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Miglior regalo di Natale non poteva esserci per i tifosi dell’Openjobmetis Varese, che sotto l’albero hanno scartato una vittoria importantissima sul campo di Pesaro, diretta concorrente, grazie al dono della dirigenza, Nico Mannion, ultimo arrivato e subito MVP di giornata.

Una prova maiuscola quella del nazionale azzurro, arrivato in settimana a Varese dopo aver disputato l’inizio della stagione al Baskonia, senza trovare quello spazio che avrebbe desiderato. L’esordio con i biancorossi è stato da urlo, per un giocatore che aveva bisogno di un’iniezione di fiducia e che forse, finalmente, l’ha definitivamente trovata.

La prestazione

26 punti in 27 minuti di gioco sono un bel biglietto da visita per il 22enne nato a Siena e cresciuto negli Stati Uniti, che ha chiuso una gara da 5/11 da due, 4/6 da tre, 4/4 in lunetta, 4 rimbalzi, 2 recuperi e un assist. Trascinatore assoluto dei suoi con un quarto quarto da 15-27 che ha deciso il match in favore dell’Openjobmetis, al momento penultima con 4 vittorie in 13 giornate disputate.

Nonostante un inizio di match un po’ tentennante, si è vista chiara l’impronta dell’ex Virtus Bologna sulla partita e su quel che potrà essere il prosieguo della stagione di Varese, fin qui parsa lontana parente della splendida squadra che l’anno scorso ha infiammato il pubblico di Masnago risultando la formazione più divertente dell’intero campionato, che avrebbe meritato ampiamente i playoff se non fosse arrivata la squalifica che l’ha tenuta fuori dalla seconda fase, limitandola a una salvezza tranquilla.

Varese può essere il posto giusto per Nico, nel segno del Poz

Facile, quando si trova un playmaker piccolo di statura, veloce e con punti nella mani, associarlo a Pozzecco se gioca a Varese. Quello stesso Pozzecco che di Nico è diventato una sorta di fratello maggiore in Nazionale, dove lo ha sempre voluto e spinto, per essere un componente insostituibile della formazione azzurra; lo stesso che lo avrebbe piacevolmente abbracciato all’Asvel, dove allena da qualche settimana.

Varese per Mannion potrebbe essere la scelta perfetta: un luogo dove vivono di basket e dove, già dopo la prima uscita, sembrano già tutti pazzi di lui. Una città piccola, con non poche pressioni in verità, ma dove è facile farsi voler bene se si dà tutto per la maglia, e dove è possibile creare un rapporto a volte indissolubile con i tifosi biancorossi, che esplodono di passione e grazie ai quali Masnago sa diventare un fortino, ostico per chiunque.

Chi è un po’ più in là con gli anni e tifa Varese non avrà un bel ricordo del cognome Mannion, visto che papà Pace giocò negli acerrimi rivali di Cantù dal 1989 al 1993 – oggi in A2 – con i quali vinse la Coppa Korac del 1991. Ma Nico può cambiare la storia, facendo si che un “nuovo” Mannion possa diventare idolo biancorosso e non più “nemico” sportivo.

L’aria del varesino evidentemente alla famiglia Mannion ha sempre fatto bene e, per Nico, potrebbe essere la rampa di lancio, a 22 anni, per trovare un posto tra i grandi nel nostro campionato, tornando a essere quel giocatore affascinante anche per le squadre di Eurolega, dove lui sicuramente vorrà fare ritorno.