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La storia della pallacanestro statunitense, soprattutto se ci riferiamo a quella professionistica, si è evoluta nel tempo e con essa si è evoluto tutto quello spartito che ha sempre fatto da cartina di tornasole alla suddivisione dei ruoli assegnati ai giocatori e alle porzioni di campo da occupare.

Definizione di centro

In relazione all’enunciato con cui abbiamo appena aperto questo pezzo, diventa abbastanza arduo dare una definizione concettuale di “Centro”. 

Probabilmente lo si poteva fare con più serenità nella seconda metà del secolo scorso e nel primo decennio del nuovo millennio, ma da qualche tempo a questa parte, l’impresa si è fatta ardua. 

Giocatori come Jokic, Embiid, Adebayo, Towns, solo per citare i più moderni, hanno ulteriormente rivoluzionato il concetto di “Big Man”, che adesso è diventato una sorta di mistura tra Ala Piccola, Ala Grande e Centro, originando un ibrido tra diversi ruoli universalmente riconosciuti come tradizionali nel basket NBA che fu. 

In realtà la trasformazione da “Centro Classico” a “Big Man Moderno”, è cominciata ben prima che i nuovi lunghi si affacciassero ad un modo totalmente innovativo di intendere la pallacanestro, per cui, per andare a scovare i migliori centri della storia del basket, dovremmo pescare tra i decenni passati ad ammirare le dinastie Lakers, Celtics e Bulls. 

Ma uno sforzo in più lo si può fare, e lo si fa volentieri. 

L’esercizio del lettore è quello di stilare una sua personale classifica, prendendo come riferimento i nomi che inseriremo qui sotto ( e che per la maggior parte sono stati scelti senza alcun crisma gerarchico ), oppure aggiungendone, integrandone e/o eliminando quelli che non ritiene adatti ad occupare uno dei primi 10 posti. 

Buon divertimento!

Patrick Ewing 

Ne abbiamo parlato in più di un’occasione, proprio in queste pagine: Ewing rappresenta il muro che ha provato in tutti i modi, quasi sempre senza successo, ad arginare il dominio dei Chicago Bulls nella Eastern Conference. 

Ha partecipato per 11 volte all’All Star Game, vincendo il premio di Player Of The Year nel 1985 e concludendo il suo percorso NBA al 23° posto tra i giocatori che hanno segnato di più nella Lega.

Non ha mai avuto il privilegio di vincere un titolo NBA e, dopo gli anni ruggenti di New York, ha chiuso la sua carriera in maniera non proprio indimenticabile, prima a Seattle e poi a Orlando. 

George Mikan

Probabilmente non conosciuto dalla massa di chi la pallacanestro americana ha cominciato a masticarla a fine secolo scorso, George Mikan è comunque ricordato per essere stato una delle primissime stelle ad aver fatto grande il nome dei Lakers, allora Minneapolis. 

Per allora intendiamo quelle stagioni che partono dal 1947 e arrivano al 1956, anno del ritiro del giocatore nato nell’Illinois, che ancora oggi è considerato come uno dei pionieri di questo gioco. 

Con quella squadra vinse qualcosa come 5 titoli ABA/NBA. Noto con il soprannome di “Mr Basketball”, Mikan ha segnato nella sua carriera da professionista, meno di 20 punti di media in sole due stagioni! 

Moses Malone

Se volete fare riferimento ad un vero e proprio giramondo della pallacanestro degli ultimi 50 anni, Moses Malone è il giocatore che state cercando. 

Dieci casacche cambiate nel giro di 21 anni di carriera per ben 9 squadre diverse l’una dall’altra, iniziando da Utah nel 1974 (con gli Stars) e chiudendo con i San Antonio Spurs nel 1995. 

Da alcuni è considerato, insieme a Jabbar, il centro più forte del decennio 73/83 e uno dei rimbalzisti più dominanti della storia NBA.

Acquisì per ben tre volte il titolo di MVP, vincendo anche quello per Finals del 1983, quando fu principale protagonista della vittoria del suo unico anello da parte dei Philadelphia 76ers, spazzando via i Los Angeles Lakers. 

Durante la sua carriera è stato il miglior rimbalzista offensivo della Lega per ben 9 stagioni! 

Hakeem Olajuwon

Se Moses Malone è stato uno dei centri più forti del decennio di cui abbiamo parlato in precedenza, Hakeem “The Dream” Olajuwon se la gioca, con ottime possibilità di vittoria, in quello che fa capo agli anni ’90. 

