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Nella vittoria di Treviso su Trento, la terza consecutiva per la squadra allenata da Frank Vitucci, c’è il forte zampino di Pauly Paulicap, nostro personale MVP del 12° turno di LBA.

Un successo, quello della Nutribullet, che toglie momentaneamente la formazione veneta dagli ultimi due posti della classifica, che significherebbero retrocessione, per quanto Treviso sia appaiata a Varese a quota 6, ma con una miglior differenza punti.

La prova di Paulicap si aggiunge alla miglior prestazione stagionale anche per Ky Bowman, autore di 26 punti e 5 rimbalzi in 30′.

La prestazione

La palma del migliore però la consegniamo virtualmente al lungo nato a Elmont (New York), autore della propria personale quarto doppia doppia in stagione, dove è leader in Serie A.

Per lui 13 punti con 3/4 da due e 7/10 in lunetta, 35 di valutazione, ma soprattutto 19 rimbalzi, che risultano essere la miglior prestazione assoluta in stagione nella specialità, superando i 15 catturati da Mike Daum (ex Tortona) nella settima giornata.

Un record che si aggiunge a un altro storico: con questa prestazione a rimbalzo infatti, Pauly si piazza in testa alla classifica storica di Treviso, superando i 16 rimbalzi catturati da Henry Sims nella stagione 2021-22. Per l’ala-centro della Nutribullet anche 3 stoppate, specialità dove è primo assoluto con 20 totali in stagione (1.7 di media).

Giocatore incostante, che necessita fiducia

Guardando i numeri stagionali di Paulicap si evince come, sia nell’iniziale pessimo periodo di Treviso – nel quale la squadra ha infilato ben 9 sconfitte consecutive – il centro sia stato abbastanza incostante.

Partito con una prova da 13+11 in 25 minuti contro l’Olimpia Milano, sono state poi soltanto altre 4 le gare in doppia cifra, e solamente 3 quelle in doppia cifra di rimbalzi (escludendo due prove da 7 e una da 8 carambole catturate).

Andamento altalenante che fa il paio con quello della squadra, nella quale Paulicap ha il compito di prendersi le responsabilità di “curare” ciò che accade in area pitturata, pur non avendo una stazza così possente da poter dominare fisicamente sugli avversari. Proprio questa caratteristica era stata considerata sin dal suo arrivo un’incognita, in quanto nella massima serie italiana giocano avversari decisamente più grossi.

Ciò che rema a suo favore però è l’aspetto dinamico, che gli garantisce un buon controllo del piede perno e del proprio corpo, aggiunte all’abilità di sapersi muovere sia fronte che spalle a canestro, se in area. Ciò che manca in altezza, pertanto, Paulicap lo compensa con energia e verticalità in area, dove ha mostrato buone letture in termini di tempo e spazio, ma la sua caratteristica principale è forse la capacità di andare in campo aperto, dove riesce a sprigionare il proprio atletismo, facendone una minaccia per la difese avversarie.

Un potenziale ancora non completamente espresso quello del classe ’97 a Treviso, che però gli sta dando fiducia e spera che, anche grazie a prestazioni come la sua contro Trento, il prosieguo della stagione veda la squadra guidata da Vitucci allontanarsi il prima possibile dagli ultimi posti della classifica.