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L’Olimpia Milano si è regalata una serata memorabile. In casa, all’Unipol Forum, giovedì scorso la squadra di Ettore Messina ha battuto i campioni in carica del Panathinaikos. A risultare trascinatore e assoluto protagonista del match – non per la prima volta in questa stagione – è stato Zach LeDay, autore di una prova mostruosa, che ne ha esaltato le doti e ha ridato morale a una squadra in crisi, che per l’occasione era priva del suo leader tecnico, Nikola Mirotic.

La partita

Non è la prima volta che in quest’annata di EL Zach LeDay veste i panni del supereroe. Ma in questa si è superato, pareggiando i 33 punti realizzati contro il Barcellona (massimo in carriera) e arrivando a 39 di valutazione, la migliore in questa stagione (career high di 42).

Per lui, i 33 punti sono arrivati grazie al 7/10 da due, al 5/7 da tre e al 4/4 dalla lunetta, cui ha aggiunto 8 rimbalzi, un assist e 6 falli subiti, con 18 di plus/minus. Ciò che più sbalordisce della e delle prestazioni dell’ala americana sono le percentuali al tiro, quasi sempre sopra il 50%. La media dice infatti che LeDay tira col 52.6% da due, il 51.2% da tre e il 92.4% in lunetta, dato quest’ultimo non trascurabile visti i 118 tiri liberi totali tentati in questa stagione, per una media di 5.8 falli subiti a partita.

LeDay è il leader morale dell’EA7 Emporio Armani Milano

Risulta chiaro ed evidente che LeDay è, quest’anno, l’anima pulsante dell’Olimpia Milano. Così come Mirotic è il leader tecnico e Shields il grimaldello – a volte altalenante – per scardinare certe difese avversarie – Zach è il giocatore moralmente più importante dei biancorossi, il leader carismatico del team.

Oltre all’aspetto tecnico e tattico infatti, va sottolineata la leadership umana del classe 1994 di Dallas, primo a incitare i compagni quando sbagliano e ad esaltarli quando fanno bene, così come spesso diventa la prima claque per il pubblico del Forum, che da lui si fa trascinare. Nelle sue precedenti stagioni in maglia Olimpia aveva già mostrato queste doti, ma è nella stagione in corso che la sua leadership in spogliatoio sta uscendo sempre più allo scoperto.

Milano ha fatto bene a riprenderlo, ancor meglio a fargli firmare un biennale, che lo terrà sotto la Madonnina fino al termine della stagione 2025-26. Un punto di riferimento per la squadra importantissimo, collante tra passato, presente e futuro, faro di una compagine che continua a lottare per raggiungere la post season di questa complicatissima Eurolega.