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Continua la crisi europea dell’Olimpia Milano di Ettore Messina. In occasione del 13esimo turno della massima competizione europea di basket, la compagine biancorossa ospitava gli israeliani del Maccabi Tel Aviv, formazione che stava vivendo un bel momento. La partita non è stata mal giocata dalle Scarpette Rosse, che però, nella seconda parte di gara, hanno permesso agli avversari di prendere il margine necessario per vincere con discreta scioltezza, con il punteggio finale di 71-77.

Dopo la partita, ai canali ufficiali della società milanese, ha parlato il coach dell’Olimpia Milano Ettore Messina, sconsolato dopo la nona sconfitta consecutiva in Eurolega, ma fiducioso di poter risalire la china, cercando di mantenere lo stesso atteggiamento visto in campionato, dove i suoi uomini hanno rimediato una sola sconfitta nelle prime dieci giornate, conquistando 18 dei 20 punti disponibili, che portano i meneghini ad occupare la seconda posizione in classifica, alle spalle della Virtus Bologna di Sergio Scariolo, al primo posto solo per la differenza tra punti realizzati e punti concessi agli avversari.

“Ancora una volta, abbiamo giocato bene un’ampia porzione di partita e poi abbiamo buttato tutto via. Le tre cose che ci hanno ucciso sono state le palle perse, i tiri liberi ed gli errori difensivi evitabili in termini di comunicazione, andare dietro un blocco contro un tiratore o concedere un rimbalzo offensivo. Loro sono la miglior squadra di EuroLeague nei rimbalzi offensivi, in questo senso nel primo tempo avevamo fatto un buon lavoro, ma non nel secondo tempo. Continueremo a lavorare per migliorare. Dobbiamo farlo perché, anche per vincere in Italia, bisognerà fare meglio, bisognerà limitare la palle perse, mettere i tiri liberi ed evitare gli errori difensivi banali” ha spiegato il tecnico della compagine meneghina.

“Quello che stiamo facendo in EuroLeague non è quello che facciamo la domenica in campionato, per motivi ovvi ma è anche vero che lì vedo una squadra diversa, che gioca con più fiducia. Noi abbiamo una squadra di giocatori maturi, che non si sono mai trovati in una situazione così seria, quasi surreale, in cui ovviamente anche il pubblico alla fine è sconsolato perché in casa non abbiamo ancora vinto una partita. Dobbiamo tutti aiutarci, sapendo che le responsabilità sono di tutti, anche nostre perché non possiamo dire che prepariamo tutto bene e poi i giocatori sbagliano. Siamo tutti sulla stessa barca” ha proseguito l’allenatore dei meneghini.

“Non ci saranno interventi, la squadra è questa, prima o poi spero di vederla con Shavon Shields e Kevin Pangos, ma in questo momento non ha senso starsi a chiedere se e dove abbiamo sbagliato in fase di costruzione. A fine anno vedremo. Io sono ancora convinto che potremo fare bene, anche in EuroLeague, anche se la situazione è quella che è. Sul futuro? Ho pensato che fuggire dalla barca non sarebbe stato utile a nessuno. Dobbiamo continuare a lavorare, migliorare, proseguire il cammino in Italia, migliorare in EuroLeague” ha concluso Messina, facendo anche il punto della situazione sugli infortunati.