concorrenza è spietata e non sarà facile ottenere il titolo.
Utah Jazz
Se si parla di Utah Jazz non si può non pensare al duello tra Jordan e il duo Stockton-Malone. Questi ultimi due hanno letteralmente trascinato Utah alle Finali 1997 e 1998, anche se di fronte c’era un extraterrestre, MJ, che, insieme ad una squadra storica, ha vinto entrambi i confronti e si è guadagnato il secondo three-peat. Attualmente Utah è in completo rebuilding.