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Come ogni fine anno, si tirano le somme della stagione e tra i tanti “premi” e classifiche individuali, non può mancare quella relativa ai giovani. LBA ha scelto il suo vincitore tra gli Under 22, Quinn Ellis – esterno della Dolomiti Energia Trentino già promesso sposo dell’Olimpia Milano -, noi vogliamo aggiungere un anno e considerare anche i nati nel 2002, per darvi i nostri migliori U23 della stagione.

Quinn Ellis – Dolomiti Energia Trentino

Non possiamo che partire dal migliore in assoluto, Quinn Ellis. La combo guard britannica, al secondo anno con la maglia di Trento, ha giocato come un veterano, trascinando la sua squadra verso la sua prima storica Coppa Italia, diventando anche il ‘Most Valuable Player’ della competizione; titolo che gli ha permesso di far accrescere il suo status non solo all’interno del roster bianconero, ma anche a livello globale. Veloce, esplosivo e versatile, coach Galbiati ha plasmato il classe 2003 affinché diventasse l’archetipo del giocatore che prendesse in mano la squadra e la trascinasse verso le alte vette della massima serie. Lui ha risposto presente con prestazioni al limite della perfezione e una maturazione cestistica a tratti sorprendente.

Mouhamed Faye – Unahotels Reggio Emilia

Non in ordine di importanza, ma è doveroso inserire il centro della Pallacanestro Reggiana tra i migliori 5 U23 della stagione. Il classe 2005 ha vinto il premio di miglior U22 la stagione passata e, anche in quella appena conclusa dai suoi, ha dimostrato di aver acquisito ulteriore capacità di stare in campo al più alto livello nazionale. Risultati e allori che non nascono solamente dalla giovane età, perché Faye ha saputo lottare con aggressività contro qualsiasi avversario, ricevendo i complimenti degli altri pari ruolo che popolano la Serie A Unipol. Il secondo anno sotto coach Priftis gli ha permesso di crescere e affinare la tecnica, migliorare tutti quegli aspetti del gioco che potevano renderlo vulnerabile agli occhi dei rivali; i suoi difetti si sono trasformati in pregi sotto l’ala protettiva di Gombauld e soprattutto Faried, facendolo diventare uno dei nomi più chiacchierati a livello globale, nonché uno dei centri di riferimento del nostro torneo.

Saliou Niang – Dolomiti Energia Trentino

Se c’è una società che, con Galbiati, ha lavorato bene con i giovani, è l’Aquila Trento. Nell’arco di un anno solare, Saliou Niang è passato dallo scrivere i record della IBSA NextGen Cup a quelli della Serie A Unipol. Il classe 2004 ha avuto una crescita esponenziale e coach Galbiati ha saputo trarne ogni pregio. L’esperienza maturata anche in campo internazionale, grazie alle presenze in EuroCup, hanno reso l’esterno di origine senegalese una pedina fondamentale all’interno del roster bianconero; i miglioramenti costanti e l’impegno profuso sul parquet lo hanno portato a diventare uno dei simboli della Coppa Italia conquistata, facendogli guadagnare anche la prima convocazione in azzurro. La candidatura al premio di miglior under 22 della Lega è stata solamente la ciliegina sulla torta rappresentata da una stagione disputata ai massimi livelli.

Davide Casarin – Umana Reyer Venezia

Non viene più considerato un giovane per via dei tanti anni di militanza in massima serie, ma Davide Casarin ha soltanto 22 anni. Protagonista di una stagione regolare tutt’altro che fortunata, che l’ha visto protagonista anche di uno sgradevole episodio con alcuni tifosi reyerini che avevano improvvidamente deciso di dargli addosso per qualche prestazione non troppo positiva – o forse perché convinti che il suo essere il figlio del presidente non gli consenta di meritarsi un posto, spesso da titolare, in squadra -, Davide ha disputato un quarto di finale playoff contro la Virtus Bologna di altissimo livello, soprattutto nell’ultima e decisiva gara 5, che per noi vale un posto tra i migliori 5. Spesso battezzato da oltre l’arco per via di percentuali non esaltanti, è riuscito a ritagliarsi spazio attaccando il ferro, passando la palla e dando un enorme contributo difensivo alla causa orogranata. Ormai giocatore maturo, ha sicuramente ancora qualcosa da affinare sotto l’aspetto tecnico, ma resta ad oggi uno degli U23 italiani di maggiore prospettiva, che potrebbe decidere di cambiare aria dopo i tanti anni passati nella squadra dove è cresciuto fin da bambino.

Elisee Assui – Openjobmetis Varese

L’arrivo di coach Kastritis ha cambiato la stagione del classe 2006, passato da aggregato a cui concedere minuti per farsi le ossa a titolare inamovibile nello scacchiere del capo allenatore ellenico. Il prodotto della Academy varesina si è dimostrato all’altezza delle richieste di chi gli ha dato fiducia e spazio anche per commettere errori, dividendosi sui due lati del campo e compiendo gli straordinari quando la situazione lo richiedeva. Ha saputo far valere la sua stazza e la sua dimensione perimetrale contro avversari ben più navigati, senza dare troppi riferimenti a chi gli rimaneva incollato come un francobollo. Una stagione positiva a livello personale chiusa con la salvezza in biancorosso e un roseo avvenire nella Varese che verrà.