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La nuova stagione di Eurolega partirà nel tardo pomeriggio di giovedì 6 ottobre e gli occhi di noi italiani sono tutti puntati sulle due squadre partecipanti alla kermesse più prestigiosa del basket europeo riservato ai club.

Dopo i fasti dei primi anni del nuovo millennio durante i quali l’Italia banchettava con ben 4 squadre, su 24 iscritte, via via il nostro blasone europeo è andato spegnendosi anche in virtù di un regolamento che non ha certo avvantaggiato le squadre nostrane, ma da questa stagione cambia di nuovo tutto.

Vediamo perché:

Milano e Bologna: tornano ad essere due le squadre italiane iscritte

La riduzione delle squadre italiane iscritte in Eurolega, è cominciata all’indomani degli scarni risultati ottenuti in campo europeo dalle nostre compagni.

Per garantire il posto ad almeno una delle realtà più blasonate dello stivale, l’Olimpia Milano ha firmato nel 2015 una licenza pluriennale con i vertici dell’Eurolega, che le permetterà di partecipare alla manifestazione fino al 2025, anno di scadenza della licenza stessa.

L’ultima squadra a partecipare all’Eurolega a parte Milano, è stata la Dinamo Sassari, che giocò l’edizione andata in scena nella stagione 2015/2016 grazie allo scudetto vinto nella season precedente. Ma le regole cambiarono e, ad esempio, Venezia dovette rinunciare suo malgrado alla partecipazione successiva ai suoi due scudetti vinti nel 2017 e nel 2019.

Stesso discorso per Bologna che per raggiungere la tanto agognata Eurolega, ha dovuto sudare sette camicie e, soprattutto, portare a casa l’Eurocup della scorsa stagione, unico modo “meritocratico” per poter prendere parte alla kermesse regina del Vecchio Continente.

Ed è così che, dopo 7 anni di purgatorio, saranno Milano e Bologna a far rivivere un derby italiano in Eurolega.

Ma quali sono le velleità di Virtus e Olimpia?

Olimpia Milano: obiettivo Final Four

L’esaltante stagione di due anni fa che ha portato Milano a un solo tiro dall’atto conclusivo nella semifinale persa a favore del Barcellona, non ha avuto lo stesso epilogo qualche mese fa.

Il raggiungimento dei quarti di finale playoff della scorsa stagione dopo una regular season di tutto rispetto, è stato l’ultimo passaggio della squadra di Ettore Messina, scontratasi contro il muro Efes che difficilmente fallisce gli appuntamenti importanti.

Il roster costruito dal front office della squadra meneghina in estate, porta a pensare che Milano se la giocherà fino alla fine anche nell’edizione di Eurolega che sta per partire, alla luce di tutta una serie di arrivi che apporteranno quella qualità mancata nei momenti cruciali di fine stagione.

Perso Sergio “Chacho” Rodriguez tornato al Real Madrid dove con Llull proverà a limitare l’egemonia dell’Anadolu di Istanbul, la AX proverà a scrollarsi di dosso l’etichetta di eterna incompiuta grazie alla presenza di mostri sacri del calibro di Deshaun Thomas, Johannes Voigtmann, Billy Baron, Brendan Davies, Kevin Pangos e Stefano Tonut. 

Va da sé che stiamo parlando di uomini con una certa esperienza in Europa, tutti in grado di mantenere i nervi saldi quando c’è da mettere in ghiaccio le partite nei momenti più opportuni.

Sembra una squadra fatta apposta per il modo di intendere il basket del coach di Catania, pronto ad affrontare una stagione che si preannuncia piena di soddisfazioni.

L’obiettivo principale rimane il raggiungimento di uno degli otto posti disponibili per i playoff, ma i tempi sembrano maturi per riprovare la scalata verso le Final Four, che in molti pensano programmate in Lituania, a Kaunas, la città dello Zalgiris.

Virtus Bologna: playoff a portata di mano

C’è da scommettere che una squadra come la Virtus abbia invece un buon numero di fiches da giocarsi sulla roulette della manifestazione, anche e soprattutto in virtù di tutta una serie di “giocatori di categoria”, approdati alla corte di Zanetti tra la primavera e l’estate.

La frammentazione dei giocatori che militavano nelle squadre russe, partiti verso lidi prestigiosi, ha facilitato l’arrivo di uomini chiave come Daniel Hackett e Toko Shengelia, entrambi alle prese con infortuni più o meno gravi in questo avvio di stagione.

Quando i due campioni saranno pronti per mettere piede in campo al meglio delle loro condizioni fisiche insieme a Milos Teodosic e Mouhammadou Jaiteh, anch’essi assenti in questo frangente di inizio season, sarà facile capire quanto sia profondo il roster della Virtus che ha cominciato in modo positivo Supercoppa e campionato di Serie A LBA, senza 4 nomi che partirebbero in quintetto praticamente ovunque in Italia.

Inoltre in estate la società non è rimasta certo a guardare. Tra tutti gli arrivi va ovviamente citato quello di Jordan Mickey, considerato dai più un centro che può giocare da ala.

Per lo statunitense caratteristiche piuttosto versatili, quindi, esattamente ciò che serve a Sergio Scariolo per provare a far dire la sua alla Virtus. Mickey ha sempre fatto parlare di sé nelle sue precedenti presenze in Eurolega con Khimki, Real Madrid e Zenit San Pietroburgo.

Inoltre potranno dire la loro Iffe Lundberg, ex CSKA e Phoenix Suns, Semi Ojeleye, Ismael Bako e l’ex Pesaro Gora Camara.

L’obiettivo è rappresentato dai Playoff, ma nessuno può mettere limiti ad una squadra la cui maggior parte del roster ha messo a ferro e fuoco l’EuroCup dell’anno scorso. Belinelli, Pajola, Mannion e Cordinier lo sanno benissimo.