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Tante sorprese nella notte Nba, con diverse favorite o presunte tali che sono finite ko in un momento della stagione comunque difficile da decifrare, tra positività da Covid 19 e stanchezza accumulata nella prima parte di stagione.

A sorprendere in particolare è la sconfitta degli Utah Jazz con i derelitti Detroit Pistons, trascinati da Cade Cunningham e Saddiq Bey (entrambi a segno con 29 punti) ad un clamoroso successo per 126-116 contro quella che fino a ieri sembrava una delle formazioni più solide e attente del campionato più bello del mondo.

Male anche i campioni in carica dei Milwaukee Bucks, a cui non è bastato il solito Giannis Antetokounmpo (il greco è andato a referto con una doppia doppia da 27 punti e 11 assist) contro i decisamente meno quotati Charlotte Hornets. Ko inatteso per i Brooklyn Nets, sorpresi dai Portland Trail Blazers.

Kevin Durant e Kyrie Irving (il playmaker non vaccinato tornato pienamente a disposizione alla luce delle nuove norme varate dallo stato di New York) hanno messo assieme 50 punti in due, quasi la metà del bottino totale della loro squadra, surclassata a rimbalzo da Anfernee Simons e compagni.

Nessun problema invece per i Philadelphia 76ers con gli Houston Rockets, ormai senza più speranze di playoff e obiettivi, se non quello di perdere più partite possibili per avere più speranze nella lottery di fine stagione (paradossi del mondo Nba). Joel Embiid ne ha approfittato per dominare nel pitturato con una prestazione da 31 punti, determinante per il 91-111 finale.

Finale in volata invece tra Sacramento Kings e Cleveland Cavaliers, con la franchigia dell’Ohio che si è imposta 108-109, rischiando però di perdere una partita che sembrava già ampiamente nelle sue mani. I californiani hanno rimontato da uno svantaggio abbondantemente in doppia cifra, salvo poi farsi beffare praticamente sulla sirena: De’Aaron Fox ha anche avuto il tiro della vittoria ma il ferro glielo ha risputato, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti gli avversari.

C’è voluto invece un supplementare per chiudere la contesa tra Boston Celtics e Indiana Pacers. Anche in questo caso sembrava tutto finito in anticipo ma la squadra di Jayson Tatum ha tirato il più classico dei calci al secchio del latte, rischiando anche di perdere. Domantas Sabonis con una tripla doppia da 11 punti, 23 rimbalzi e 10 assist ha guidato la rimonta giallonera, che però si è sciolta come neve al sole nell’overtime.

A completare il quadro la settima partita giocata nella notte Nba, con i New York Knicks che sono riusciti ad imporsi su una nobile decaduta come San Antonio Spurs. Dopo un primo tempo equilibrato, RJ Barrett (31 punti alla fine per lui) ha ingranato le marce alte e per i texani non c’è stato più niente da fare. Una sconfitta comunque prevedibile per Gregg Popovich, che ha mancato un’altra chance per migliorare il suo record personale: quello assoluto di vittorie nella storia Nba è ancora possibile da raggiungere prima della fine di questa stagione. Don Nelson è distante ormai solo dieci lunghezze.