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Si sono chiuse le votazioni per i premi di LBA relativi alla stagione regolare 2024-25, con le classifiche finali determinate calcolando una media tra una prima fase di votazione in cui ha votato un panel specializzato composto da media, i giocatori dei 16 club, i capo allenatori e un dirigente per squadra; e una seconda in cui sono stati i fan e gli appassionati a esprimere le proprie preferenze.

Bilan è il miglior giocatore della LBA

Poche le sorprese rispetto ai nomi di giocatori arrivati in fondo, altrettante per chi ha vinto. Il premio di MVP, che ha visto arrivare a giocarsi il titolo Miro Bilan, Toko Shengelia e Justin Robinson, ha visto il trionfo del centro della Germani Brescia, che si porta così a casa il Dino Meneghin Trophy – Unipol. Un riconoscimento meritato per un giocatore che ormai è una certezza del nostro campionato, un lungo che combina enormi qualità da centro vecchia scuola a quelle di un play aggiunto che vede benissimo il gioco e sa muovere la palla in area come un esterno. Un riconoscimento anche per Peppe Poeta, che alla sua prima stagione da capo allenatore si è affidato alla sua sapienza cestistica guadagnandone in risultati e in una qualificazione ai playoff con l’ambizione di andare oltre al primo turno.

Della Valle miglior italiano del campionato

Altro giocatore di Brescia quello che vince il premio di Best Ita of the Year – Fastweb: Amedeo Della Valle, che ha chiuso davanti a Leonardo Toté e Saliou Niang. Come detto per Bilan, anche Della Valle è stato una delle chiavi della grande stagione regolare di Brescia e ora sogna di far vivere ai suoi tifosi altre grandi serate ai playoff. Il 32enne di Alba ha trovato, da anni, nella città lombarda la sua seconda casa e sembra vivere una seconda giovinezza. Quella stessa che lo porterà in estate a far parte della nazionale italiana di basket 3×3, nella quale sembra voler investire mente e corpo con l’obiettivo di conquistare un pass per le Olimpiadi di Los Angeles 2028. Un giocatore di riferimento per la LBA, con ancora voglia di mettersi in gioco e di condividere con i suoi sostenitori momenti memorabili, come i tanti di questa stagione che l’hanno portato davanti a tutti gli italiani della lega.

Ellis miglior Under 22 di Serie A

Tra gli Under 22 era dura lotta tra Quinn Ellis, Mouhamed Faye e Saliou Niang, ma alla fine a prevalere è stato l’esterno della Dolomiti Energia Trentino, trascinatore della squadra di Galbiati alla vittoria della storica Coppa Italia conquistata in febbraio a Torino. Ora, insieme ai compagni, si sta giocando un ottimo quarto di finale contro l’Olimpia Milano (contro cui ha vinto proprio la finale della coppa nazionale), dove probabilmente finirà a giocare nella prossima stagione. Ellis, britannico classe 2003 di formazione italiana, è un esterno con grandissime doti atletiche e la capacità di trovare il canestro in qualsiasi situazione. L’Aquila è stata per lui la vetrina perfetta dove farsi le ossa prima di spiccare il volo verso l’Eurolega, dove giocherà l’anno prossimo con la maglia dell’EA7 e, chissà mai, verso l’NBA, il suo più grande sogno. Per fare questo però bisogna passare da questi playoff – dove è protagonista con la maglia bianconera della Dolomiti Energia – e l’immediato futuro, che lo vedrà alla corte di Ettore Messina, uno con cui i giovani comunitari hanno spesso fatto fatica.

