Vai al contenuto

Notte intensissima in Nba, quella fra lunedì e martedì, con tutte le trenta squadre in campo come fosse l’ultima di regular season (e invece siamo soltanto all’inizio della stagione). Gli occhi degli appassionati italiani non possono che essere concentrati sull’ennesima grande prestazione individuale di Paolo Banchero: 30 i punti della prima scelta al Draft dello scorso giugno, che però non sono bastati ad evitare la nona sconfitta in undici uscite dei suoi Orlando Magic, battuti 134-127 in un match a dire il vero meno equilibrato di quanto dicano i sette punti di distacco alla sirena. In campo, anche se per molti meno minuti, anche Simone Fontecchio: cinque i giri di lancette trascorsi sul parquet per l’azzurro, con 2 punti a referto, nel successo dei sempre più sorprendenti Utah Jazz (9 vinte e 3 perse il bilancio attuale di una franchigia attualmente prima nella Western Conference a dispetto dei pronostici di inizio stagione), capaci di sconfiggere 139-116 i sempre più in crisi Los Angeles Lakers, che senza LeBron James hanno trovato l’ottavo k.o. in dieci partite, nonostante 29 punti di Anthony Davis.

La notte delle 15 partite regala anche una grossa sorpresa: alla decima uscita stagionale arriva infatti la prima sconfitta dei Milwaukee Bucks, cui non bastano 25 punti di Giannis Antetokounmpo per contrastare degli Atlanta Hawks in grande spolvero, capaci di vincere 117-98 grazie soprattutto all’apporto di Dejounte Murray (25 punti) ed A.J. Griffin (24 punti). Per la franchigia della Georgia è la vittoria numero sette, a fronte di tre sconfitte. Ad Ovest, invece, il grande protagonista della notte è Steph Curry, che con una prestazione monstre da 47 punti prova a rialzare i Golden State Warriors, un po’ inceppati in questo inizio di stagione: la quarta vittoria (su undici partite giocate) degli uomini allenati da coach Steve Kerr arriva in volata contro i Sacramento Kings, battuti 116-113.

Vittorie di misura anche per Boston, che grazie a un Jayson Tatum da 39 punti batte 109-106 i Memphis Grizzlies (cui non sono sufficienti i 30 di Ja Morant), Dallas, che con un Luka Doncic da 36 punti ha la meglio sui Brooklyn Nets in una sfida dal punteggio relativamente basso per gli standard Nba (96-94), e gli L.A. Clippers, capaci di sorprendere 119-117 i Cleveland Cavaliers: non bastano i 30 punti di Donovan Mitchell, Paul George ne fa 26 e fa sorridere la metà rossoblù di Los Angeles.

Tornano a “quota 500” (con cinque vittorie e altrettante sconfitte) i New York Knicks, che superano 120-107 i Minnesota Timberwolves: Julius Randle, con 31 punti, vince la sfida personale contro Karl-Anthony Towns, cui non basta una doppia-doppia da 25 punti e 13 rimbalzi per trovare il sorriso. Nelle altre partite della notte, Washington batte Charlotte 108-100, Detroit supera Oklahoma City 112-103, Indiana ha la meglio su New Orleans 129-122, Philadelphia stende i Phoenix Suns con un netto 100-88, Portland fa il colpaccio a Miami vincendo 110-107, Chicago non lascia passare i Toronto Raptors, vincendo 111-97, Denver riaggancia il secondo posto ad Ovest sconfiggendo 115-109 i San Antonio Spurs in casa di questi ultimi.