I suoi furono 18 interminabili anni di carriera, frutto anche di una energia fisica straripante e un coscienzioso utilizzo del suo minutaggio da parte degli ultimi coach con cui ha lavorato. 

Ha giocato praticamente tutta la sua carriera a Houston, coi Rockets, diventando una sorta di monumento vivente da quelle parti, chiudendola a Toronto alla soglia dei 40 anni. 

Coi Rockets ha vinto due titoli NBA, nel 1994 e nel 1995. 

David Robinson

A differenza di Moses Malone, che fece la fortuna di ben 9 franchigie durante la sua permanenza in NBA, la carriera di David Robinson è invece legata alla sola casacca dei San Antonio Spurs, divenendo ben presto l’altra metà del cielo del suo compagno di squadra, “tale” Tim Duncan. 

Eclettico ma ordinatissimo e disciplinato, Robinson era un centro buono per tutte le stagioni e in entrambe le parti del campo, quella difensiva, fu DPOY nel 1992, sia offensiva, visto che il 24 aprile del 1994 riuscì nell’impresa di inanellare uno storico 26 su 41 dal campo per un totale di 71 punti. 

Robert Parish

Parish è stato uno dei giocatori più amati dei Boston Celtics insieme a Bill Russell e, successivamente, a Larry Bird e Kevin McHale, coi quali giocò stagioni memorabili conquistando tre titoli NBA e, soprattutto, formò un frontcourt probabilmente ancora ineguagliato nella storia della pallacanestro americana. 

Giocò la sua ultima stagione NBA nel 1997, stabilendo un record che difficilmente verrà eguagliato o battuto: fu infatti, a 44 anni, il giocatore più anziano a portare a casa un anello, all’epoca con la casacca dei Chicago Bulls con cui chiuse la sua esperienza nella Lega.

Per 9 anni di seguito, inoltre, è stato NBA All Star.

Shaquille O’Neal

Con le regole moderne che hanno cambiato completamente il basket moderno, appare abbastanza chiaro che un centro così fisicamente dominante, come lo è stato Shaquille O’Neal nel suo periodo senza infortuni, non lo vedremo mai più. 

Tre volte MVP delle finali NBA e 15 volte presente agli All-Star Game, O’Neal ha giocato 15 stagioni in NBA vincendo quattro titoli, tre con i Los Angeles Lakers, 2000, 2001 e 2002 e con i Miami Heat nel 2006. 

È stato anche MVP nella regular season del 2000, oltre che delle Finals NBA in tutti gli anni dei titoli. 

Bill Russell

Fu uno dei più precoci a dominare la Lega subito dopo il suo ingresso in NBA, tanto che fu il migliore rimbalzista per le prime 6 stagioni. 

È stato insignito del titolo di MVP per ben 5 volte al pari di Michael Jordan e ha fatto parte della squadra All-Star per 12 anni di seguito. 

È universalmente riconosciuto come il più grande rimbalzista di sempre. 

Wilt Chamberlain

Wilt Chamberlain ha vinto il titolo di MVP della regular season, in quattro occasioni, portando però a casa due soli titoli.

La sua carriera comincia con gli Harlem Globetrotters e fu proprio a Chicago che fu notato dagli emissari dei Philadelphia Warriors, che lo portarono nella Città dell’Amore Fraterno, dove tornò dopo una parentesi di tre anni ai San Francisco Warriors. 

I suoi due titoli risalgono, il primo al suo secondo soggiorno a Philadelphia e il secondo nel penultimo anno di carriera, ai Los Angeles Lakers.

Fu il miglior marcatore NBA in ben 7 occasioni dal 1960 al 1967!

Kareem Abdul Jabbar

Ma Chamberlain e Russell si giocano la palma del miglior centro di sempre con un loro discepolo, l’infinito Kareem Abdul Jabbar

La differenza con tutti gli altri centri della storia di questo gioco, però, sta nella longevità dell’inventore del “Gancio Cielo”, rispetto alla maestosità dei suoi numeri.

È risaputo, infatti, che Jabbar è stato l’unico a ripetersi pedissequamente per un così lungo periodo di tempo, tanto che il record di punti segnati in NBA, 38.387, è ancora saldamente nelle sue mani, anche in un periodo storico in cui si segna tantissimo di più e con l’incognita Lebron James a cui ne mancano circa 3.000 per raggiungerlo e superarlo.

Nel momento del suo ritiro, Jabbar deteneva, oltre al record di punti, anche quello di presenze All-Star, stagioni giocate, 20, e 7 titoli MVP. 

Per uno come Pat Riley, che di basket qualcosina l’ha vista, è stato il più grande giocatore di sempre.