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Le Finals NBA della stagione 2020/2021, verranno disputate da Milwaukee Bucks e Phoenix Suns, per una serie che con ogni probabilità vivrà sull’attesa del possibile rientro di Giannis Antetokounmpo. 

Phoenix Suns, la sorpresa che viene dall’Ovest

Alcune avvisaglie di un rientro così prepotente da parte dei Suns nell’olimpo del basket professionistico statunitense, si erano avute al termine della scorsa stagione quando, nella ormai famigerata bolla di Orlando, Phoenix sfiorò l’approdo alla post season inanellando qualcosa come 8 vittorie consecutive che non furono sufficienti a superare Memphis per un posto ai Play In. 

Quella striscia diede alla squadra dell’Arizona una consapevolezza nei propri mezzi mai maturata negli ultimi anni, consapevolezza che è servita per partire con il piede giusto lo scorso dicembre e che non ha mai abbandonato la squadra in tutto il percorso che l’ha portata fino alla Finals in partenza nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 luglio.

Se da una parte i Suns non erano certo tra le squadre favorite per giocarsi le Finals, dopo quel filotto di partite vinte, la squadra ha migliorato decisamente il proprio roster inserendo Chris Paul che è stato finalmente lasciato in pace dagli infortuni nella parte cruciale della stagione, se non vogliamo tenere conto dei problemi di Covid che lo hanno tenuto fuori per qualche partita all’inizio della serie con i Clippers. 

L’innesto di CP3 ha ricordato a molti, almeno come importanza, quello di Charles Barkley nella stagione 1992/93, quella dell’ultima apparizione dei Suns alle Finali NBA. 

Nella sua carriera in NBA, lunga 16 anni, per CP3 è la prima finale conquistata, dopo esserci andato vicino nel 2019 con Houston quando si trovò in vantaggio per 3-2 nella serie contro Golden State Warriors e anche in quell’occasione si fece male, lasciando i suoi in balia di Curry e compagni che persero poi in finale contro Toronto. 

Milwaukee Bucks, la spinta della fame di vittorie

Sulla costa opposta la squadra che ha vinto la Eastern Conference ha fatto sollevare meno sopraccigli, visto che i Bucks potevano con tranquillità far parte del novero delle favorite. 

La stagione di Giannis Antetokounmpo è stata tutto sommato in linea con le due precedenti che gli sono valse il titolo di MVP. 

Due stagioni che i Bucks hanno chiuso in testa alla regular season, conquistando il numero 1 del seeding ai playoff, ma uscendo prima contro i Raptors in finale di Conference e poi contro Miami nella semifinale nella scorsa stagione. 

I risultati delle due passate stagioni hanno ovviamente fatto crescere nei Bucks quella fame di successo che quest’anno ha portato ad un’ennesima season positiva che chiede solo di essere conclusa nel migliore dei modi dopo il terzo posto in regular. 

Il roster di Mike Budenholzer ha questa volta reagito alla grandissima all’infortunio di Antetokounmpo nella partita di semifinale contro Atlanta, quando con la serie in parità 2-2, il supporting cast del greco, formato da Khris Middleton, Jrue Holiday, PJ Tucker e Brook Lopez, si è preso la responsabilità di mettere sotto gli Hawks e centrare finalmente le Finals. 

I temi della finale

A oggi, alla vigilia della prima partita tra Bucks e Suns, l’assenza di sua maestà Giannis appare certa almeno fino a Gara-2, mentre i Bucks hanno qualche speranza di rivedere il greco per la partita di domenica, quando la serie si trasferirà a Milwaukee per Gara-3

Partiamo da questo che dovrebbe essere il tema principale della sfida tra Bucks e Suns, visto che la presenza del due volte MVP dovrebbe spostare gli equilibri a favore della squadra di Budenholzer. 

Per questa ragione i Suns dovranno partire fortissimo e conquistare entrambe le vittorie casalinghe delle due partite che si disputeranno alla Phoenix Suns Arena. 

I Bucks cercheranno in Chris Middleton il “Go to Guy” che non troveranno in Antetokounmpo, con la speranza di pescare delle giornate positive al tiro dalla lunga distanza di Brook Lopez, per una situazione che permetterebbe loro di aprire il campo per non andare a cocciare contro la forza difensiva al ferro di DeAndre Ayton. 

Sarebbe importante per i verdi una distribuzione di punti offensivi tra il già citato Lopez, Middleton e Holiday, visto che PJ Tucker e lo stesso Holiday garantiscono quella copertura difensiva che servirà per limitare lo straripante talento offensivo del duo Booker-Paul. 

Ecco, dall’altra parte saranno proprio le due point guard di Phoenix a dover far girare la squadra in entrambe le parti del campo. 

Nella sfida contro i Clippers, i momenti più bui sono coincisi con le defaillance delle due bocche da fuoco e ci sono pochi margini perché ciò non accada di nuovo nel caso in cui CP3 e Booker non riescano a girare al meglio. 

I precedenti di quest’anno

Sono state due le sfide in regular season tra Bucks e Suns, entrambe molto spettacolari e piuttosto equilibrate. 

Nella prima, giocata in Arizona, Booker e compagni hanno portato a casa la vittoria per 125-124 con una prestazione mostruosa dei due piccoli di Phoenix: CP3 ha messo a segno la bellezza di 28 punti, con 7 assist e 3 rimbalzi, mentre il prodotto di Kentucky ne ha messi 30 ai quali vanno aggiunti 6 rimbalzi e 3 assist.

Fu una partita da 10 e lode anche di Antetokunmpo, in quell’occasione celestiale protagonista del match con 47+11+5 e, per una volta, ottimo realizzatore anche dalla lunetta, con un più che unico che raro 17-21 dalla linea della carità. 

Molto più recente e ancor più equilibrata la sfida giocatasi lo scorso 20 aprile, quando i Suns chiusero a proprio favore il match dopo un tempo supplementare per 128-127, grazie a un tiro libero messo a segno da Booker a meno di un secondo dalla sirena. 

In quella occasione il centro dei Suns fu chiamato in causa con maggiore frequenza, tanto da chiudere con la bellezza di 20 punti e 13 rimbalzi. 

Anche Mikal Bridges diede il suo grande contributo, mettendo a referto un ottimo 8-11 dal campo con uno spettacolare 5 su 7 da tre punti. 

Furono 33 i punti di Antetokounmpo, ma in quella occasione furono piuttosto performanti anche Middleton, 26+7+5 e il solito Holiday, 25+4+8. 

In entrambe le occasioni non fu esattamente la serata di Brook Lopez, annullato da un ottimo DeAndre Ayton che ne limitò l’apporto sotto canestro e non riuscì a trovare il tiro dalla lunga distanza. 

Sarà una finale molto equilibrata, ma tutti sperano che il greco riesca a rientrare nel corso della serie, anche e soprattutto per elevare lo spettacolo della serie.

Staremo a vedere.