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Talento, tenacia e voglia di confermarsi al vertice. È questo ciò che ha caratterizzato maggiormente l’ultima scoppiettante notte NBA dove, tra sconfitte pesanti e vittorie di forza, come al solito non sono mancati divertimento e spettacolo.

A strappare il maggior numero di applausi sono stati indiscutibilmente i Dallas Mavericks di Luka Doncic, capaci di stoppare a domicilio 112-85 la squadra attualmente più in forma della lega, i Memphis Grizzlies di Ja Morant.

La freschezza e il solito abbacinante atletismo di quest’ultimo non è bastato alla compagine del Tennessee per prolungare la propria striscia di vittorie, fermata a quota undici nella notte dall’ennesima tripla doppia stagionale della stella slovena dei Mavs, autore di 27 punti, 12 rimbalzi e 10 assist.

Memphis così ha arrestato la propria rincorsa alla vetta di una Western Conference sempre comandata dai Suns di Devin Booker (35 punti) e Deandre Ayton (27 e 12 rimbalzi), tutti e due sugli scudi a Indianapolis nel 112-94 con cui Phoenix ha avuto la meglio dei Pacers ribadendo con decisione di essere la prima forza a Ovest.

Alle sue spalle però tengono botta i Warriors i quali, reduci dal brutto k.o. contro i Bucks campioni in carica, si sono ampiamente riscattati infliggendo un imbarazzante 138-96 ai Bulls. Questi, complice anche l’infortunio al ginocchio dopo soli tre minuti di Zach Lavine, non sono riusciti a frenare la voglia di rivalsa di Golden State che, senza Green, Thompson e Gary Payton II, ha trovato in Jonathan Kuminga (25) e Jordan Poole (22) le armi più efficaci.

Chicago in questo modo, pur occupando sempre la prima posizione a est, inizia sempre più a sentire il fiato sul collo dei Sixers (111-99 ai Celtics con 25 punti di Joel Embiid) e, soprattutto, degli Heat, arrivati nella notte a quattro vittorie consecutive con il 124-118 strappato nel finale agli Atlanta Hawks di Danilo Gallinari (18 punti e 5 rimbalzi), franchigia che, in maniera diametralmente opposta, sta cavalcando una striscia negativa di quattro sconfitte filate.

Solo gli Spurs, superati 114-109 nella notte dai Cleveland Cavs di Darius Garland (32 punti), stanno vivendo un momento peggiore nella lega con cinque k.o. consecutivi che li hanno portati nei bassifondi della Western Conference in compagnia dei Rockets (fermati 126-114 dai Kings).

In coda a est invece battono incredibilmente un colpo sia gli Orlando Magic (116-109 agli Hornets con 26 punti di Moritz Wagner) che i Detroit Pistons (103-87 a Toronto): entrambe però, nonostante le due vittorie, occupano sempre inesorabilmente le ultime due posizioni della Conference.