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Un’Olimpia Milano già certa dell’approdo ai playoff di Eurolega cede al Monaco dell’ex Mike James, croce e delizia dei tifosi meneghini ai tempi della sua esperienza sotto alla Madonnina.

Il quintetto del Principato viola il Forum di Assago con il punteggio di 72-63, collezionando la quarta affermazione di fila dopo i successi casalinghi conquistati ai danni di Efes, Olympiakos e Baskonia: le possibilità di entrare tra le magnifiche otto del basket europeo si fanno sempre più concrete.

I biancorossi di casa, tra i quali non c’è Nicolò Melli, fermatosi all’ultimo momento, cominciano con un paio di conclusioni dall’arco di Bentil e Shields che scavano un primo margine. Il secondo è ancora più netto, perché oltre a Bentil anche Delaney fa male dalla distanza: 16-9. Gli ospiti riordinano le idee e si rifanno sotto con un parziale di 7-0. Al primo intervallo il tabellone indica che Milano è ancora avanti ma solamente di una lunghezza: 17-16.

Si riparte e il Monaco fa grande fatica nel trovare il canestro perché la difesa dell’Olimpia lavora con grande efficacia. E così i padroni di casa ricominciano ad allungare, guadagnando punto su punto: il divario si dilata a 10 punti, con Obradovic (Sasa, da non confondere con il mitologico Zeljko, che allena il Partizan Belgrado) che fatica a venire a capo della situazione.

Ci pensa James, con un tiro da 3, ad accorciare, Messina chiama il time-out e l’Olimpia si riporta su un vantaggio a due cifre. Che però si riduce prima dell’intervallo lungo al quale le due formazioni vanno con la squadra di casa sul +6 (37-31).

Non è un granché l’avvio del terzo quarto. I monegaschi fanno una fatica bestiale nel trovare il canestro (restano a secco per oltre quattro minuti), ma Milano non ne approfitta per scavare un fossato: il vantaggio degli uomini di Messina arriva comunque a +11.

A questo punto cambia tutto. I monegaschi si trasformano nei cugini forti di quelli che si erano visti nei primi minuti del terzo periodo e iniziano a martellare. Per cominciare piazzano un parziale di 11-0, che vuole dire parità. Non contenti, con Milano che non si raccapezza, allungano ancora fino al 51-43 con cui si chiude la frazione: il parziale, imbarazzante per gli Armani-boys, è intanto diventato di 20-1 per gli ospiti.

Nel quarto quarto l’Olimpia prova a gettare il cuore al di là dell’ostacolo: la generosità non manca, il gioco invece tende a essere confuso. Monaco vede avvicinarsi i rivali (-5) ma poi torna a macinare canestri ai danni di una squadra che perde fiducia con l’avvicinarsi della sirena conclusiva. L’ultimo sussulto di Shields vale il -6 ma non basta per fare paura a Mike James e compagni, che vanno a tagliare il traguardo sul punteggio di 72-63.

Purtroppo, sul +11, abbiamo iniziato a commettere errori banali e a peccare di superficialità – ha sentenziato Ettore Messina a fine gara -. Nel secondo tempo le letture in attacco sono state di basso livello, ci è mancato Melli. Playoff? Servirà anche un po’ di fortuna nel trovare l’avversaria più adatta“.