Pajola è il miglior difensore della LBA

Tutt’altro che una sorpresa è il vincitore del Best Defensive Player of the Year – Pall-Ex: Alessandro Pajola. Il playmaker della Virtus è indubbiamente uno dei punti di riferimento della categoria “difensori” nel nostro campionato. Sempre il primo a buttarsi sui palloni vaganti e l’ultimo a mollare, Pajo è giocatore essenziale (da anni) nella Virtus Bologna e nella Nazionale italiana. Voglia, determinazione, energia si sono col tempo lasciate accompagnare da una impressionante crescita tecnica e tattica, facendolo diventare anche un buon realizzatore. La sua vittoria, davanti a John Petrucelli e Mouhamed Faye, è la conferma che il 25enne di Ancona sia diventato un riferimento per l’intero panorama cestistico italiano, oltre che per le V Nere. Il suo futuro è roseo e nonostante l’ancora discretamente giovane età, ha messo in cascina enorme esperienza, da potersi rivendere un domani anche lontano dalle Torri di Bologna.

Notae è il miglior sesto uomo del campionato

Non poteva mancare, dopo la strepitosa annata disputata dalla squadra siciliana, un giocatore della Trapani Shark tra i vincitori dei diversi premi. JD Notae vince infatti il premio come Sixth Man of the Year – Dole, con almeno il 50% della partite iniziate dalla panchina. Rimasto a Trapani anche in massima serie dopo essere stato il trascinatore assoluto della squadra nella promozione dalla A2, l’americano si è dimostrato un elemento di assoluta affidabilità, che ha contribuito fortemente ai successi della squadra allenata da Repesa, arrivata alla prima stagione in massima categoria a raggiungere le Final Eight di Coppa Italia e i playoff scudetto da seconda classificata al termine della stagione regolare. Notae ha chiuso con 30 gare giocate a 13.2 punti segnati col 53.7% da due e il 35.7% da tre, quasi 3 rimbalzi, un recupero e 3.2 assist a partita. Numeri che corroborano un’annata oltremodo positiva per un classe 1998 pronto a un ulteriore salto di qualità. Ha già rinnovato con Trapani anche per la prossima stagione, nella quale la squadra siciliana è previsto giochi la Basketball Champions League, ma il suo contratto gli lascia la libertà di poter uscire in caso di offerte da squadre di Eurolega o Eurocup, cosa non da escludere.

Niang è il giocatore più migliorato della Serie A

Tra i giocatori più migliorati – considerando chi è almeno alla sua seconda stagione consecutiva in Serie A – a vincere è Saliou Niang, che conquista il Most Improved Player of the Year, targato Pokerstarsnews! L’ala della Dolomiti Energia chiude davanti al compagno Quinn Ellis e al playmaker della Openjobmetis Varese, Matteo Librizzi. Niang, a detta del suo allenatore Paolo Galbiati, si è conquistato minuto per minuto sul campo, aumentando la propria presenza nello stesso grazie a determinazione, voglia di imparare e un’incredibile propensione al lavoro, dote che potrebbe farlo diventare presto anche un punto di riferimento per la nazionale azzurra. Saliou, classe 2004 senegalese naturalizzato, dopo essere stato protagonista in regular season vuole (e lo sta facendo) giocarsi i playoff non solo da comprimario. Il suo lavoro è stato ripagato con la fiducia da parte di coach e compagni: un prospetto determinato e pronto per fare altri passi di crescita e diventare, in potenza, un giocatore chiave per Trento, la LBA e la Nazionale.

Galbiati è il miglior allenatore della LBA

Chiudiamo col miglior allenatore, che è proprio chi ha guidato Niang ed Ellis alla vittoria della storica prima Coppa Italia dell’Aquila Trento: Paolo Galbiati. Alla seconda stagione in maglia bianconera, il tecnico milanese si è perfettamente integrato all’ambiente trentino, trovando e dando a sua volta fiducia a tutti. La sua empatia con i giocatori e la capacità di leggere il gioco usando numeri, algoritmi e dettagli sul campo hanno fatto la differenza, facendolo votare maggiormente rispetto a Peppe Poeta e Jasmin Repesa, che hanno chiuso dietro di lui in classifica. Un successo figlio del lavoro e della costanza di Galbiati, che non ha mai smesso di crescere e sognare nel corso degli ultimi anni e che ora ha la grande occasione di far fuori dai playoff i campioni in carica dell’Olimpia Milano, già battuti proprio nella recente finale di Coppa Italia.